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Comunicato n° 549 del 5 novembre 2014

Interpellanza sulla privatizzazione del servizio della Croce rossa italiana

Seduta del Consiglio del 5 novembre 2014

L'avviata riforma che prevede la privatizzazione della Croce rossa italiana è stata l'oggetto di un'interpellanza presentata dal gruppo consiliare PD-SinistraVdA nella seduta consiliare del 5 novembre 2014.

In particolare, la Consigliera Carmela Fontana ha evidenziato che «la Croce rossa italiana, essendo un ente umanitario la cui maggioranza dei servizi è corrisposta gratuitamente o a prezzo dei costi vivi, non potrà sopravvivere a lungo senza il contributo statale di 154 milioni di euro, a meno di far pagare a caro prezzo i suoi servizi», rilevando «che il personale della CRI dovrebbe, dal gennaio del prossimo anno, essere posto in mobilità senza alcuna garanzia di una nuova assegnazione.» Ha quindi chiesto «come si intenda affrontare le problematiche correlate a questa privatizzazione, con riferimento sia al maggior costo del servizio fornito dalla Croce rossa italiana, sia ai preoccupanti risvolti occupazionali.»

L'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Antonio Fosson, ha sottolineato che «il decreto Balduzzi è intervenuto profondamente nella riorganizzazione della Croce rossa, trasformandolo da ente pubblico non economico, per cui non poteva partecipare alle gare pubbliche, ad associazione di diritto privato posta sotto il patrocinio del Presidente della Repubblica. L'entrata in vigore del decreto è stata prolungata al 1° gennaio 2015. Riguardo alla Valle d'Aosta, l'USL ha una convenzione con il Comitato regionale della Croce rossa, che per ora è ancora ente pubblico: tuttavia, evidenzio che tale convenzione ha previsto, in caso di cambiamento di natura giuridica, la possibilità di proseguire il rapporto così com'è. Ci sarà un incontro tra le parti per definire la situazione. Mi sento di dire che in questo momento i dipendenti della Croce rossa non corrono il rischio di perdere il lavoro, anche se dovranno fare nuovi precorsi di tipo amministrativo e contrattuale

Nella replica, la Consigliera Carmela Fontana, si è detta tranquillizzata «anche se le perplessità rimangono: questi dipendenti sono a tempo determinato e mi auguro che ci sarà la dovuta considerazione nei confronti di questi volontari che offrono un servizio essenziale per la Valle d'Aosta. Seguiremo questo percorso con attenzione.»

SC