Info Conseil
Comunicato n° 544 del 5 novembre 2014
Interpellanza sull'utilizzo di immobili regionali
Seduta del Consiglio del 5 novembre 2014
Il gruppo consiliare PD-SinistraVdA, con un'interpellanza illustrata nella seduta di oggi, 5 novembre 2014, si è soffermato sull'utilizzo da parte di associazioni o enti regolarmente costituiti di immobili di proprietà regionale o di società ad essa collegabili, in virtù di contratti in comodato o altre forme di agevolazione.
In particolare, per il Consigliere Jean-Pierre Guichardaz, «non essendo più nella condizione di poter regalare il nostro patrimonio a chiunque, anche per la difficile congiuntura economica, è necessario valutare con attenzione la concessione gratuita degli immobili.» Ha quindi voluto sapere «se queste associazioni rientrano tutte nel novero delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale o se sono ammesse anche altre tipologie; da chi vengono sostenute le varie spese; se vi è l'intenzione di effettuare un attento monitoraggio delle finalità perseguite da ciascuna associazione, che tenga conto anche del fatturato e degli eventuali utili conseguiti, al fine di una necessaria razionalizzazione delle forme di concessione in comodato d'uso gratuito di beni di proprietà pubblica.»
Nella risposta, l'Assessore al patrimonio, Ego Perron, ha precisato: «La normativa regionale prevede che la Regione possa concedere in godimento i beni immobiliari esclusivamente a favore di enti riconosciuti di interesse pubblico in ambito sociale, culturale o educativi, senza fini di lucro. Tra i soggetti ammessi, ci sono anche associazioni e entità giuridiche differenti, seppur sempre senza fini lucrativi. Nella fattispecie, è quindi compreso l'insieme delle organizzazioni del terzo settore, del no profit. I titolari di comodati gratuiti possono essere solamente solo quelli senza scopi di lucro, ma il fatturato e utili non intervengono per creare distinzioni tra tipologie diverse di organizzazione. Tra le organizzazioni non lucrative di utilità sociale, sono comprese anche le cooperative sociali. Per quanto attiene alle spese, nei comodati ad uso gratuito queste sono poste in capo agli utilizzatori; i lavori di sistemazione e di ristrutturazione sono invece in capo alla Regione in quanto proprietaria, come previsto dal Codice civile. Nel caso del ripristino di alcuni locali non agibili, si è concordato di attribuire agli utilizzatori le spese straordinarie. Su questa tematica, rappresento la mia disponibilità a intraprendere un percorso comune di approfondimento, anche per poter stabilire, anche attraverso una nuova legge, le modalità di individuazione delle realtà più meritorie da ammettere alla stipula di convenzioni con la Regione.»
Nella replica, il Consigliere Guichardaz, ha affermato: «Occorre trovare soluzioni perché non ci siano sprechi in nessun ambito. L'Amministrazione regionale deve perseguire lo scopo di favorire quelle realtà che hanno finalità sociali e educative, quindi ben venga l'utilizzo del prezioso patrimonio immobiliare regionale, ma solo ed esclusivamente per queste realtà. Purtroppo capita che dietro l'etichetta del no profit ci siano società che di fatto sono profit. Non è più possibile che ci sia discrezionalità nella scelta delle associazioni: i criteri di valutazione devono essere trasparenti e condivisi.»
MM