Info Conseil
Comunicato n° 429 del 24 settembre 2014
Interpellanza su misure sanitarie per migranti trasferiti in Valle d'Aosta
Riunione del Consiglio del 24 settembre 2014
L'adozione di eventuali misure sanitarie supplementari nei confronti dei cittadini trasferiti sul territorio regionale a seguito dell'emergenza sbarchi è stata l'oggetto di un'interpellanza del Movimento 5 Stelle che ha aperto i lavori pomeridiani del Consiglio regionale del 24 settembre 2014.
«La gestione di questi migranti ha evidenziato alcune criticità, in quanto i controlli medici effettuati velocemente durante l'emergenza sono spesso molto approssimativi e non danno garanzie sullo stato di salute dei soggetti sbarcati, come nel caso in cui alcuni Vigili del fuoco valdostani, privi dei dispositivi di protezione adeguati, sono venuti in contatto con persone affette da scabbia – ha spiegato il Capogruppo Stefano Ferrero –. Per non ingenerare nella popolazione fenomeni di diffidenza o di ostilità, è necessario adottare tutte le misure opportune per garantire la salute e la sicurezza di valdostani e turisti.» Ha quindi chiesto se si intendono adottare precise verifiche supplementari di carattere sanitario, quali sono le misure di sorveglianza e monitoraggio adottate, il numero di soggetti giunti in Valle e quanti si sono allontanati dai centri di accoglienza senza farvi ritorno.
Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ricordato che «la materia non rientra tra le competenze regionali, ma tra quelle di natura prefettizia attribuite alla Regione dal nostro particolare ordinamento», ha riferito: «Le criticità relative ai dispositivi di protezione si sono verificate in occasione del primo arrivo, il 9 luglio scorso, dovute essenzialmente al fatto che il trasferimento è stato comunicato al mattino per il pomeriggio del giorno stesso. Mascherine e guanti monouso per il personale coinvolto sono stati comunque acquistati direttamente a Torino Caselle mentre, a partire dal secondo trasferimento del 25 luglio, questi dispositivi sono stati forniti prima della partenza per Torino. In merito ai casi di scabbia, tengo a precisare che si tratta di una malattia facilmente guaribile.» Il Presidente Rollandin ha poi proseguito spiegando che in Valle d'Aosta è operativo un Tavolo di coordinamento regionale per il superamento dell’emergenza sbarchi, «che ha disposto fin da subito l’effettuazione di uno screening sanitario preliminare nell’immediatezza dell’arrivo dei migranti, che erano già in possesso di un certificato medico rilasciato dalle autorità sanitarie competenti nei luoghi di partenza. Tuttavia, l’Azienda USL della Valle d’Aosta ha garantito, con oneri a carico del Servizio sanitario regionale, uno screening per escludere evidenti patologie in atto. Sono poi previsti esami per la rilevazione, in particolare, dell’HIV, dei markers antiepatiti virali e della TBC; qualora questi test dovessero risultare positivi, sono previsti ulteriori eventuali protocolli. Tutti i migranti sono altresì tenuti in osservazione per circa 20 giorni dal personale delle strutture di accoglienza. Per quanto riguarda la sicurezza e l’ordine pubblico, non vi sono evenienze negative e la Questura di Aosta ha comunicato di aver comunque provveduto ad elevare l’attenzione. Infine, comunico che sono arrivati in Valle d’Aosta 65 migranti, tutti provenienti dall’Africa subsahariana. Di questi 65, 6 si sono allontanati dalle strutture di accoglienza senza dare ulteriori notizie.»
Nella replica, il Capogruppo Ferrero si è detto «confortato dall'aver ricevuto garanzie per quanto attiene alla sicurezza. La Regione purtroppo subisce indirettamente le scelte sbagliate assunte dai Governi romani, ma per evitare il nascere di forme di razzismo è indispensabile poter assicurare aiuti anche ai residenti in Valle d'Aosta; non dobbiamo porre i nostri cittadini in condizione inferiore rispetto a persone che, senza nulla togliere ai loro problemi, sono pur sempre ospiti nel nostro Paese. Ritengo che sia possibile mettere una pezza reperendo fondi all'interno del bilancio regionale.»
MM