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Comunicato n° 389 del 30 luglio 2014

Sessione europea e internazionale della Regione

Adunanza del Consiglio del 28, 29 e 30 luglio 2014: conclusi i lavori

In chiusura dei lavori dell'adunanza del 28, 29 e 30 luglio 2014, il Consiglio regionale ha affrontato, riunita in sessione europea e internazionale, la relazione sulle attività svolte dalla Regione nel 2013, le linee di indirizzo programmatiche per la 14a Legislatura nonché il disegno di legge che reca disposizioni per l'adempimento degli obblighi della Regione derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea (Legge europea regionale 2014). Su questi due ultimi atti, l'Assemblea ha proceduto alla votazione: 18 voti a favore (UV e SA) e 17 astensioni (UVP, Alpe, PD-SVdA e M5S).

Nel presentare l'attività 2013 in ambito europeo e internazionale, il Presidente della Regione ha riferito che «al 31 dicembre 2013, la Politica regionale di sviluppo 2007/13 registra un valore dell’investimento programmato pari a 410 milioni di euro e un costo ammesso di circa 351 milioni di euro, pari ad oltre l’85% del costo programmato. A ciò si aggiungono i 16 milioni di euro destinati al Piano Giovani. Credo importante sottolineare che i dati della Valle d’Aosta dimostrano un avanzamento finanziario in linea con i target fissati a livello europeo e statale e che la nostra regione presenta performance in molti casi migliori rispetto all’Italia nel suo insieme ma anche rispetto al centro-nord. In prospettiva futura, il 2013 è stato l’anno di definizione del quadro di riferimento per il prossimo periodo di programmazione 2014/20: oltre alle proposte dei Programmi Investimenti per la crescita e l’occupazione FESR e FSE e al Programma di sviluppo rurale, già esaminati nello scorso Consiglio e quindi trasmesse a Bruxelles entro i termini, la Valle d’Aosta sarà ancora interessata dai Programmi di cooperazione territoriale e parteciperà, per la prima volta, al Programma di Cooperazione transnazionale Mediterraneo. Un’attività intensa, quella richiamata, alla quale verranno dedicate, nel prosieguo, specifiche iniziative di informazione, divulgazione e di coinvolgimento attivo di tutti coloro che risponderanno alla sfida di operare nella direzione della qualità, dell’innovazione, della promozione delle specificità della Valle, del fare rete.»

Il Presidente si è poi soffermato sul tema della montagna: «A partire dal giugno 2012, e nel corso di tutto il 2013, siamo stati attivamente coinvolti, principalmente, nelle attività propedeutiche alla definizione della Strategia macroregionale alpina, approvata il 22 dicembre 2013 dal Consiglio europeo su proposta dei Presidenti delle Regioni dell'arco alpino. L’iniziativa ha rappresentato una novità assoluta, in quanto, per la prima volta, la proposta è nata direttamente dalle Regioni, secondo una logica dal basso verso l’alto. Il Consiglio europeo ha poi dato mandato alla Commissione europea di procedere alla predisposizione dello specifico Piano d’azione, che dovrà essere ripresentato al Consiglio per la sua approvazione definitiva entro giugno del 2015. La Valle d’Aosta, attivamente coinvolta, sia a livello politico sia tecnico, anche nella definizione del Piano di azione e – considerando che per l’attuazione della Strategia non sono previsti specifici finanziamenti europei e che alla sua attuazione potranno concorrere i Programmi regionali e di Cooperazione territoriale relativi alla Politica di coesione, oltre alle risorse ordinarie degli Stati e delle Regioni – sta sostenendo l’inserimento di quelle priorità specifiche che risultano essere in linea con la Politica regionale di sviluppo 2014/20. Si pensi in particolare agli interventi finalizzati alla definizione e all’applicazione di soluzioni innovative in grado di assicurare i servizi di base per le aree montane e interne (istruzione, sanità, servizi sociali e mobilità), al miglioramento del collegamento delle aree più marginali della zona alpina alle grandi reti,  all’individuazione e all’applicazione di soluzioni efficaci e sostenibili per la gestione del territorio a fronte del cambiamento climatico, con particolare riferimento ai rischi naturali.»

Parlando delle linee di indirizzo programmatiche per le attività di rilievo europeo e internazionale della Regione per la 14a Legislatura, il Presidente Rollandin ha detto: «Sul piano economico, sociale e ambientale, la Valle d’Aosta si trova ad affrontare nuove sfide, che impongono al sistema regionale una maggiore apertura e un rafforzamento della sua capacità di competere e di operare all’esterno, promuovendo le eccellenze regionali e ricercando soluzioni più efficaci ai problemi comuni ad altri territori. L'azione della Regione si esplicherà quindi in due direzioni. La prima è la valorizzazione e la difesa delle specificità valdostane ed è dettata da alcune novità: l’entrata in vigore, a dicembre del 2009, del Trattato di Lisbona che ha inciso sul ruolo politico che la Regione può giocare e l’approvazione, a dicembre 2013, da parte del Consiglio europeo, della ‘Strategia macroregionale alpina’. La seconda direzione riguarda la promozione dell’apertura del sistema regionale verso l’esterno, affinché sia caratterizzato da una maggiore propensione ad operare sui mercati esteri, sia per quanto riguarda la collocazione dei prodotti, sia per quanto concerne la promozione delle attività turistiche, sia ancora con riferimento ai centri di produzione delle conoscenze.»

Per il Consigliere dell'UVP, Nello Fabbri,  intervenendo sulle linee programmatiche, ha osservato che «al di là delle cifre che questi interventi così complessi mettono in campo oltre ad avere una funzione pratica hanno l'obiettivo di portare alla luce l'intero sistema Valle d'Aosta. È ora di scrollarci dal torpore che il tanto denaro pubblico ci aveva abituati: è giunta l'ora di aguzzare l'ingegno. Abbiamo bisogno di approvare interventi duraturi che portino ad un reale sviluppo della nostra regione. Dobbiamo essere attivi nel definire la nostra presenza a livello europeo. Auspico che questi propositi si realizzino e allora ci ricrederemo.»

Il Consigliere Alberto Bertin (Alpe) ha rilevato: «Purtroppo questa sessione europea è spesso un rituale che suscita poco interesse; è un peccato, potrebbero essere maggiormente coinvolte anche le Commissioni. Le istituzioni europee sono viste dall'opinione pubblica come strutture burocratiche lontane e spesso inadeguate. La relazione non porta novità rispetto agli anni precedenti; riguardo alla Macroregione alpina, dobbiamo prestare la massima attenzione per non perdere ogni possibilità di riuscita. Sparisce invece la regione Alpmed. Andrebbe profuso maggiore impegno per i rapporti con i cantoni svizzeri, ma più in generale auspico un'attenzione rafforzata da parte di tutti sulle tematiche europee.»

Per il Capogruppo del PD-SVdA Raimondo Donzel, «è nostro dovere gestire al meglio le risorse che provengono dall'Europa. Per quanto piccoli, dobbiamo avere un maggior controllo sulle attività normative, mantenendo i rapporti con i Parlamentari europei per intervenire su quelle leggi che rischiano per noi di essere penalizzanti. Dobbiamo riuscire davvero a dare voce forte agli uomini di montagna in Europa. E' importante l'apporto culturale che la nostra regione può apportare, ma è anche in Valle d'Aosta che va creata una cultura europea.»

I lavori sono conclusi. Il Consiglio tornerà a riunirsi, dopo la pausa estiva, mercoledì 24 e giovedì 25 settembre 2014.

SC-MM