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Comunicato n° 382 del 29 luglio 2014

Approvato un ordine del giorno che invita il Presidente del Consiglio a dimettersi

Riunione del Consiglio del 29 luglio 2014

Nella riunione del 29 luglio 2014, nell'ambito della trattazione della sussistenza di una causa di insindacabilità del Capogruppo del Movimento 5 Stelle, Stefano Ferrero, il Consiglio ha approvato, con votazione segreta in cabina, con 19 voti favorevoli e 16 astensioni, un ordine del giorno che invita alle immediate dimissioni il Presidente del Consiglio Marco Viérin.

Il Consigliere Roberto Cognetta (M5S), a nome dei gruppi di opposizione UVP, Alpe, PD-SVdA e M5S, che hanno depositato in Aula il testo, ha evidenziato «le rilevanti problematiche emerse in merito alla discussione sull'insindacabilità del collega Ferrero, quando il Presidente del Consiglio non si è rivelato super partes

Il Capogruppo di Stella Alpina, Stefano Borrello, annunciando il voto contrario, ha dichiarato di «rimandare al mittente questa provocazione

Per il Capogruppo di Alpe, Patrizia Morelli, «il palese controllo del voto di oggi rappresenta un'ammissione di debolezza di una maggioranza allo sbando, che ha paura del confronto. Il Presidente del Consiglio oggi ha dimostrato di non essere super partes, perché si è adeguato al diktat

Il Consigliere dell'UVP, Laurent Viérin ha affermato: «La preoccupazione della maggioranza è non dover affrontare votazioni, in particolare quelle segrete. Possono cambiare le persone e le poltrone, ma il sistema è sempre lo stesso: non si dà la possibilità di espressione ai Consiglieri. Ça fait mal qu'un Mouvement, qui voit ses principes fondateurs en Emile Chanoux, doit arriver au contrôle du vote. Aujourd'hui vous avez démontré une fois de plus de n'être ni autonomes ni libres

Il Capogruppo del PD-SVdA, Raimondo Donzel, ha osservato: «La situazione odierna non può essere assolutamente minimizzata. Occorre prendere una ferma posizione contro ogni tentativo di controllo del voto. Abbiamo bisogno di una gestione diversa dell'Aula e del rapporto con la Giunta regionale, che più che governare ordina

Il Presidente dell'Assemblea, Marco Viérin, ha replicato: «Il primo compito del Presidente del Consiglio è far rispettare le regole e quindi il Regolamento dell'Assemblea che non sono interpretabili, ma, come anche oggi ho ribadito, eventualmente modificabili. Ho sempre cercato di lavorare per giungere ad un confronto su qualsiasi argomento. Non ho mai rifiutato alcuna iscrizione di ordini del giorno o risoluzioni, non ho mai rifiutato la mia disponibilità alla collaborazione.»

Una volta annunciato il risultato, il Consigliere Laurent Viérin ha evidenziato: «questa giornata è stata molto pesante, non ha dato una buona immagine della politica. Anche alla luce di questo voto, non potete più fingere. Ci aspettiamo che il Presidente del Consiglio risponda alla evidente volontà di quest'Aula, che lo ha sfiduciato. Voi continuate a sfidare le istituzioni, sapendo di bloccare la soluzione de problemi della gente

SC-MM