Info Conseil
Comunicato n° 379 del 29 luglio 2014
Interpellanza sulle nuove Funivie del Monte Bianco
Seduta del Consiglio regionale del 29 luglio 2014
La realizzazione delle nuove Funivie del Monte Bianco è stata al centro di un'interpellanza posta dal gruppo Union Valdôtaine Progressiste nella seduta del 29 luglio 2014.
Il Consigliere Laurent Viérin ha evidenziato che «l'unico dato certo su questa opera è l'importo dei lavori affidati a base di gara, che è di 105 milioni 380 mila euro. Visto che sul sito delle funivie non vi è alcun riferimento ulteriore, vorremmo capire se questo importo corrisponda al reale costo complessivo (comprendente opere, servizi tecnici, espropri ecc.) ivi incluso l’avvio alla fase di gestione degli impianti, quali i singoli stati di avanzamento lavori e le parcelle professionali a saldo delle prestazioni e se il trasferimento delle risorse dello Stato di 70 milioni corrisponda alla somma reale. Chiediamo inoltre il dettaglio del crono-programma dei lavori, con una previsione attendibile sui tempi di conclusione, visto che si è venduta l'opera come uno dei punti di forza promozionali in vista dell'Expo 2015. Avendo appreso dai media che la funivia avrebbe un pilone sbagliato, vorremmo chiarire questa questione che è molto delicata: quale l'importo di maggiore costo, chi lo ha progettato e autorizzato da un punto di vista geologico e geotecnico. Infine, interpelliamo la Giunta sulla gestione del complesso funiviario, con il bilancio di previsione dei primi esercizi e quanti passaggi annui siano stati stimati sui nuovi impianti per fornire i ricavi che dovranno sostenere i costi gestionali e di ammortamento. Si ha l'impressione che l'opera sia in mezzo al guado, mentre sappiamo che si tratta di una risorsa molto importante per il futuro.»
L'Assessore al turismo, commercio e trasporti, Aurelio Marguerettaz, ha sostenuto che «la nuova funivia del Monte Bianco è un'opera strategica per l'offerta turistica della Valle e per la centralità del turismo di alta gamma e sarà presentata come un'eccellenza all'Expo 2015. Rilevo inoltre che è già un fattore di richiamo il cantiere stesso che ha suscitato l'interesse di moltissimi visitatori provenienti da tutto il mondo nonché dei grandi media.»
Venendo ai dati, l'Assessore ha riferito che «l'importo di 105 milioni 380 mila euro corrisponde a quello del contratto di appalto stipulato con l'appaltatore e comprensivo di lavori e oneri della sicurezza. La somma complessiva del quadro tecnico economico dell'opera approvato dalla Giunta nel 2010 è invece di 138 milioni 112 mila euro. Gli stati di avanzamento dei lavori (SAL) finora liquidati sono pari al 55% del totale e corrispondono a otto SAL. Al 30 giugno 2014, è stato certificato un ulteriore SAL, pari al 67%, che andrà in liquidazione a settembre 2014. Le parcelle professionali liquidate per progettazioni, direzione lavori, coordinamento della sicurezza, responsabile unico del procedimento, collaudo tecnico-amministrativo, sono di 5 milioni 267 mila euro. Gli altri oneri ammontano a 80 mila euro. Riguardo al trasferimento dello Stato confermo che la somma è regolarmente iscritta nell'11° allegato Infrastrutture.»
Parlando del cronoprogramma dei lavori, l'Assessore Marguerettaz ha detto che «questo prevede l'ultimazione del secondo tronco funiviario entro il mese di aprile 2015 e il completamento finale del cantiere entro dicembre 2015. Tenuto conto dei collaudi delle opere funiviarie, si ritiene che possa essere ad oggi confermato l'obiettivo di apertura al pubblico entro la fine del mese di maggio 2015. Tenuto conto della limitazione di presenze giornaliere (3000) per ragioni di impatto ambientale, la stima di presenze progressive annue è stimata in 150 mila annue per i primi tre anni e in 300 mila nel lungo termine.»
L'Assessore ha poi risposto sulla questione del nuovo pilone: «La realizzazione del sostegno di linea della nuova configurazione, con altezza di 100 metri, comporta un maggior onere di 2,5 milioni di euro che trova copertura nella voce imprevisti. Dall'aggiudicazione nel 2006 al rilascio della concessione funiviarie nel 2009, tutte le fasi sono state supportate da pareri tecnici. È solo dopo la messa in funzione, nel luglio 2013, della teleferica di cantiere che è stata rilevata una situazione geologica in profondità tale da non garantire la stabilità dell'opera nel lungo termine (la vita tecnica di un impianto funiviario è stabilita in 60 anni), anche qualora si fosse optato per onerose e complesse soluzioni sulle opere di fondazione. Si sono quindi ricercate tempestivamente nuove soluzioni in ambiti geologicamente migliori e si è deciso di collocare il sostegno in altra zona caratterizzata dalla presenza di roccia stabile emergente. Ad oggi, non si sono ravvisate responsabilità in capo ai progettisti, ricorrendo il presupposto dell'imprevisto geologico. »
Il Consigliere Laurent Viérin ha replicato che «quello che preoccupa è che spesso non si vede la fine di un cantiere. Sarebbe necessario scindere gli interessi dell'Amministrazione da quelli dei professionisti, che dovrebbero quindi avere responsabilità sia sui tempi di consegna sia sugli errori progettuali. Sbagliare la progettazione su di una zona che è oggetto di studio da oltre vent'anni, ci sembra aberrante. Il cronoprogramma è molto tirato: noi speriamo che sia rispettato, ma sappiamo benissimo che si è smentiti ogni volta e questo vale per tutte le opere: è un problema che la Regione dovrebbe affrontare. L'invito è che ci sia quindi la massima attenzione e che questa opera non si trasformi da grande ambizione ad esempio di ritardi e di sprechi. Auspichiamo che all'Expo 2015 si possa vendere una struttura che esiste realmente.»
SC