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Comunicato n° 368 del 28 luglio 2014

Interrogazione su interventi economici per non autosufficienti

Seduta del Consiglio del 28 luglio 2014

Nella seduta del 28 luglio 2014, il Movimento 5 Stelle ha posto un'interrogazione riguardante l'ottenimento di interventi economici a favore delle persone non autosufficienti.

In particolare, i Consiglieri del gruppo si sono soffermati sulle criticità riscontrate per la valutazione delle situazioni reddituali durante la prima fase di presentazione delle domande riguardanti i contributi a favore delle cosiddette "badanti" e quelli a favore dei cittadini ospitati in strutture di assistenza.

Nella risposta, l'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Antonio Fosson, ha osservato: «Nonostante la situazione di difficoltà economica, abbiamo mantenuto la massima attenzione alla funzione delle badanti, tanto che a bilancio è stato stanziato l'importo di 2 milioni 100 mila euro, lo stesso previsto e utilizzato l'anno scorso. Uno stanziamento aggiuntivo si avrà con l'approvazione della legge per il microcredito. Dal novembre 2012 l'importo massimo mensile resta fissato in 700 euro, mentre per la prima volta è prevista la contribuzione di 200 euro mensili da parte del familiare che ha un reddito superiore a 34.000 euro. Le difficoltà risiedono nel fatto che per ottenere contributo i familiari devono comunicare il proprio reddito, ma la gente non vuole presentare l'irsee, nonostante questo sia un semplice indicatore. Per ovviare a questa situazione, è già stato formato un gruppo per verificare l'applicazione dell'Irsee attuale rispetto all'Isee nazionale che entrerà in funzione a gennaio 2015. La questione va certamente monitorata. Nel contempo, abbiamo attuato un'attività di informazione agli utenti, in modo che possano conoscere il loro eventuale livello di contribuzione prima ancora di presentare la domanda di contribuzione

Il Capogruppo Stefano Ferrero ha replicato: «Non metto in dubbio le intenzioni, ma bisogna fare i conti con la realtà: a una persona che guadagna 1.500 euro, impiegando una badante, restano 200 euro al mese. E non è detto che i figli vengano incontro contribuendo ai pagamenti. Con questo meccanismo si innescano anche tensioni familiari. Era il caso di combinare questo pasticcio, evitabile non cambiando i criteri? Con l'accademia non si mangia, bisogna guardare ai fatti concreti. E' necessario mettere una pezza, su una questione del genere non si possono tagliare le risorse

 


MM