Info Conseil
Comunicato n° 344 del 16 luglio 2014
Relazione sulle attività di VdA Structure: approvata una risoluzione per la revoca degli amministratori e della dirigenza
Riunione del Consiglio regionale del 16 luglio 2014
Nella seduta del 16 luglio 2014, il Consiglio regionale ha preso atto della relazione dell'Assessore alle attività produttive e politiche del lavoro, Pierluigi Marquis, sulle attività di Vallée d'Aoste Structure, società cui l'Amministrazione regionale ha conferito i beni facenti parte del patrimonio immobiliare destinato ad attività produttive e commerciali (ai sensi della legge regionale 10/2004).
Nell'ambito della discussione è stata presentata da parte dei gruppi di opposizione UVP, Alpe, PD-SVdA e M5S una risoluzione volta ad impegnare la Giunta regionale a revocare il Consiglio di amministrazione e a rimuovere l'attuale dirigenza della società. L'iniziativa è stata approvata, in sede di votazione segreta, con 17 voti a favore, 14 contrari e un'astensione.
L'Assessore Marquis ha riferito che «nell'esercizio 2013, il valore della produzione ammonta a 5 milioni 287 mila euro, con un incremento di 715 mila euro rispetto al 2012 e di 1 milione 260 mila euro rispetto al 2011. L'esercizio 2013 chiude con un risultato negativo per 1 milione 694 mila euro, mentre a fine 2012 la perdita rilevata era di 2 milioni 958 mila euro e a fine 2013 di 3 milioni 259 mila.»
Oltre alle attività di gestione del patrimonio immobiliare e delle Pépinières d'entreprise di Aosta e Pont-Saint-Martin, la Società amministra la cessione dell'asse viario (tangenziale sud di Aosta), il cui iter sarà prevedibilmente concluso nel 2014, nonché gli approfondimenti sulla qualità della falda dell'ex area Cogne e della piana di Aosta, la progettazione degli interventi di messa in sicurezza e bonifica di terreni per il nuovo maneggio, le attività di promozione di animazione territoriale per l'accrescimento della cultura dell'innovazione in Valle, il trasferimento tecnologico presso aziende valdostane, la manutenzione di aree verdi esterne per circa 200 mila metri quadrati.
«La mission della Società è complessa – ha proseguito l'Assessore Marquis – e la crisi incrementa le difficoltà dell'attività della Società. Nel 2013 il divario tra ricavi e costi si è ridotto di circa 1.5 milioni, dovuto ad un consistente incremento dei ricavi per affitti principalmente derivanti dallo stabilimento Heineken di Pollein e dalle imprese insediate nelle Pepinières, oltre che dalla vendita di un'area dell'Espace Aosta alla Telcha. I costi si sono contratti nonostante alcune voci incomprimibili come l'Imu e le spese per il personale. Per questi motivi le concrete possibilità di risollevare i ricavi si affievoliscono nel breve periodo, nonostante gli sforzi compiuti per pervenire ad un contenimento dei costi nella stesura del budget 2014. Non è quindi possibile prevedere nel breve un incremento dei ricavi per poter riequilibrare i conti. La previsione per la gestione per l'esercizio 2014 è stimata in una perdita di 2.7 milioni di euro. Riguardo all'occupazione negli immobili locati, nel 2013 hanno operato 2.380 addetti in 46 imprese, con una diminuzione di 69 unità. Per contro, si rileva un incremento della superficie locata pari al 7,5% rispetto al 2012, mentre la superficie disponibile per locazione è del 5%.»
L'Assessore si è poi soffermato sugli interventi realizzati nel 2013, con una spesa di 190 mila euro per la manutenzione ordinaria e di circa 1.6 milioni per le opere di miglioramento o ampliamento del patrimonio esistente. Tra i principali lavori rientrano il completamento del percorso ludico-sportivo nell'Espace Aosta, la messa in sicurezza di alcuni edifici dello stabilimento Cogne, la realizzazione di una sala server alla Pepinière di Pont-Saint-Martin e l'avvio della riconversione della ex Zincocelere. Nel 2013 è stata poi acquistata, per 169 mila euro, la parte residua di un immobile a Donnas, mentre 20 milioni di euro sono stati stanziati per l'acquisto dell'intero complesso Heineken. La vendita di un'area a Telcha ha fruttato 639 mila euro.
«In merito ai nuovi insediamenti – ha aggiunto l'Assessore –, l'area ex Tecdis di Châtillon è stata concessa in comodato a Valle d'Aosta Technology fino al 2015 per la sua riqualificazione in un polo di alta innovazione per progetti di sviluppo e innovazione. Per quanto attiene alle Pepinières di Aosta e Pont-Saint-Martin, nel 2013 si sono registrati 27 nuovi contatti e manifestazioni di interesse, sono state formalizzate 10 domande che hanno prodotto sei insediamenti. Altro tema importante concerne la situazione dei crediti verso conduttori industriali e delle Pepinières, che alla fine del 2013 ammontano a circa 3 milioni di euro (importo simile a quello registrato a fine 2012). A giugno 2014, a seguito di verifiche e della costituzione di un ufficio legale, il credito residuo ammonta a circa 2,5 milioni. Per molte ditte la dilazione è già stata fatta e solo dopo diversi tentativi di risoluzione bonaria sono state intraprese azioni legali.»
Ammonta invece a 11 milioni di euro l'investimento per i lavori per il 2014, tra cui il completamento e la finitura di tutti i lotti di un edificio nell'Espace Aosta. La Società prevede poi di implementare l'offerta immobiliare, anche realizzandone un catalogo online e di effettuare alcune dismissioni.
«Stiamo affrontando una fase molto difficile – ha concluso l'Assessore Marquis -. Anche in Valle d'Aosta l'industria ha perso quote di valore aggiunto sul Pil, a favore di una terziarizzazione delle attività. Siamo comunque in linea con le strategie attuate a livello europeo, in particolare con la definizione della smart specialisation strategy e la definizione del nuovo piano di sviluppo e di innovazione industriale e artigianale che contiamo di concludere entro l'anno. Ritengo che Vallée d'Aoste Structure sempre di più dovrà essere braccio operativo del settore industriale, potenziando l'aspetto di animazione territoriale e di creazione di cultura di impresa. E' un percorso cui non possiamo sottrarci, sin da domani la Società deve metterlo in atto per contribuire a dare nuovo sviluppo al comparto industriale e benessere alla Valle d'Aosta. E' una missione difficile ma noi ci impegneremo per ottenere il raggiungimento di questi obiettivi.»
Si è quindi aperto un approfondito dibattito.
Il Consigliere di Alpe Albert Chatrian ha rilevato: «Avremmo gradito che l'Assessore effettuasse un'analisi dettagliata, anche avanzando proposte da mettere in campo per invertire una rotta pesantemente negativa. Basti pensare che dal 2008 al 2014 la Società ha avuto perdite di esercizio per circa 17 milioni di euro. La situazione non è più sostenibile e i danni irrecuperabili. Tanti affittuari si lamentano della mala organizzazione interna. Nonostante ciò, la Giunta regionale ha inoltre previsto di affidare ulteriori immobili a VdA Structure, ritenendo evidentemente che la Società riesca a gestirli dignitosamente. L'Assessore ha omesso di parlare di questo conferimento. In questi mesi non abbiamo rilevato alcun impegno da parte del Governo regionale per cambiare la situazione. L'opposizione non ha la bacchetta magica, ma almeno non si nasconde dietro ad un dito. Non pretendiamo che questa Società faccia degli utili, ma che chiuda in pareggio. Qui si sta andando a picco, senza che il Governo regionale affronti realmente le enormi criticità. Mala gestione, sistema obsoleto e nessuna intenzione di arginare i danni causati. In sintesi: nessuna prospettiva per il futuro.»
Il Consigliere Chatrian ha poi annunciato la presentazione da parte dei gruppi di opposizione di una risoluzione, iscritta in Aula dai gruppi di minoranza, volta a revocare il Consiglio di Amministrazione di Vallée d'Aoste Structure e rimuovere l'attuale dirigenza. «Questa revoca deve essere un inizio di un percorso di vero cambiamento.»
Il Consigliere dell'UVP Alessandro Nogara ha parlato di «gestione catastrofica: già nel 2008, nelle relazioni si parlava di ricercare nuove strategie per la gestione della società, affidando la gestione a manager competenti ed efficienti. VdA structure dovrebbe essere una società che aiuta la Regione, invece siamo noi che dobbiamo venirle in aiuto. Bisogna intervenire immediatamente: chiediamo all'Assessore di impegnarsi affinché si addivenga al più presto ad una riorganizzazione che abbia come obiettivo la valorizzazione e l'efficacia delle attività.»
Per il Capogruppo del M5S, Stefano Ferrero, «si tratta dell'ennesima gestione fallimentare di una società partecipata dalla Regione, con una dirigenza poco preparata e che secondo noi deve essere mandata a casa. È giunto il momento di ammettere il fallimento dell'azienda: oggi, a differenza del passato, non ci possiamo più permettere gli sprechi sottraendo ogni mese risorse alle politiche sociali. È giunto il momento di dare un segnale diverso: con la risoluzione che abbiamo presentato si può fare.»
Il Consigliere dell'UVP, Elso Gerandin, ha spiegato: «Non ne voglio fare una questione di persone, gli attuali dipendenti sono sicuramente persone valide. Amministratori e dirigenti sono frutto di spartizioni politiche di maggioranza, senza badare a professionalità e meriti e non sono stati scelti nell'interesse della Valle d'Aosta. La responsabilità è tutta politica, di chi non ha il coraggio di ammettere che un sistema di gestione e un mondo sono finiti.»
Il Capogruppo del PD-SVdA, Raimondo Donzel, ha osservato: «Fin dalla scorsa Legislatura, la maggioranza ha scientemente deciso di bloccare lo sviluppo industriale valdostano, con una gestione scellerata della VdA Structure, senza tentare di ovviare alle gravi perdite. Peggio di così non si potrà fare, bisogna intervenire con tempestività attuando una politica industriale. L'errore strategico è stato non credere a questo settore, instaurando collaborazioni con altri enti nel più ampio distretto industriale del Canavese e del Biellese. Da soli non si fa politica industriale. Vallée d'Aoste Structure ha operato con i paraocchi e ora siamo costretti a svendere clamorosamente? La Bassa Valle rappresenta un'area importante per la ripresa, mentre qui si parla solo di manutenzione di capannoni. VdA Structure va completamente rivista e riformata concettualmente come strumento di collaborazione con l'Assessorato e la Giunta e non come amministratore di affitti. Non è questa la sinergia giusta tra l'Assessorato e la Società per una ripresa industriale.»
L'Assessore Marquis ha quindi replicato: «E' finita l'epoca delle grandi industrie, il futuro passa attraverso una valorizzazione delle eccellenze del territorio, per competere in un contesto sempre più globalizzato. Sarà mia premura tenere aggiornato il Consiglio regionale sull'operatività di Vallée d'Aoste Structure e sulle linee strategiche che saranno attuate.»
Ha quindi preso la parola Albert Chatrian (Alpe) per chiedere «al Presidente della seconda Commissione di prevedere nel più breve tempo possibile un'audizione dell'azionista di riferimento, il dottor Cilea, al fine di avere gli elementi conoscitivi necessari per intraprendere una nuova e reale strategia di gestione della società.»
Il Vicepresidente della Regione, Aurelio Marguerettaz, ha condiviso «le riflessioni sviluppate in Aula dai Consiglieri: i beni hanno valore se sono capaci di produrre un reddito e i ragionamenti su VdA Structure che sono stati fatti parecchi anni fa meritano di essere rivisti. Noi crediamo che il percorso avviato dall'Assessore Marquis possa essere integrato con un esame in seconda Commissione.» Il Vicepresidente ha quindi chiesto di «soprassedere alla votazione della risoluzione e di aderire alla proposta formulata dal Consigliere Chatrian al fine di arrivare ad una revisione condivisa di strategie e indirizzi.»
Sono quindi intervenuti i Consiglieri del PD-SVdA Jean-Pierre Guichardaz, dell'UVP Laurent Viérin e Elso Gerandin, di Alpe Albert Chatrian per confermare di voler mettere in votazione la risoluzione, osservando che «con i buoni propositi non si va da nessuna parte, deve esserci la volontà di convergere verso il cambiamento al fine di risolvere questo problema e la risoluzione che chiede la revoca del Consiglio di amministrazione e della dirigenza di Vallée d'Aoste Structure è un segnale politico molto chiaro.»
I lavori della seduta sono terminati. Il Consiglio si riunirà nuovamente domani, giovedì 17 luglio 2014, a partire dalle ore 9.
SC-MM