Info Conseil
Comunicato n° 306 del 26 giugno 2014
Attività ispettiva Alpe: erogazione degli aiuti comunitari agli agricoltori
Seduta del Consiglio del 26 giugno 2014
Con un'interpellanza presentata nella seduta del 26 giugno 2014, il gruppo Alpe ha affrontato le nuove modalità per l'erogazione degli aiuti comunitari agli agricoltori.
«Quando, sette anni fa, si era deciso di istituire l'Agenzia regionale per l'erogazione dei contributi – ha spiegato il Consigliere Albert Chatrian –, si era parlato di una scelta obbligata per ovviare a difficoltà e ritardi, per andare incontro agli agricoltori. Questa agenzia però non è mai stata riconosciuta in quanto organismo pagatore e non lo potrà più essere, perché a partire dal 2013 non è più possibile ottenere l'autorizzazione ministeriale per nuovi organismi pagatori.» Alla luce di questo, essendo venuta a mancare la motivazione che aveva portato alla creazione di Area, il Consigliere ha quindi chiesto «se sia vantaggioso e ancora utile, anche dal punto di vista politico, amministrativo, oltre che economico, mantenere Area, perché riteniamo che sarebbe più opportuno far istruire le domande direttamente dal personale dell'Assessorato dell'agricoltura. Così facendo si potrebbe ottenere un risparmio, potendo poi allocare le risorse in altri ambiti.»
L'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Renzo Testolin, ha riferito: «In questi ultimi anni, grazie a uno sviluppo e un miglioramento delle capacità di interloquire tra Area e Agea si sono superate problematiche che ci avevano condotto ad accumulare ritardi nell'erogazione dei contributi superiori ai due anni. La situazione oggi è significativamente cambiata: oltre al recupero delle annualità pregresse, l'avanzamento finanziario delle campagne, a partire dal 2010, ha consentito alla Regione di porsi ai vertici della classifica nazionale della capacità di spesa effettuata sui Programmi di sviluppo rurale, con l'utilizzo di oltre il 70% delle risorse disponibili, di scongiurare il pericolo del disimpegno automatico e di raggiungere percentuali di pagamento per le misure a superficie pari a oltre il 97%. Qualche volta, quindi, non bisogna guardare soltanto al bicchiere mezzo vuoto. Il lavoro sviluppato di concerto tra Area VdA e Agea nella seconda parte della programmazione sarà capitalizzato per migliorare ancora le performance nel futuro. Consapevoli delle necessità di mantenere e consolidare i rapporti con Agea, si stanno valutando possibili accorgimenti per la gestione misure sempre più attenta alla risoluzione delle problematiche, per lo più legate ad aspetti tecnico-informatici. Per quanto riguarda le campagne di pagamento, l'Agenzia si impegnerà ad assicurare l'implementazione dei dati afferenti alle personalizzazioni regionali.»
Per quanto riguarda le funzioni da assegnare ad Area, l'Assessore ha comunicato «l'intenzione di confermare per la prossima programmazione le funzioni che sta svolgendo. La scelta di non richiedere il riconoscimento di organismo pagatore di Area è connessa ad un approccio in termini di costi/benefici. Credo che questa scelta abbia dato ragione all'Amministrazione regionale in termini di risparmio. Per la futura programmazione si considererà senz'altro l'opportunità di modificare il disposto legislativo per renderlo aderente all'attuale situazione. Sarà in quel momento che si potranno cercare insieme soluzioni per migliorare un servizio che rispetto ad altre realtà è efficiente.»
Il Consigliere Albert Chatrian ha replicato: «L'obiettivo di questa iniziativa era di stimolare un confronto, perché proponiamo di verificare, in sede di Commissione consiliare, se sia ancora utile e se abbia ancora senso tenere in piedi l'Agenzia con i costi che ciò comporta, piuttosto che valutare e intraprendere strade diverse, ad esempio utilizzare le strutture dell'Assessorato dell'agricoltura: dato che il personale di Area è quasi interamente di provenienza dell'Assessorato, potrebbe essere ricondotto all'interno dell'Amministrazione regionale per istituire nuovamente più uffici deputati a istruire domande, controlli, elenchi per Agea, facendo a meno di consulenti esterni; utilizzare le strutture dirigenziali interne comporterebbe un risparmio di risorse pubbliche: una bella sfida! La politica deve farsi carico di trovare le soluzioni per dare agli agricoltori le risposte puntuali, offrendo agli imprenditori agricoli servizi costruiti a loro misura.»
MM