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Comunicato n° 292 del 25 giugno 2014

Rendiconto 2013 e assestamento 2014 della Regione: concluso il dibattito

Seduta del Consiglio regionale del 25 giugno 2014

I lavori del Consiglio regionale sono proseguiti nel pomeriggio di oggi, mercoledì 25 giugno 2014, con la discussione generale sul rendiconto generale 2013 e l'assestamento del bilancio di previsione 2014 della Regione.

Sono intervenuti i Consiglieri Morelli, Borrello, Donzel, Laurent Viérin, La Torre e, per la replica, l'Assessore al bilancio e il Presidente della Regione.

La Capogruppo di Alpe, Patriza Morelli, ha preso atto con favore delle parole dell'Assessore al bilancio volte a «favorire maggiore trasparenza e condivisione non solo riguardo alla situazione finanziaria regionale ma anche riguardo alla zona grigia costituita dalla galassia delle partecipate, ai suoi comportamenti e alle sue procedure, affinché il Consiglio regionale possa avere piena conoscenza dei fatti e incidere così sulle scelte future. Le società partecipate, infatti, nell'attuale crisi, rivestono un carattere strategico futuro crescente. È fondamentale che in un momento di svolta epocale vi sia da parte di tutti la consapevolezza che i tempi sono cambiati: da parte dell'opposizione, attraverso la presentazione di un emendamento che va a stabilire con legge la destinazione degli utili delle partecipate, vi è la volontà di segnare questo momento di ripartenza in modo responsabile al fine di rendere disponibili alla comunità valdostana fondi preziosi e per riaffermare la centralità del Consiglio regionale, sottraendo scelte strategiche importanti alla discrezionalità di pochissimi. Non è perdendo tempo e facendo ostruzionismo che ci opponiamo alla maggioranza regionale, ma proponendo contenuti diversi e alternativi. Oggi, diciamo ai Consiglieri di maggioranza di non contare su di noi per alzare il prezzo delle loro richieste o per ottenere votazioni segrete dietro le quali trincerarsi: ognuno risponda pubblicamente e apertamente del lavoro che svolge.» La Consigliera ha aggiunto: «Oggi, più che mai è necessario invertire la tendenza per ridare solidità al sistema Valle d'Aosta e far fronte alla situazione con una strategia: la sezione di controllo della Corte dei conti cita la strategia "Valle d'Aosta 2020", ma noi non la conosciamo. Chiediamo lumi al Presidente della Regione al riguardo.»

Il Capogruppo di Stella Alpina, Stefano Borrello, ha affermato che «in questo anno, il Consiglio ha affrontato più volte le problematiche legate alla crisi economica mondiale e ai rapporti con lo Stato. Si tratta di una situazione che non ci mette nelle condizioni di affrontare con la dovuta serenità la gestione del nostro sistema. Oggi, discutiamo del rendiconto, che è la fotografia dell'attività politico-amministrativa del 2013 e che è il frutto di un lavoro serio, malgrado tutte le difficoltà.»

Per il Capogruppo del PD-Sinistra VdA, Raimondo Donzel, il rendiconto «è l'ennesimo campanello d'allarme, perché già prima del 2010 il nostro bilancio registrava il 69 per cento di spesa corrente, per arrivare nel 2013 all'81 per cento: è un dato drammatico, sta ad indicare che il sistema, così impostato, indipendentemente dai tagli del Governo nazionale, non ha futuro. Analoga indicazione ci viene dalle entrate, perché, dal 2010 al 2013, abbiamo perso 150 milioni sui tributi propri, nonostante essere passati dai nove ai dieci decimi. Altri segnali d'allarme sono la crescita dell'incidenza percentuale sulla spesa del personale pubblico e il calo delle presenze turistiche, a dimostrazione delle strategie sbagliate. I tagli al bilancio non sono lineari, ma hanno 'massacrato' l'agricoltura e ridimensionato il sociale e gli investimenti, pregiudicando una ripresa economica e dell'occupazione nei prossimi anni. Tagli pesanti e sviluppo economico fermo: come si può andare avanti così? Si rischia l'implosione, ma la maggioranza non prende coscienza del disastro; fa passare l'idea di una tenuta del sistema. Invece bisogna attuare soluzioni forti. Ben venga una riforma nazionale della pubblica amministrazione e della politica, dato che qui non siamo in grado. Qualcuno pensa solo a mantenere lo status quo e a spendere 27 milioni di contributi statali per i treni bimodali anziché in investimenti per le imprese e i giovani. Dobbiamo aprire gli occhi e puntare su un rilancio vero, che non passa attraverso le opere faraoniche. Le proposte della maggioranza sono insufficienti e inadeguate a gestire questa realtà.»

Il Consigliere Laurent Viérin (UVP) ha osservato: «Anche all'interno dei documenti contabili, il cambiamento deve essere il principio cardine. Nonostante il perdurare della crisi, il sistema non è stato rivisto, non c'è un quadro organico e il mantenimento delle scelte sui grandi investimenti ha mandato in cortocircuito l'economia. La comunità ha bisogno di sapere in quali settori l'Amministrazione intende puntare; alcuni di questi dovrebbero certamente essere l'istruzione, la lotta all'abbandono scolastico e la difesa dell'autonomia, per cui la prima Commissione consiliare dovrebbe fungere da raccordo. La fotografia che ci viene consegnata oggi non è così positiva come si vuol far credere, ma le scelte saranno determinanti per il futuro: dovranno essere oculate e condivise. Ci saremmo aspettati qualcosa di diverso sull'assestamento: quei settori che soffrono avrebbero dovuto essere oggetto di finanziamento, invece anche in questo caso l'istruzione, la cultura, l'agricoltura e gli Enti locali sono stati ancora dimenticati. L'esigenza è che la gestione avvenga davvero attraverso la condivisione, anche sulle scelte strategiche. L'auspicio è di disegnare insieme un nuovo modello, tornando puntualmente sui vari settori. Altrimenti l'attuale tenuta della Valle d'Aosta non sarà sufficiente per il suo rilancio. Il faut réaffirmer notre autonomie, notre particularisme, afin de ne pas être considérés comme une Province de Turin et homologués à d'autres réalités qui n'ont rien à voir avec la nôtre.»

Il Presidente della seconda Commissione, Leonardo La Torre (UV), ha sottolineato che «oggi, dobbiamo prendere atto che nulla sarà più come prima: la Regione, nel passato, ha garantito un benessere diffuso attraverso investimenti e servizi, ora dobbiamo guardare avanti affrontando la vera sfida, che è quella di poter fare meglio con meno risorse. Il rendiconto non nasconde nulla, anzi denuncia le preoccupazioni che tutti noi abbiamo: il problema del Patto di stabilità, che va rispettato perché norma dello Stato.» La Torre ha poi parlato del finanziamento per l'Expo Milano 2015, che «serve a portare turisti, ma è anche qualcosa di più: per l'Italia è una grande occasione per rinnovarsi e per ripresentarsi prima al proprio interno e poi verso il resto del mondo. La sfida quindi non è guardare il passato, è guardare al presente per sapere cosa fare nel futuro.» Sulle partecipate, il Consigliere ha sostenuto che queste «sono un terreno straordinario di potenzialità su cui la Regione si deve interrogare. C'è bisogno di trasparenza e lo ha ribadito anche lo Stato: siamo in una condizione di dover affrontare seriamente il dibattito. Personalmente penso che l'emendamento presentato dalla minoranza non debba essere collocato in questa sede, io credo che il tema debba essere affrontato altrove, per esempio in Commissione dove potremo riprendere tranquillamente i nostri lavori, magari cercando anche di proporre una legge al riguardo.»

L'Assessore al bilancio Ego Perron, in sede di replica, ha detto: «Siamo coscienti del momento di difficoltà forte che anche la nostra Regione attraversa. Sarà necessario immaginare dei processi non solo di contenimento e di razionalizzazione della spesa, ma anche di profondi cambiamenti, anche della nostra organizzazione interna. È necessario individuare delle priorità: le scelte che abbiamo fatto le abbiamo fatte con responsabilità, non aumentando le tasse, cercando di dare supporto alle famiglie e alle imprese, di garantire i servizi alla persona, di dare sostegno al lavoro. I documenti contabili certificano una tenuta, nonostante qualche dato negativo. Con ottimismo e fiducia guardiamo al futuro, tendendo la mano a chi ha voglia di costruire insieme a noi qualcosa di utile e positivo.»

Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha replicato che «le travail réalisé a été important et témoigne d'un grand sens de responsabilité. Toutes les analyses de ces derniers temps ont relevé la centralité de la Région dans le système économique régional, ce qui crée les difficultés actuelles du système, toutefois je tiens à souligner que les différents acteurs économiques nous demandent encore plus de soutien de la part de la Région.» Il Presidente ha poi risposto ad una serie di questioni. «Per i giovani – ha affermato – c'è una serie di iniziative che già vanno a dare una prima boccata di ossigeno, mentre per i settori come l'edilizia c'è grandissima crisi e sarà difficile convertire i lavoratori. Sulle riforme costituzionali, al più presto dovremo confrontarci con il Governo per vedere se i nostri emendamenti saranno accolti. Sul Patto di stabilità, che è il punto nodale, noi siamo pronti a ridiscuterlo con i Ministeri competenti: a tal proposito, crediamo importante convocare nuovamente una riunione con le forze politiche presenti in Consiglio per spiegare le prospettive e i termini sui quali ragionare. Riguardo alle partecipate, la sensazione è che l'emendamento definito "epocale" crei un equivoco: le partecipate sono un sistema complesso, la cui gestione avviene tramite i Consigli di amministrazione e non può avvenire in Consiglio regionale, al quale spettano gli indirizzi politici e confermiamo la disponibilità ad approvare una norma sulla trasparenza. Evidenzio anche la necessità di affrontare al più presto la riforma degli Enti locali. Siamo chiamati a svolgere un lavoro difficile perché con meno risorse dobbiamo fare di più e meglio, e questo è il nostro auspicio. Rimarchiamo che sui servizi, abbiamo già proceduto in questa maniera.»

 

SC-MM