Info Conseil
Comunicato n° 291 del 25 giugno 2014
Dibattito sul rendiconto 2013 e sull'assestamento 2014 della Regione
Seduta del Consiglio regionale del 25 giugno 2014
L'esame del rendiconto generale 2013 e dell'assestamento del bilancio di previsione 2014 della Regione ha dato luogo ad un lungo dibattito nel corso della seduta mattutina del Consiglio Valle di oggi, mercoledì 25 giugno 2014.
Sono intervenuti i Consiglieri Chatrian, Fontana, Rosset, Cognetta, Fabbri, Nogara, Certan, Grosjean, Gerandin.
Per il Consigliere di Alpe Albert Chatrian, «la vera modifica nei rapporti tra Stato e Regione è del 2010 con la firma sul federalismo fiscale, quando inizia il reale declino della nostra Regione. Il bilancio di previsione per il 2013 era molto elettoralistico e fino al 26 maggio nessuno della maggioranza ha voluto rappresentare le difficoltà finanziarie della Valle d'Aosta: il rendiconto odierno mette in luce che il film andato in onda non esiste più e che gli aiuti a famiglie e imprese erano solo promesse. L'assestamento 2014 è blindato e i margini di manovra sono pari allo zero: noi, come forze di opposizione, non abbiamo la possibilità di proporre delle modifiche. Dobbiamo quindi riscrivere le regole: abbiamo deciso di presentare un unico emendamento, che definirei epocale, che coinvolge il Consiglio regionale riguardo alla destinazione degli utili e delle riserve delle società partecipate, che gestiscono ingenti somme di denaro. Crediamo, infatti, che quest'Aula debba essere messa nelle condizioni di mettere in campo delle scelte politiche su questa tematica e per farlo i 35 Consiglieri devono avere pari dignità di accesso alle informazioni, creando un processo di assoluta trasparenza. L'obiettivo è quello di aprire una finestra al fine di invertire la rotta di un'economia sempre più fragile e per contrastare una disoccupazione galoppante. Secondo noi, in Valle d'Aosta c'è la necessità di mettere in campo delle scelte politiche condivise e trasparenti per raccogliere le sfide future. Dobbiamo stanare e eliminare ancora gli importanti sprechi esistenti e le "prebende" varie. Siamo pronti ad affrontarle, a condizione che a queste sfide siano date risposte nuove e che certi assetti e consuetudini consolidati siano modificati. È importante ricostruire un rapporto di fiducia con i cittadini e con la società: siamo convinti che per ristrutturare un sistema dobbiamo farlo tutti assieme.»
La Consigliera del PD-SinistraVdA Carmela Fontana, nel ribadire l'ingessatura dell'assestamento 2014, ha evidenziato che «le esigue risorse vanno spese con molta cautela. I dati sono drammatici, le scelte operate non possono risolvere i problemi della Valle poiché non vanno nella direzione del rilancio e dello sviluppo sostenibile dell'economia. Ma penso anche ai servizi a favore di anziani e disabili: la legge regionale n. 18/2013 ha previsto una riduzione di 3 milioni di euro rispetto all'anno precedente e questa scelta ha comportato numerose difficoltà nella gestione del servizio da parte degli Enti locali. Condividiamo la richiesta avanzata dagli stessi che una parte della loro contribuzione all'avanzo di bilancio complessivo regionale – pari a 10 milioni 238 mila euro – venga destinata al mantenimento dei servizi essenziali alla cittadinanza. È poi necessario riaprire una trattativa a livello nazionale sul Patto di stabilità, coinvolgendo i parlamentari valdostani, affinché si tenga in considerazione una rimodulazione dello stesso Patto che tenga conto della realtà valdostana nel rispetto della sua autonomia. Riteniamo assurdo che gli Enti locali abbiano disponibilità di risorse in quanto Comuni virtuosi e che non possano decidere come utilizzarle.» La Consigliera ha quindi annunciato un emendamento riguardo ai fondi destinati all'expo di Milano 2015: «Una vetrina di rilancio per la Valle, ma in un momento di difficoltà come questo, 600 mila euro sono un'enormità. Chiediamo quindi che una parte di tale cifra sia riversata a sostegno delle fasce più deboli.»
Il Vicepresidente Andrea Rosset (UVP) ha dichiarato: «Non posso non esprimere preoccupazione, perché siamo nel pieno della tempesta, viviamo in un clima di sfiducia di una società che soffre, mentre il Parlamento trascina le riforme costituzionali. Proprio nell'azione di riforma è essenziale che il Consiglio regionale abbia i propri uffici per non essere in posizione di soggezione e minorità rispetto all'esecutivo. Al momento disponiamo di due strumenti: la sezione di controllo della Corte dei Conti e il rapporto annuale della Banca d'Italia; entrambi i documenti parlano di una situazione difficile, in cui la disoccupazione sale. La Valle d'Aosta purtroppo subisce questa situazione. Riguardo ai rapporti con Roma, certi ottimisti sono oggi del tutto ingiustificati, le risorse sono al tracollo, evidenziano una mancanza progettualità, ferma ad una politica degli anni Ottanta. E' quindi necessario un cambio di passo, di questa impotenza devono prenderne atto la Giunta regionale e i Parlamentari. Ci ribelliamo all'indebolimento della nostra autonomia, occorre una reale condivisione istituzionale. La drammatica constatazione è che il Titanic Valle d'Aosta sta affondando, persiste la politica del 'tirare a campare', del Presidente della Regione che non mette in campo azioni efficaci. Le norme sul riparto fiscale sono inefficaci per difendere nostre finanze, hanno impoverito la Valle d'Aosta. Mi chiedo: la maggioranza sta lavorando in questo senso? Vige una muta rassegnazione anche da parte della Paritetica? Bisogna reagire, la vera collaborazione è stata quella della minoranza che ha fatto approdare in Aula questi disegni di legge in tempi brevi. La maggioranza deve assumersi fino in fondo le proprie responsabilità, lo deve fare soprattutto per la cittadinanza. Sara importante attuare un cammino di reale cambiamento con un maggiore coinvolgimento del Consiglio regionale.»
Il Consigliere Roberto Cognetta (M5S) ha affermato: «L'Assessore Perron ci ha raccontato solo il bicchiere mezzo pieno, noi vediamo quello completamente vuoto, in quanto la gestione della cosa pubblica sta mettendo in ginocchio l'economia. Spesso si accusa lo Stato di toglierci risorse, ma siamo stati noi in passato a sperperare denaro e oggi non siamo in grado di programmare il futuro. Mi sembra che nella maggioranza non si voglia accettare il problema, nonostante le difficoltà in cui versa la popolazione. La classe media è in affanno, il sistema non regge più. Noi vorremmo che si iniziasse una vera fase di risparmio, spendendo meglio i soldi. Questo assestamento riguarda cifre contenute, ma bisogna far attenzione a non farci scappare di mano la situazione. Siamo quasi fuori tempo massimo, è sempre più stridente la differenza tra pochi privilegiati e il ceto medio. Non possiamo più permetterci di dare stipendi a persone che in realtà non hanno nulla da fare.»
Il Consigliere Nello Fabbri (UVP) ha annunciato «un emendamento comune presentato da tutti i gruppi dell'opposizione, perché dobbiamo reperire fondi e capire quali risorse possono essere impiegate per il rilancio della nostra Regione. La situazione economica è grave, anche per colpa di una gestione improvvida del patto sul federalismo. Invito ancora una volta il governo regionale a mettere in atto la contrattazione del Patto di stabilità, anche per capire se davvero verrà messa in atto la collaborazione sbandierata dalla maggioranza e per andare incontro alle esigenze degli Enti locali. Anche nella relazione della Corte dei Conti leggo un rimprovero a stringere i tempi per la chiusura del Patto di stabilità. Dobbiamo trovare una via d'uscita.»
Per il Consigliere Alessandro Nogara (UVP), «nel bilancio si trovano tagli all'istruzione, alla cultura, all'agricoltura e alle politiche sociali, ravvisando quindi pesanti incongruenze con il programma presentato dalla maggioranza per questa Legislatura. Anche la Corte dei Conti invoca maggiore trasparenza per le Società controllate e partecipate. E' importante valutare quanto affermato dalla Corte dei Conti e dalla Banca d'Italia, perché il nostro bilancio sta crollando: è urgente cambiare direzione, cercando quanto prima di salvare il salvabile.»
Per la Consigliera Chantal Certan (Alpe) «siamo in un periodo di sopravvivenza, contrariamente alla tradizione nella nostra cultura contadina, che invece ha sempre guardato al futuro accantonando le riserve per i periodi di magra. Oggi, vi è la necessità di invertire la marcia perché siamo arrivati al capolinea: abbiamo una scuola che non produce eccellenze e con un enorme abbandono scolastico, abbiamo una disoccupazione in continuo aumento. L'obiettivo è quello di dare una prospettiva nuova, perché secondo noi il sistema non tiene più. Se si vuole fare squadra Regione ed Enti locali devono fare un'analisi dei punti critici per cercare di modificare un sistema che ha un tasso di vulnerabilità troppo alto. È necessario creare un tessuto economico vivo nel vero senso della parola.»
Il Consigliere Vincenzo Grosjean (UVP) si è soffermato sull'agricoltura: «È stato il settore maggiormente penalizzato dal bilancio di previsione e mi aspettavo un segnale di miglioramento nell'assestamento. È un momento di desolazione per il mondo rurale della Valle d'Aosta.»
Il Consigliere dell'UVP Elso Gerandin ha lamentato il mancato intervento dei Consiglieri di maggioranza nella discussione. Sui provvedimenti ha osservato: «Il rendiconto non lascia prospettive rosee per il futuro ed evidenza un'ulteriore diminuzione delle risorse disponibili: cito ad esempio il meno 26% per il sostegno economico, il meno 10% sul volume dei pagamenti. Questo momento di difficoltà deriva da una serie di fattori: il grande impatto delle delibere di Giunta che hanno sospeso la ricevibilità delle domande di contributo e il ritardo con il quale è stato siglato il Patto di stabilità 2013. Oggi, siamo il fanalino di coda delle Regioni italiane: la disoccupazione giovanile è al 30 per cento, mentre a Bolzano sono al 4 per cento. Probabilmente hanno un'altra visione, mentre da noi non c'è la volontà di cambiare. Dobbiamo fare una riflessione sulle prospettive del 2015 quando verrà eliminata l'IVA da importazione e saranno rimodulate le risorse finanziarie: non può essere una persona sola a decidere il percorso che dovrà essere ricercato per dare nuovo sviluppo. Ecco perché noi diamo la nostra disponibilità a condividere le scelte, ad affrontare le situazioni, a parlare con lo Stato. La Valle d'Aosta non può permettersi di retrocedere di più.»
I lavori sono sospesi e riprendono alle ore 15.30.
SC-MM