Info Conseil

Comunicato n° 274 del 18 giugno 2014

Dibattito sull'elezione del Presidente del Consiglio regionale della Valle d'Aosta

Sessione straordinaria del Consiglio del 18 giugno 2014

Il Vicepresidente del Consiglio André Lanièce ha aperto i lavori dell'Assemblea, convocata in sessione straordinaria per oggi, mercoledì 18 giugno 2014, per l'elezione del Presidente del Consiglio dopo la richiesta di rinvio proposta dai gruppi consiliari di opposizione UVP, Alpe, PD-SinistraVdA e M5S nel corso dell'adunanza del 10 giugno scorso.

Il Capogruppo di Stella Alpina, Stefano Borrello, ha preso la parola per riproporre il Consigliere Marco Viérin (SA) alla Presidenza del Consiglio e per chiedere una riunione dei Capigruppo alla luce degli spunti enunciati dal Consigliere Marco Viérin e della lettera inviata dalle forze politiche di minoranza.

Al termine della riunione, il Consigliere Borrello ha ribadito: «Abbiamo chiesto la riunione dei Capigruppo proprio per aprire un dibattito, rimarchiamo la disponibilità al dialogo e al confronto continuo tra i gruppi consiliari sui temi da condividere. Abbiamo recepito sensibilità diverse all'interno della Conferenza dei Capigruppo, ma la nostra intenzione è quella di proseguire nella trattazione dell'ordine del giorno del Consiglio.»

Il Consigliere dell'UVP, Laurent Viérin ha sottolineato che «non si può ridurre il confronto a cinque minuti, come quello che è stato richiesto all'inizio della seduta odierna: noi intendiamo il dialogo in modo diverso. Durante questa settimana, ci saremmo aspettati un coinvolgimento degli eletti per discutere i contenuti che avevamo sollecitato ai fini di una condivisione ed una eventuale convergenza. Invece, la politica in una settimana non ha avuto la volontà di mettersi in moto per cercare un confronto con la minoranza: oggi, prendiamo atto che la maggioranza ha deciso una certa linea – frutto di un progetto spartitorio di poltrone quale epilogo di una crisi politica tutta interna a UV e SA – e che le forze di opposizione si trovano di fronte ad una scelta coatta e imposta. Per noi i presupposti del dialogo devono essere diversi e non accettiamo pacchetti preconfezionati da avallare.» Il Consigliere è quindi entrato nel merito delle proposte sui contenuti della Presidenza: «il grande tema è la piena rappresentatività del Presidente del Consiglio, una figura super partes che incarni l'equilibrio e la garanzia; sui costi della politica, chiediamo che il nuovo Presidente dia un messaggio riducendosi l'emolumento; chiediamo anche un impegno formale a far rispettare gli atti che vengono votati dal Consiglio; sulle riforme bisognerà trovare una larga condivisione tra le forze presenti in Aula.» Laurent Viérin ha quindi espresso «rammarico perché continuiamo a perdere un'occasione per ripartire su nuove basi, malgrado le buone intenzioni del Consigliere Marco Viérin. Aspettiamo chiarimenti sul silenzio di questa settimana: la credibilità della politica è rappresentata infatti dalla corrispondenza tra ciò che si dice e ciò che si fa.»

La Capogruppo di Alpe, Patrizia Morelli, ha evidenziato: «Quella del Presidente del Consiglio è la carica più istituzionale fra tutte e proprio la funzione istituzionale non va confusa con la funzione di governo, non può riferirsi ad una logica spartitoria, ma deve essere oggetto di un confronto istituzionale e politico, dato che il Presidente dell'Assemblea non è solo l'emanazione di una maggioranza ma è il rappresentante dell'intero Consiglio, in modo il più possibile autonomo dalla Giunta. Invece è difficile questa distinzione se il Presidente del Consiglio e il Presidente della Regione sono l'espressione della stessa forza politica, come forse avviene solo in Valle d'Aosta. Ci è stato presentato, come se fosse una mera formalità, un pacchetto spartitorio deciso esclusivamente all'interno della maggioranza, smentendo clamorosamente quanto espresso riguardo alla necessità di ritrovare un dialogo. In questi giorni non c'è stato nessun tipo di segnale per approfondire temi e condividere un programma, nonostante la disponibilità ribadita dalle forze di opposizione. Se queste sono le premesse ad un dialogo, sono per noi decisamente insoddisfacenti.»

Il Capogruppo del PD-Sinistra VdA, Raimondo Donzel ha affermato: «La sensazione è di rivivere certi passaggi del tutto inconcludenti, se non sbagliati, di dieci mesi fa, mentre noi auspicavamo di percorrere una strada diversa. Il dialogo lanciato dalla maggioranza si è rivelato purtroppo soltanto teatrale: è un vuoto parlare tra di noi Consiglieri, il recitare un copione ai cittadini. In politica il concetto di dialogo indica un confronto per almeno cercare un accordo, ma questo non corrisponde alla realtà valdostana, perché la maggioranza è protagonista di una sceneggiata: non vi crederà più nessuno, state assumendo un comportamento incomprensibile a chiunque voglia fare politica seriamente in quest'Aula, come il vostro puerile tentativo di coinvolgerci in una Conferenza dei Capigruppo di pochi minuti, mentre per una settimana non avete fatto neppure una telefonata alle nostre segreterie di partito: un silenzio tombale. Non ci facciamo prendere in giro. Perché volete la carica di Presidente del Consiglio? Per una questione di soldi, per un uso politico dell'Istituzione? Noi invece avremmo voluto discutere della possibilità di gestire in modo realmente diverso quest'Aula e di valorizzare la figura del Presidente dell'Assemblea, pur riducendo sensibilmente l'indennità. Restiamo disponibili a lavorare per trovare un accordo serio, rispettoso delle parti politiche, che produca cambiamenti a favore dei cittadini. Non ci saremo invece per fare teatrini, baratti, farse.»

Per il Capogruppo del Movimento 5 Stelle, Stefano Ferrero, «questa è stata un'altra occasione persa, quanta ipocrisia quando si parlava di condivisione. Il posto di Presidente del Consiglio per la maggioranza è diventato il nono Assessorato: di questo passo avrebbe potuto creare altri otto dicasteri per far felici tutti i suoi eletti. Se ci fosse stato un altro percorso, il nostro gruppo non avrebbe avuto alcuna pregiudiziale contro il collega Marco Viérin, che però si è fatto strumentalizzare e più che un discorso politico, la scorsa volta, ha scritto la lettera a Babbo Natale. Noi invece vogliamo impegni da mantenere, non promesse che lasciano il tempo che trovano.»

Il Capogruppo dell'UV, Joël Farcoz, nel confermare la fiducia al Consigliere Marco Viérin, ha ribadito che «riguardo alla lettera inviata dai gruppi consiliari di opposizione, c'è stata la disponibilità ad affrontare i temi proposti. Questo è stato l'inizio di un percorso che proseguirà con l'elezione del Presidente.»

Il dibattito ha visto anche gli interventi dei Consiglieri di Alpe Chantal Certan, Albert Chatrian e Alberto Bertin, del Consigliere del PD-SVdA Jean-Pierre Guichardaz e dei Consigliere dell'UVP Nello Fabbri, Andrea Rosset, Elso Gerandin.

Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha replicato: «Le débat de cet après-midi apparaît incohérent: en effet, lors de l'examen de la lettre des groupes d'opposition au sein de la Conférence des Chefs de groupe, on nous a dit que ce n'était pas le lieu pour discuter de cela, car il fallait une autre table, politique, formée par nos mouvements et partis respectifs. Alors pourquoi nous poser des questions, si vous pensez que nous ne sommes pas en mesure de pouvoir répondre?» Ha quindi aggiunto che «si è fatta un po' di confusione tra l'elezione del Presidente del Consiglio e la persona che assumerà la carica: è stato detto che solo in Valle d'Aosta il Presidente della Regione e quello del Consiglio appartengono alla stessa maggioranza. Non possiamo sempre passare per quelli che vogliono tutto: in dieci regioni su venti, il Presidente della Regione e quello del Consiglio appartengono allo stesso partito, in particolare al PD. Mi chiedo: anche in queste regioni il Presidente del Consiglio non è super partes? Il super partes è legato alla gestione dell'Assemblea, non significa dover rinunciare alla propria idea politica. Il dialogo ci deve essere, ma non deve essere a senso unico, come abbiamo avuto modo di viverlo in questi mesi, quando l'opposizione ci ha sottoposto dei progetti sui quali dovevamo o prendere o lasciare.»

Il Capogruppo dell'UVP, Luigi Bertschy, in sede di dichiarazione di voto, ha annunciato la presentazione di una candidatura alternativa al Consigliere Marco Viérin: «Ci aspettavamo un reale segnale di cambiamento, mentre oggi abbiamo avuto la conferma che maggioranza e minoranza hanno visioni completamente diverse nell'affrontare le questioni, malgrado tutti i proclami di Stella Alpina e UV. In assenza di un segnale di cambiamento, crediamo opportuno presentare una nostra candidatura, che sia a tutela della pinea rappresentanza di quest'Aula, e proponiamo la Consigliera Patrizia Morelli alla Presidenza del Consiglio Valle.» «Nous la proposons non pas parce que c'est une femme, mais parce qu'elle travaille depuis toujours pour la défense de la Vallée d'Aoste et de notre particularisme linguistique et culturel, parce qu'elle soutient le fédéralisme, parce qu'elle croit en la valeur du dialogue et du respect des personnes.»

La Capogruppo di Alpe Patrizia Morelli ha constatato: «Siamo portatori di visioni diverse, per certi versi inconciliabili; per questo forse è un bene che le posizioni rimangano distinte. Noi proviamo a offrire sommessamente contenuti semplici, perfettibili, ma che riteniamo possano incominciare a imprimere un reale cambiamento.» Ha quindi riepilogato le proposte avanzate dalle forze di opposizione per quanto attiene la Presidenza del Consiglio e ha ringraziato i colleghi della minoranza «per la fiducia accordatami, di cui mi sento molto onorata

Il Consiglio ha quindi proceduto alla votazione.

SC-MM