Info Conseil
Comunicato n° 147 dell'11 marzo 2014
Attività ispettiva PD-SVdA: disagi del servizio postale
Seduta del Consiglio regionale dell'11 marzo 2014
Nella seduta dell'11 marzo 2014, il gruppo PD-Sinistra VdA, con un'interpellanza, ha sollecitato un intervento per la ripresa del servizio postale nei territori attualmente colpiti dai disservizi.
Il Consigliere Jean-Pierre Guichardaz, richiamando un'analoga iniziativa con la quale si richiedeva al Presidente della Regione di impegnarsi per limitare i disagi provocati dai ritardi del servizio postale, ha evidenziato che «recentemente sono emersi problemi analoghi a quelli allora segnalati, riguardanti altri territori della Valle e in particolare i comuni di La Salle e La Thuile. Chiediamo quindi che il Presidente Rollandin intervenga in maniera decisa perché non è ammissibile che i cittadini siano costantemente penalizzati e che le Poste non si degnino neppure di rispondere. I nostri Comuni non possono rimanere isolati, esistono degli obblighi contrattuali ai quali Poste Italiane, in quanto concessionaria di un servizio pubblico, deve sottostare e rispettare.»
Nella risposta, il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha riferito che «a dicembre 2013 ho inviato all’Amministratore delegato di Poste Italiane e all’allora Vice Ministro dello sviluppo economico una nota per segnalare la situazione del servizio postale in Valle d’Aosta e in particolare del servizio di recapito della corrispondenza chiedendo di adottare tutte le misure possibili per risolvere questi problemi. Il 13 gennaio scorso, abbiamo ricevuto una risposta da parte del Direttore affari istituzionali dell’Azienda, in cui si dice sostanzialmente che il recapito della corrispondenza in Valle d’Aosta ha avuto dei rallentamenti tra ottobre e dicembre, ma che la situazione si è poi normalizzata. E’ evidente, pertanto, che i vertici di Poste Italiane non hanno esattamente il polso delle problematiche dell’azienda sul territorio valdostano, visto che la situazione del recapito non pare essere rientrata nella normalità e, soprattutto, che non vi è alcuna strategia di sviluppo dell’azienda per la Valle d’Aosta, considerato che l’unica proposta concreta è quella dell’installazione delle “cassette modulari”. La situazione ci è stata confermata dalle Organizzazioni sindacali che abbiamo incontrato il 4 marzo scorso, al fine di conoscere dal loro punto di vista lo stato complessivo della situazione e lo stato del confronto in atto tra Sindacati e Azienda: abbiamo concordato di effettuare un nuovo intervento in particolare presso la Direzione Nord Ovest per competenza territoriale, e presso il Ministero dello sviluppo economico affinché vi siano delle azioni sia dal punto di vista dei livelli occupazionali sia dal punto di vista organizzativo tali da garantire ai valdostani il servizio che Poste Italiane è tenuto dai suoi obblighi di servizio a fornire in tutta Italia. Chiederemo inoltre ai Parlamentari valdostani di attivarsi alla Camera e al Senato per sollecitare il Governo nei confronti di Poste Italiane.»
Il Consigliere Guichardaz ha replicato che «quando si tratta di servizi essenziali non ci sono schieramenti politici: dobbiamo farci carico di questa questione e tutti assieme dobbiamo portare allo sfinimento un'Azienda che ha poco a cuore il nostro territorio e che perde di vista quella che è la sua mission primaria, ossia il recapito della posta. La situazione fa il paio con la situazione della ferrovia: siamo una regione di confine che viene sottovalutata nella sua importanza.»
SC