Info Conseil
Comunicato n° 135 del 7 aprile 2004
INTERROGAZIONI SU “VILLA BREZZI” E SUL TESTO DI RIFORMA COSTITUZIONALE VOTATO DAL SENATO
Adunanza del Consiglio della Valle del 7 e 8 aprile
Il Presidente della Regione Carlo Perrin, nelle sue comunicazioni, ha informato l’Assemblea sulla sua partecipazione al Consiglio dei Ministri che ha esaminato la bozza di decreto legislativo relativo alle disposizioni di applicazione del nostro Statuto speciale in materia di protezione del paesaggio.
“Il testo è stato adottato dalla Commissione paritetica il 25 marzo 1999 e votato dal Consiglio della Valle nel successivo 16 luglio, ha detto il Presidente Perrin. Nel nostro caso si tratta di un autentico trasferimento di competenze. Al testo manca solo l’approvazione del Consiglio dei Ministri, ma nella riunione in questione la bozza è stata respinta e ho portato all’attenzione le nostre decisioni. Il Consiglio dei Ministri ha quindi deciso di rinviare il testo all’esame della Commissione paritetica al fine di adottare in questo settore le nuove disposizioni di applicazione.”
Per quanto riguarda il dibattito sulle interrogazioni, il Consigliere della Stella Alpina André Lanièce ha chiesto informazioni sull’eventuale riutilizzo a fini socio-sanitari della struttura “Villa Brezzi” nel Comune di Aosta.
Nella risposta, l’Assessore delle Partecipazioni regionali Aurelio Marguerettaz ha affermato che “dopo il suo utilizzo, è stata fatta una relazione da parte degli uffici dei lavori pubblici in cui si mette in evidenza una serie di interventi da effettuare e la spesa dovrebbe essere di 300 mila euro che non è indifferente. Si evidenzia nella relazione una doppia possibilità di utilizzo: da un lato potrebbe essere idonea a strutture per attività socio-assistenziali e dall’altro per le attività di rappresentanza dell’Amministrazione. Bisognerà quindi verificare se dal punto di vista istituzionale la Regione avrà la necessità di spazi per le diverse attività di rappresentanza o se si deciderà per un diverso utilizzo.”
Per Lanièce “all’interno della delibera che ha portato nel 1999 a richiedere la restituzione della Villa, era riportata la necessità di rivedere urgentemente lo stato dell’immobile per un successivo utilizzo. Dopo tale decisione, però, la struttura non è più stata utilizzato. Nel 2001 c’era stata l’indicazione di una sua destinazione per il Brel, ma non ne è seguita alcuna azione. Villa Brezzi era molto utile nel settore socio-sanitario e ci auguriamo che in futuro possa essere riutilizzata per tali scopi.”
Successivamente, il Consigliere Elio Riccarand del gruppo dell’Arcobaleno Vallée d’Aoste, ha voluto sapere le valutazioni della Giunta regionale sul testo di riforma costituzionale votato dal Senato della Repubblica.
Nel prendere la parola, il Presidente della Regione Carlo Perrin ha precisato: “abbiamo seguito con attenzione l’elaborazione del testo legislativo. La nostra azione è stata portata avanti all’interno della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e di concerto con le altre regioni a Statuto speciale, oltre che con i nostri Parlamentari. Per quanto riguarda le modifiche statutarie, la proposta formulata dalle regioni a Statuto speciale di modifica dell’articolo 116 della Costituzione non è stata presa in considerazione dalla Commissione Affari Costituzionali tanto che siamo dovuti intervenire in sede di dibattito parlamentare. Abbiamo, inoltre, posto l’attenzione su altri importanti punti quali il meccanismo di protezione dell’interesse nazionale e il legame tra elezioni regionali e elezioni del Senato. E su questo siamo preoccupati perché saremmo costretti ad interrompere la prossima nostra legislatura (2008-2013) nel 2011 per adeguarci all’elezioni del Senato e sarebbe una grave violazione dello Statuto speciale.”
“ Ci sono nel complesso diversi aspetti critici in questa riforma, ha proseguito Perrin - come ad esempio il meccanismo che permette di risolvere i conflitti di competenza tra Camera e Senato, o l’elezione di una parte dei giudici della Corte costituzionale da parte del Senato federale che non permetterebbe di rispondere alla necessità di una partecipazione delle Regioni alla costituzione dell’organismo. Le Regioni devono pensare con urgenza alla nozione fondamentale di forma di governo dell’Italia e approfondire questa questione in un quadro istituzionale riservato al dibattito politico, e in particolare ai Consigli regionali. In definitiva, ci sembra una riforma fumosa e abbiamo la ferma intenzione di dare un seguito ai nostri rilievi, di concerto con le altre regioni. Abbiamo già provveduto a predisporre una memoria comune che è stata trasmessa ai Presidenti del Senato e della Camera. Ci attiveremo per far valere la volontà espressa da questa Assemblea.”
Nella replica, Riccarand ha detto che “il testo contiene molte contraddizioni. è importante seguire da vicino l’iter di questo provvedimento, soprattutto quando sarà portato per il dibattito alla Camera. Tali modifiche, comporteranno pesanti modifiche anche alle realtà regionali e in particolare alla nostra. Va assolutamente corretto ad esempio la con testualità tra l’elezione del Senato e del Consiglio regionale. Ci sono aspetti che comunque condividiamo nel testo, ma in generale dobbiamo restare molto vigili sulla questione.”
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“Il testo è stato adottato dalla Commissione paritetica il 25 marzo 1999 e votato dal Consiglio della Valle nel successivo 16 luglio, ha detto il Presidente Perrin. Nel nostro caso si tratta di un autentico trasferimento di competenze. Al testo manca solo l’approvazione del Consiglio dei Ministri, ma nella riunione in questione la bozza è stata respinta e ho portato all’attenzione le nostre decisioni. Il Consiglio dei Ministri ha quindi deciso di rinviare il testo all’esame della Commissione paritetica al fine di adottare in questo settore le nuove disposizioni di applicazione.”
Per quanto riguarda il dibattito sulle interrogazioni, il Consigliere della Stella Alpina André Lanièce ha chiesto informazioni sull’eventuale riutilizzo a fini socio-sanitari della struttura “Villa Brezzi” nel Comune di Aosta.
Nella risposta, l’Assessore delle Partecipazioni regionali Aurelio Marguerettaz ha affermato che “dopo il suo utilizzo, è stata fatta una relazione da parte degli uffici dei lavori pubblici in cui si mette in evidenza una serie di interventi da effettuare e la spesa dovrebbe essere di 300 mila euro che non è indifferente. Si evidenzia nella relazione una doppia possibilità di utilizzo: da un lato potrebbe essere idonea a strutture per attività socio-assistenziali e dall’altro per le attività di rappresentanza dell’Amministrazione. Bisognerà quindi verificare se dal punto di vista istituzionale la Regione avrà la necessità di spazi per le diverse attività di rappresentanza o se si deciderà per un diverso utilizzo.”
Per Lanièce “all’interno della delibera che ha portato nel 1999 a richiedere la restituzione della Villa, era riportata la necessità di rivedere urgentemente lo stato dell’immobile per un successivo utilizzo. Dopo tale decisione, però, la struttura non è più stata utilizzato. Nel 2001 c’era stata l’indicazione di una sua destinazione per il Brel, ma non ne è seguita alcuna azione. Villa Brezzi era molto utile nel settore socio-sanitario e ci auguriamo che in futuro possa essere riutilizzata per tali scopi.”
Successivamente, il Consigliere Elio Riccarand del gruppo dell’Arcobaleno Vallée d’Aoste, ha voluto sapere le valutazioni della Giunta regionale sul testo di riforma costituzionale votato dal Senato della Repubblica.
Nel prendere la parola, il Presidente della Regione Carlo Perrin ha precisato: “abbiamo seguito con attenzione l’elaborazione del testo legislativo. La nostra azione è stata portata avanti all’interno della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e di concerto con le altre regioni a Statuto speciale, oltre che con i nostri Parlamentari. Per quanto riguarda le modifiche statutarie, la proposta formulata dalle regioni a Statuto speciale di modifica dell’articolo 116 della Costituzione non è stata presa in considerazione dalla Commissione Affari Costituzionali tanto che siamo dovuti intervenire in sede di dibattito parlamentare. Abbiamo, inoltre, posto l’attenzione su altri importanti punti quali il meccanismo di protezione dell’interesse nazionale e il legame tra elezioni regionali e elezioni del Senato. E su questo siamo preoccupati perché saremmo costretti ad interrompere la prossima nostra legislatura (2008-2013) nel 2011 per adeguarci all’elezioni del Senato e sarebbe una grave violazione dello Statuto speciale.”
“ Ci sono nel complesso diversi aspetti critici in questa riforma, ha proseguito Perrin - come ad esempio il meccanismo che permette di risolvere i conflitti di competenza tra Camera e Senato, o l’elezione di una parte dei giudici della Corte costituzionale da parte del Senato federale che non permetterebbe di rispondere alla necessità di una partecipazione delle Regioni alla costituzione dell’organismo. Le Regioni devono pensare con urgenza alla nozione fondamentale di forma di governo dell’Italia e approfondire questa questione in un quadro istituzionale riservato al dibattito politico, e in particolare ai Consigli regionali. In definitiva, ci sembra una riforma fumosa e abbiamo la ferma intenzione di dare un seguito ai nostri rilievi, di concerto con le altre regioni. Abbiamo già provveduto a predisporre una memoria comune che è stata trasmessa ai Presidenti del Senato e della Camera. Ci attiveremo per far valere la volontà espressa da questa Assemblea.”
Nella replica, Riccarand ha detto che “il testo contiene molte contraddizioni. è importante seguire da vicino l’iter di questo provvedimento, soprattutto quando sarà portato per il dibattito alla Camera. Tali modifiche, comporteranno pesanti modifiche anche alle realtà regionali e in particolare alla nostra. Va assolutamente corretto ad esempio la con testualità tra l’elezione del Senato e del Consiglio regionale. Ci sono aspetti che comunque condividiamo nel testo, ma in generale dobbiamo restare molto vigili sulla questione.”