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Comunicato n° 116 del 26 febbraio 2014
Ritirata una risoluzione sul Patto di stabilità 2013
Adunanza del Consiglio regionale del 26 febbraio 2014: conclusi i lavori
In chiusura dell'adunanza del 26 febbraio 2014, il Consiglio regionale ha discusso una risoluzione riguardante l'accordo sul Patto di stabilità 2013, depositata in Aula dai gruppi di opposizione (UVP, Alpe, PD-SVdA, M5S). Il testo, dopo una sospensione dei lavori per un confronto in sede di Conferenza dei Capigruppo allargata a tutti i Consiglieri, è stato ritirato.
Il Consigliere dell'UVP Elso Gerandin ha illustrato l'iniziativa, evidenziando che «la Valle d'Aosta ha approvato un bilancio di grande sofferenza, dove per il 2014 c'è stata la necessità di tagliare, tra gli altri, oltre 20 milioni nella sanità e nel sociale. Noi oggi vorremmo capire come la Regione abbia potuto decidere di abbandonare una battaglia condivisibile come il ricorso promosso dalla Regione al Tar del Lazio sul contributo della Valle d'Aosta che ribadiva un concetto fondamentale, rinunciando di fatto a rivendicare 116 milioni di euro. Noi sappiamo che il Patto di stabilità è regolamentato dalla Finanziaria dello Stato: il termine del 31 dicembre è scaduto e vorremmo sapere se l'effetto delle non applicazioni delle penali avrà ripercussioni anche sui Comuni, andando per altro a nuocere quegli Enti locali che per rispettare il Patto non hanno proceduto nei pagamenti. Sarebbe molto negativo perché passerebbe il messaggio che chi non rispetta le regole viene premiato. Vorremmo poi capire qual è stato lo sforamento effettivo.»
Il Presidente della Regione Rollandin ha preso la parola per proporre un approfondimento in sede di Conferenza dei Capigruppo allargata a tutti i Consiglieri. La seduta è stata quindi sospesa.
Alla ripresa, è intervenuto il Consigliere Gerandin per annunciare il ritiro della risoluzione: «Ancora una volta si può dimostrare che se i politici e i tecnici si parlano le soluzioni si possono trovare. Il futuro non è tranquillo e nemmeno radioso: noi chiediamo che il Governo regionale si impegni a rendere partecipe questo Consiglio delle decisioni arrivando prima dell'estate con un quadro chiaro delle risorse a disposizione del bilancio regionale e, soprattutto, che nelle trattative con Roma sia lui a dettare il percorso da seguire.»
Il Consigliere Laurent Viérin ha aggiunto: «Il Consiglio in "bianco" è stato riempito di contenuti vista l'urgenza dei temi che abbiamo affrontato oggi, permettendo l'apertura di un dibattito. Se ci fosse condivisione a monte, si potrebbero evitare tante questioni sulle quali ritorniamo costantemente. Oggi ritiriamo la nostra risoluzione perché vogliamo aspettare che questa vicenda si risolva, perché ci è stata spiegata tecnicamente, anche se politicamente non si è ancora risolta. La nostra autonomia, che non può essere decisa e gestita da una o poche persone, è oggi completamente svuotata: per rilanciarla dovremmo aprire un vero dibattito all'interno di questo Consiglio riscrivendo delle regole chiare. Inoltre, come abbiamo già sottolineato più volte, è più che mai necessario riavviare il dialogo con i Parlamentari valdostani in seno alla prima Commissione al fine di capire e condividere i dossier che vengono discussi a Roma.»
Il Capogruppo del PD-SVdA Raimondo Donzel ha espresso rammarico «perché questo dibattitto tecnico non si sia potuto svolgere all'interno dell'Aula. Il ritiro della risoluzione non significa che il documento non fosse valido. Ringrazio comunque la maggioranza per aver voluto sviscerare il testo e aprire gli orizzonti sulla situazione che stiamo vivendo. Ci riserviamo di acquisire il testo definitivo dell'accordo e fare successivamente ulteriori valutazioni. Per il momento riteniamo utile aver fatto almeno una parte di chiarezza. La preoccupazione sulle potenzialità del nostro bilancio rimane, dobbiamo poter capire come gestire e ricalibrare le risorse disponibili che si sono significativamente ridotte.»
Per il Consigliere Albert Chatrian (Alpe), «per fare politica, per impegnarci, per sostenere le scelte che qui vengono sottoposte alla nostra attenzione, dobbiamo avere accesso alle informazioni. L'incontro di oggi è stato molto utile: peccato averlo fatto in Commissione e non in maniera trasparente in quest'Aula. L'uomo solo al comando non ha fatto e non fa il bene della Valle d'Aosta, anzi, ha fallito. Una collegialità più ampia sarebbe in grado di risolvere i problemi perché più teste ragionano meglio di una. Che il momento odierno sia di esempio per modificare il modus operandi di quest'Aula. Il modello Valle d'Aosta ha bisogno di certezze, ma per poterle dare è necessario avere accesso ai dossier e la giusta conoscenza.»
Il Presidente della seconda Commissione, Leonardo La Torre (UV), ha sostenuto: «Il confronto è un metodo che approvo perché è utile al nostro Consiglio. Oggi abbiamo affrontato, anche se in maniera breve, un tema molto complesso perché la questione dell'autonomia passa per la questione finanziaria. Ci sono molte cose da rivendicare con lo Stato: la discussione odierna è un primo passo di collaborazione per andare nella direzione giusta, la difesa ad oltranza della nostra autonomia.»
Il Capogruppo di Stella Alpina, Stefano Borrello, ha precisato: «Abbiamo apprezzato la possibilità di confrontarci in maniera trasversale su un tema di vitale importanza per la nostra Regione. Il dialogo è stato positivo, auspichiamo che possa ripetersi in altre occasioni. Ringrazio per la sensibilità dimostrata dai colleghi della minoranza. Non esiste una Valle d'Aosta della maggioranza e una della minoranza: ci sono un unico territorio e un'unica popolazione da tutelare in maniera coesa.»
L'Assessore al bilancio, Mauro Baccega, ha sottolineato l'importanza della certificazione di rispetto del Patto di stabilità 2013: «Siamo moderatamente soddisfatti perché l'accordo raggiunto libera delle risorse per dare delle risposte concrete ai cittadini. Possiamo finalmente iniziare a lavorare in modo concreto, dando fiato agli Assessorati. Ma questo accordo dà anche avvio alle trattative per il Patto di stabilità 2014, sul quale ci dobbiamo concentrare e siamo disponibili ad avviare un confronto concreto nei vari passaggi che andremo ad affrontare.»
Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha detto: «Ci troviamo nella situazione di non poter fare a meno di chiedere di escludere dal Patto di stabilità il trasporto pubblico locale, i cofinanziamenti dei fondi europei e le spese che a livello provinciale sono destinate alla viabilità. Se queste tre voci fossero recepite, per noi affrontare la trattativa sarebbe molto più facile. Questi sono passaggi in cui l'aspetto tecnico e quello politico devono essere congiunti, per non rischiare di rendere incomprensibile il dialogo. Oggi viviamo con una giusta preoccupazione riferita al 2014: avremo un nuovo Ministro con cui interloquire, occorrerà apportare delle rimodulazioni. Certo è che un passo significativo è stato fatto, e tutti i successivi per il 2014 saranno da compiere con la logica promossa oggi. Mi associo ai ringraziamenti ai tecnici e sottolineo il buon senso emerso oggi in quest'Aula per superare questo momento difficile.»
Il Capogruppo dell'UVP, Luigi Bertschy, ha concluso affermando che «sarebbe opportuno riuscire a comunicare ai cittadini quanto discusso oggi nella pausa del Consiglio sul Patto di stabilità. È un tema complesso che va spiegato in modo chiaro.»
Il Consiglio si riunirà nuovamente martedì 11 e mercoledì 12 marzo 2014.
SC