Info Conseil
Comunicato n° 104 del 21 febbraio 2014
Dibattito sulle partecipate: respinta una risoluzione su Vallée d'Aoste Structure
Sessione straordinaria del Consiglio del 21 febbraio 2014: conclusi i lavori
In chiusura dei lavori della seduta straordinaria dedicata alle modalità di gestione delle società partecipate dalla Regione e dei rapporti che intercorrono con il Consiglio Valle, che si è tenuta oggi, venerdì 21 febbraio 2014, l'Assemblea ha respinto, in sede di scrutinio segreto (16 voti a favore, 2 contrari, 14 astensioni), una risoluzione su Vallée d'Aoste Structure, società cui l'Amministrazione regionale ha conferito i beni facenti parte del patrimonio immobiliare destinato ad attività produttive e commerciali, depositata in Aula dai gruppi UVP, Alpe, PD-SinistraVdA e M5S.
Il testo, che è stato illustrato dal Consigliere del M5S Roberto Cognetta, intendeva impegnare la Giunta a provvedere affinché fosse revocato, con decorrenza immediata, il Consiglio di amministrazione e la dirigenza della VdA Structure, in quanto inadempiente rispetto agli scopi e agli obiettivi strategici deliberati dal Consiglio regionale nel 2007 e la Commissione consiliare competente a prendere atto della mancata attuazione degli indirizzi generali di politica industriale della società oltre che a provvedere alla loro conseguente revisione. «Le audizioni che sono state fatte in seconda Commissione hanno fatto emergere l'incapacità della dirigenza a perseguire efficacemente gli obiettivi strategici previsti nel 2007 dal Consiglio regionale, a fronte invece della necessità che il patrimonio pubblico a destinazione produttiva sia adeguatamente valorizzato e gestito con efficienza. Crediamo quindi necessario azzerare i vertici della società.»
Il Consigliere dell'UVP Alessandro Nogara ha aggiunto: «Il mondo è cambiato, il settore industriale del 2007 non è più quello di adesso. Vi è la quindi necessità di ridefinire gli obiettivi strategici che erano stati individuati sette anni fa. L'audizione in seconda Commissione effettuata nell'ambito del percorso di approfondimento sulle società partecipate ha fatto emergere incongruenze da parte dei vertici di VdA Structure sia nella gestione degli appalti sia nel reclutamento del personale. È ora che i Consigli di amministrazione si prendano qualche responsabilità, perché ci siamo resi conto che nessuno sa dov'è e cosa sta facendo. Dobbiamo riformare il sistema VdA Structure ma anche rivedere il sistema industriale valdostano.»
La Capogruppo di Alpe, Patrizia Morelli, ha ricordato che «regolarmente ogni anno in Consiglio ci viene presentata la relazione di VdA Structure: nel 2013, l'Assessore Marquis ha confermato una situazione di criticità perdurante con un risultato negativo di quasi 3 milioni di euro. Sul fronte delle dismissioni l'attività è rallentata a causa della situazione finanziaria di persistente crisi. Nonostante il rallentamento, vi è un aspetto che registra una positività: l'assunzione di personale che, però, non avviene secondo criteri di trasparenza e di meritocrazia. La crisi impone oggi un cambio di strategia: non c'è più bisogno di brave persone a dirigere la società, c'è bisogno di competenze e professionalità.»
Per la Consigliera del PD-SVdA Carmela Fontana, «la società continua ad avere gravi perdite di esercizio. È una situazione gravissima, ma non si può sempre dare colpa alla crisi, bisogna intervenire immediatamente, anche se sembra mancare la volontà politica di farlo. Bisogna affrontare i canoni di locazione, rivedendo in un momento di grande difficoltà i parametri di pagamento, per dare un più ampio respiro alle imprese, ma è anche necessario creare occupazione e professionalità con attenzione particolare all'innovazione tecnologica.»
Il Presidente della seconda Commissione, Leonardo La Torre (UV), ha precisato che «VdA Structure è una vittima: non posso incolpare persone che hanno cercato di portare avanti una situazione di criticità. Qui la politica non si è mai voluta occupare fino in fondo del ruolo che questa società potrebbe giocare nella politica industriale valdostana. Siamo troppo presi dall'amministrazione quotidiana, quando in realtà la Valle d'Aosta è una regione che potrebbe dire la sua, cogliendo nella crisi un'opportunità. Oggi, c'è un'emergenza: quello che noi diciamo in Consiglio viene espresso anche dalla società stessa. Questa risoluzione sottolinea questi aspetti, ma cerca di creare un colpevole che colpevole non è: non mi sento quindi di colpevolizzare l'attuale Consiglio di amministrazione, ma piuttosto di chiedere un piano di politica industriale di prospettiva e rilancio.»
L'Assessore alle attività produttive, Pierluigi Marquis, ha dichiarato: «Nell'ultimo Consiglio avevo preso l'impegno di condividere con il Consiglio regionale le nuove linee programmatiche gestionali inerenti al 2014. Il CdA di Vallée d'Aoste Structure ha costituito un gruppo di lavoro che si è dato l'obiettivo di definire le linee strategiche per valorizzare gli immobili e la diminuzione del disavanzo gestionale. Tra pochi giorni, il documento sarà pronto e potrà essere portato all'attenzione di quest'Aula. Per queste ragioni, per l'impegno che la società sta mettendo sul campo, chiederei di soprassedere alla votazione di questa risoluzione e di riportare la discussione quando il documento sarà pronto.»
La Capogruppo di Alpe, Patrizia Morelli, ha quindi annunciato l'intenzione della minoranza di mantenere la risoluzione, «pur prendendo atto dell'impegno dell'Assessore, anche se tardivo.»
I lavori sono conclusi. Il Consiglio si riunirà nuovamente mercoledì 26 e giovedì 27 febbraio 2014.
SC