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Comunicato n° 86 del 13 febbraio 2014

Respinta una risoluzione che invitava alle dimissioni l'Assessore regionale al bilancio

Seduta del Consiglio regionale del 13 febbraio 2014

Nella seduta del 13 febbraio 2014, i gruppi di minoranza (Union Valdôtaine Progressiste, Alpe, PD-Sinistra VdA e Movimento 5 Stelle) hanno iscritto in Aula una risoluzione volta ad invitare l'Assessore al bilancio, finanze e patrimonio, Mauro Baccega, a rassegnare le proprie dimissioni. Il provvedimento è stato respinto, in sede di votazione segreta, con  18 voti contrari e 16 favorevoli.

I motivi della risoluzione sono stati illustrati dal Consigliere Laurent Viérin (UVP). «Il provvedimento nasce dalle dichiarazioni rese in Aula dall'Assessore Baccega in merito ad una consulenza affidata dalla Casa da Gioco di Saint-Vincent al figlio. Vogliamo trattare questa vicenda senza sciacallaggio politico, ma siamo fermi sulle nostre posizioni, convinti che la credibilità degli Amministratori dipenda molto da situazioni come questa, soprattutto oggi, quando anche in Valle d'Aosta l'immagine della classe politica e dirigente è messa in discussione. Gli Amministratori devono sempre trovarsi nella posizione di reale obiettività per la gestione dei dossier. La consulenza di cui discutiamo non è iniziata antecedentemente alla nomina ad Assessore, così come affermato in prima battuta. A maggior ragione in un momento di difficoltà come quello che sta vivendo l'azienda, come possiamo essere sicuri che consulenze del genere siano proprio necessarie? Questa vicenda è una mela avvelenata e non possiamo far finta di nulla

Il Consigliere Albert Chatrian (Alpe) ha evidenziato: «Noi Consiglieri siamo deputati al bene della comunità, dobbiamo creare condizioni di pari opportunità per tutti. Invece nelle Società partecipate e controllate ci sono i raccomandati e la maggioranza non ci ha permesso di cambiare le regole per impedire queste situazioni. Urge modificare l' impianto legislativo, affinché anche i non raccomandati, coloro non hanno conoscenze politiche, possano lavorare. Ce lo chiedono le persone, ma anche le nostre dignità.»

Il Capogruppo del Movimento 5 Stelle, Stefano Ferrero ha affermato: «Qui fuori ci sono centinaia di giovani valdostani capaci, formati, ma esclusi semplicemente perché non "figli di", o non tesserati per certi partiti. Siamo stufi di queste situazioni, alcune incrostazioni vanno assolutamente rimosse. La nostra è una voce che invita a un senso si responsabilità, a un gesto di correttezza, ossia a fare un passo indietro.»

Per il Capogruppo del PD-SinistraVdA, Raimondo Donzel, «i criteri con cui vengono assunti tutti i cittadini valdostani sono sempre stati in cima alla nostra agenda politica, perché noi crediamo che la meritocrazia sia la strada da seguire. Oggi siamo in una situazione di disoccupazione giovanile che è tra le più alte delle Regioni del Nord, per questo chiediamo che ci sia l'assoluta garanzia che percorsi meritocratici e trasparenti siano attivati in qualsiasi società pubblica. Altrimenti si rischia di creare un'immagine per cui qualcuno ha delle vie preferenziali e altri no. Se poi questo qualcuno è riconducibile all'Assessore che ha la delega sul Casinò, la questione diventa stridente e richiede un po' di buon senso da parte del Governo regionale. I giovani hanno bisogno di essere confortati perché il momento è difficile. Oggi, dobbiamo dare un segnale forte: dobbiamo dire che nel pubblico la partita si gioca in maniera trasparente.»

Ha quindi preso la parola l'Assessore al bilancio finanze,  patrimonio e Mauro Baccega Mio figlio, unico titolare di un'agenzia pubblicitaria, già nel 2011 aveva presentato alla Casino de la Vallée un progetto di sviluppo dell'azienda sul web. Questo progetto era stato però rinviato, in quanto in quel periodo il Casinò era in fase di ristrutturazione; si è poi concretizzato nel 2013 con un contratto determinato per dodici mesi. Preciso che non si tratta di una consulenza, ma di un contratto di fornitura nell'ambito della comunicazione e della grafica. Mi sono posto il dubbio se fosse sussistita incompatibilità per il ruolo che ricopro, ma ho concluso che se tutti e due avessimo fatto bene il nostro lavoro non ci sarebbero stati problemi. Questa collaborazione è nata prima del mio insediamento a Palazzo regionale e ha tutte le caratteristiche per essere portata a termine. Questo non è stato e non sarà l'unico caso di inopportunità, concordo sul fatto che vada fatta una riflessione.»

«Per il senso di responsabilità che mi contraddistingue e per evitare imbarazzi alla Giunta e al Consiglio – ha concluso l'Assessore Baccega –, domani mattina rimetterò al Presidente della Regione la delega al Casinò.»

Per il Capogruppo dell'Union Valdôtaine Progressiste, Luigi Bertschy, «l'Assessore ha tutta la nostra comprensione sul profilo umano, ma l'idea che ha animato questa azione politica ha altri risvolti. Sin dall'inizio di questa Legislatura, una parte di questo Consiglio afferma che è ora di creare opportunità differenti per garantire a tutti maggiore equità e trasparenza, ed è la nostra stessa comunità a chiedercelo. Nell'accordo politico dell'asse Union Valdôtaine e Stella Alpina non vediamo un piano a lungo termine per la nostra Regione, per assicurare opportunità seppur con minori risorse economiche. Non possiamo guardare al futuro con egoismo, dobbiamo pensare non ai nostri figli, ma a tutti i figli. Stiamo trattando un fatto politico che deve portare a un cambiamento reale, affinché la meritocrazia e la buona politica tornino a essere protagonisti.»

Il Capogruppo del PD-SVdA, Raimondo Donzel, ha dichiarato: «In questi anni abbiamo visto tanti padri di famiglia piangere davanti ai cancelli delle fabbriche che chiudevamo. Il problema del lavoro va affrontato per tutti. E dunque è questa la risposta ad un caso che abbiamo evidenziato? Rimettere una delega e non lasciare una poltrona? A chi si darà da gestire la patata bollente del Casinò? Noi non abbiamo chiesto di sbolognare una grana, noi abbiamo chiesto un atto di responsabilità. Con la nostra iniziativa, abbiamo messo in discussione le procedure, non le persone: vogliamo delle regole chiare e trasparenti. Per quanto ci riguarda, sosterremo con forza la risoluzione che abbiamo presentato: l'Assessore deve dimettersi

Per il Capogruppo del M5S, Stefano Ferrero, «la logica del tutti colpevoli, nessuno colpevole non deve esistere in politica. Non ci soddisfa la rimessa della delega, è un semplice escamotage per fare finta di niente. Non è così che intendiamo la politica, ci aspettavamo un passo indietro perché avrebbe dato un segnale innovativo e di correttezza ai valdostani. Nei programmi elettorali, la maggioranza ha scritto principi che sono contrari a quello che sta sostenendo

Il Consigliere Albert Chatrian (Alpe) ha sostenuto: « Crediamo che un segnale vada dato, ma nella sua completezza, non per finta. Sono mesi che l'opposizione per le società partecipate e controllate sostiene che le regole vadano cambiate, e oggi l'Assessore stesso ammette che il sistema deve essere modificato. Ora è lui che deve fare subito un passo indietro, mentre il Consiglio deve compiere un passo in avanti. In gioco ci sono la credibilità della politica e l'esigenza di garantire le stesse opportunità a tutti i cittadini.»

Il Consigliere Leonardo La Torre (UV) ha precisato: «In quest'Aula non c'è un banco degli imputati, anche perché non potrebbe contenere tutte le persone interessate. Ci sono diritti universali, tra cui la dignità del figlio di un padre che sa riconoscere un errore, che peraltro non riveste carattere di illegittimità. Stiamo parlando di un atto certamente discutibile, per cui un ragionamento è utile, perché può rappresentare un passo per costruire un nuovo legame tra la politica e i cittadini. Siamo tutti chiamati ad un salto di maturità. L'Assessore ha restituito una delega, senza nascondersi, dimostrando responsabilità: non so quanti altri si sarebbero comportati così. »

Nel dibattito sono anche intervenuti i Consiglieri di Alpe, Chantal Certan e Patrizia Morelli, dell'UVP, Nello Fabbri, Andrea Rosset, Vincenzo Grosjean, Elso Gerandin e Laurent Viérin, del PD-SVdA, Jean-Pierre Guichardaz.

Il Capogruppo di Stella Alpina, Stefano Borrello, ha evidenziato che «la buona fede e la spontaneità dell'Assessore Baccega hanno fatto emergere le qualità dell'uomo che ha voluto esporsi e che non si è sottratto al dibattito pubblico, rivelando anche aspetti familiari e umani. L'atto che abbiamo discusso non è illegittimo, qui si tratta di mera opportunità politica: come gruppo di Stella Alpina, ci siamo confrontati e abbiamo appreso in maniera favorevole l'intenzione dell'Assessore di rimettere la delega nelle mani del Presidente al fine di evitare strumentalizzazioni e incomprensioni. Il confronto è stato costruttivo e segna sicuramente un passo, ma noi riteniamo che la proposta non possa essere accettata e non voteremo la risoluzione

In sede di replica, l'Assessore alle opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica, Marco Viérin, ha affermato: «Vogliamo discutere senza veleni, personalismi, attacchi personali, ma con le giuste sensibilità verso tutti. Il sistema, gli errori, ma anche le passioni e le capacità devono essere un unicum su cui ragionare con un senso di correttezza, ricordandoci che nessuno ha la verità in tasca. Noi crediamo che per un confronto costruttivo sia fondamentale che ognuno apporti il proprio contributo. Non accogliamo questa risoluzione, ma siamo concordi nel ragionare insieme per un obiettivo concreto, che non rappresenti solamente una battaglia politica

Per il Presidente della Regione, Augusto Rollandin (UV), «il caso specifico del figlio dell'Assessore ci ha portati a discutere su altri tre temi: il metodo di assunzione nelle partecipate, il problema occupazionale e la responsabilità dell'Assessore nei confronti di questa vicenda. Il caso di cui abbiamo parlato oggi non può essere assimilato ad un caso di mancato concorso: qui, una persona ha presentato un'idea che nasceva da un'idea progetto che vedeva lo sviluppo della Casinò sul web e questo non è un dettaglio. Diverso, invece, il discorso sulle regole per l'assunzione nelle società partecipate: la minoranza chiede che vi sia chiarezza e noi crediamo che con la dovuta gradualità queste debbano essere introdotte: sul metodo avremo modo di riprendere il discorso con il Consiglio regionale convocato appositamente. Riguardo situazione del mondo del lavoro, la situazione è difficile, ma non si può dire che ci siamo tirati indietro nell'affrontare, con senso di responsabilità, le problematiche attuali. Infine sulle dimissioni, personalmente, non ritengo nemmeno giusto che l'Assessore rimetta la delega

Il Consigliere dell'UVP, Laurent Viérin, ha infine replicato: «Questa è la vera degenerazione del sistema: minimizzare, giustificare l'ingiustificabile, perpetuare la malagestione. Abbiamo modi diversi di vedere le cose: noi, il sistema lo cambieremo alla luce del sole, insieme alle persone che chiaramente vorranno cambiarlo. Questa mozione segna una linea di demarcazione.»

 

 SC-MM