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Comunicato n° 484 del 2 dicembre 2013
Relazione del Presidente della seconda Commissione sulle leggi di bilancio della Regione 2014-2016
Seduta del Consiglio regionale del 2 dicembre 2013
L’Assemblea regionale ha iniziato nel pomeriggio di oggi, lunedì 2 dicembre 2013, l’esame congiunto della finanziaria e del bilancio di previsione della Regione autonoma Valle d'Aosta per il triennio 2014-2016. Il Presidente della seconda Commissione, Leonardo La Torre (UV), relatore dei due disegni di legge, ne ha illustrato i contenuti.
Il Presidente La Torre ha affermato che «anche il bilancio 2014-2016, come già avvenuto per quello del 2013, è presentato senza alcun principio di intesa tra la Valle d'Aosta e lo Stato italiano; è un bilancio quindi caratterizzato da una forte volontà centralista di politica economica dello Stato, che si traduce in un attacco indiretto alla nostra identità e per conseguenza in un'azione diretta contro il nostro Statuto speciale. In questo bilancio siamo in presenza di un rumoroso campanello d'allarme, che deve far riflettere le forze politiche regionali di maggioranza e di minoranza che, anziché dividersi su questioni gestionali, dovrebbero confrontarsi senza pregiudizi per costruire subito un minimo comune denominatore che parta dalla difesa ad oltranza dell'autonomia per arrivare conseguentemente a garantire il benessere della Valle d'Aosta e dei valdostani per il futuro. Un impegno politico-amministrativo concreto che le forze politiche dovrebbero assumere di fronte a tutti i valdostani, presentandolo come un manifesto di rinnovata energia autonomista della Valle d'Aosta.»
«La difesa delle nostre naturali vocazioni – turismo, agricoltura, energia, imprese, artigianato… – è la risposta che i valdostani si aspettano da una classe politica lungimirante per affrontare un futuro pieno di incognite – ha aggiunto La Torre –. Per essere lungimiranti dobbiamo prendere atto che è in opera un cambiamento epocale e che occorre cambiare visione, marcia, metodi, ristrutturando il sistema Valle d'Aosta attraverso una condivisione degli obiettivi e del modo di conseguirli, con una consapevolezza popolare che rimetta in moto l'orgoglio valdostano del fare e ridia energia alla nostra cultura autonomista, che ha sempre messo il popolo valdostano al centro della sua azione politica, amministrativa e finanziaria con l'impegno di far crescere la Valle d'Aosta non lasciando indietro nessuna classe sociale, senza distinzione tra valdostani di origine e di adozione. In un momento di grande difficoltà occorre avere la capacità di ridare fiducia e prospettive al popolo valdostano, soprattutto pensando ai giovani e al loro avvenire.»
«Questo bilancio segna un punto di rottura, o meglio di passaggio verso una nuova rotta che in termini marinari si presenta di "bolina stretta", cioè di risalita con il vento contro. Il bilancio non contiene ancora tutte quelle scelte e quelle risposte necessarie ad affrontare gli eventi con certezza di prospettiva, ma deve cercare almeno di aprire un serio, trasparente e concreto confronto tra le forze politiche per decidere il futuro che vogliamo. Il bilancio 2014-2016 è ancora una transizione non compiuta, verso una necessaria fase ristrutturante dell'intero sistema Valle d'Aosta che parte dalla razionalizzazione dell'amministrazione pubblica, Regione e Comuni; rileggendo e riscrivendo leggi di spesa, tagliando gli sprechi, ottimizzando dove è possibile l'efficienza, analizzando la spesa al dettaglio e gettando i presupposti di una precisa analisi dei centri di costo. In questo ambito riorganizzativo del sistema Valle d'Aosta, un ruolo importante lo giocheranno le società partecipate della Regione e la Finaosta; un tema molto discusso anche nella precedente Legislatura con posizioni diverse e forti resistenze. Le resistenze conservatrici vanno superate. Queste società, se indirizzate bene, potranno essere da un lato catalizzatori di energie di sviluppo per le imprese valdostane creando opportunità di crescita professionale e finanziaria sul nostro territorio e dall'altro lato aperte verso l'esterno, ambasciatrici del fare valdostano, per creare rotte e scambi commerciali in cui canalizzare le migliori risorse valdostane.»
La previsione di bilancio, al netto delle partite di giro, è pari a 1 miliardo 320 milioni per l’anno 2014, 1 miliardo 285 milioni per il 2015 e 1 miliardo 290 milioni per il 2016. Il Presidente La Torre ha quindi presentato la previsione di spesa. «Per la funzione dello Sviluppo economico sono stanziati 81,79 milioni, che riguardano gli interventi di contesto (tra i quali, 12,4 milioni per gli interventi di indebitamento ventennale per gli investimenti presso il fondo in gestione speciale della Finaosta, 0,6 milioni per il riordino dei servizi camerali), il turismo e impianti a fune (tra i quali 4 milioni per azioni promozionali ed eventi volti alla veicolazione dell’immagine turistica della Valle e 3,8 milioni per l'Office régional du tourisme), l'industria (tra i quali, 420 mila euro, di cui 300 mila per contributi a Vallée d'Aoste Structure per la riqualificazione e lo sviluppo di immobili a destinazione produttiva), l'artigianato (tra i quali, 1 milione per la valorizzazione dell'artigianato tipico tramite l'organizzazione di manifestazioni fieristiche e 820 mila euro per l'Institut valdôtain de l'artisanat de tradition), il commercio, la cooperazione, l'energia, la politica del lavoro (per la quale sono stanziati 9,9 milioni) e della formazione professionale (con 5 milioni per il funzionamento dell'Institut agricole e 4,1 milioni per la Fondazione per la formazione professionale turistica), i programmi comunitari e statali (di cui 20,7 milioni per le attività del Fondo per le aree sottoutilizzate-FAS, che sono destinati principalmente all’acquisto dei treni bimodali per il collegamento ferroviario funzionale Aosta/Torino e ai trasferimento alla Finaosta per la realizzazione del primo lotto del Polo universitario; 5,3 milioni per il programma di sviluppo rurale 2007/2013; 5,6 milioni per il programma Competitività regionale 2007/2013; 2,4 milioni per l’attuazione degli interventi della Cooperazione territoriale transfrontaliera, transnazionale ed interregionale; 1 milione per il nuovo programma investimenti a favore della crescita e dell’occupazione 2014/2020 cofinanziato dal Fondo sociale europeo-FSE).»
«Le risorse destinate al Governo del territorio ammontano a 36 milioni e ricomprendono principalmente gli interventi di tutela dell'ambiente e urbanistica (tra i quali l'Arpa con 5,95 milioni), la gestione dei parchi e le riserve naturali (1 milione di euro al Parco del Mont Avic) e dei rifiuti (1,3 milioni per la gestione degli impianti per lo smaltimento e recupero e 0,6 milioni per l'attuazione del piano regionale dei rifiuti), la tutela delle risorse forestali e faunistiche (8 milioni), la tutela dai rischi naturali (5 milioni), l'antincendio e la protezione civile (8 milioni per il servizio di trasporto a mezzo elicotteri e 1,7 milioni per il servizio antincendi, 1,4 milioni per il Soccorso alpino valdostano e 3,3 milioni per la Centrale unica di soccorso), l'assetto idrogeologico. Per la cultura e sport, sono stati previsti complessivamente 21,44 milioni, di cui 18,81 alla cultura e 2,63 allo sport. All'agricoltura, sono state destinate risorse per 17,23 milioni. Alle infrastrutture per mobilità e reti sono stati previsti 17,84 milioni (7,1 milioni per manutenzione e realizzazione di opere stradali, 3,9 milioni per il trasporto pubblico e trasporti su rotaia, 3,9 milioni per l'aeroporto, 13,2 milioni per le infrastrutture informatiche e telematiche). Per l'istruzione primaria e secondaria risultano stanziati 15,96 milioni, per l'istruzione universitaria 13,34 milioni. Il funzionamento degli organi istituzionali rappresenta 14,5 milioni di euro (Consiglio regionale, Istituto per il vitalizio, Sezione di controllo della Corte dei conti).»
SC