Info Conseil

Comunicato n° 114 del 24 marzo 2004

INTERPELLANZA SUL CONFERIMENTO DI UN INCARICO AD UN AVVOCATO QUALE DIFENSORE DI PARTE OFFESA IN UN PROCEDIMENTO PENALE

Seduta antimeridiana del Consiglio regionale

Tra le interpellanze in discussione, i Consiglieri dell’Arcobaleno Vallée d’Aoste Carlo Curtaz, Elio Riccarand e Dina Squarzino hanno voluto sapere notizie sul conferimento di un incarico ad un avvocato del Foro di Torino quale difensore di parte offesa in un procedimento penale presso il Tribunale di Aosta.

Nel prendere la parola, il Consigliere Curtaz  ha affermato che la vicenda è nota, ma anche delicata. La nostra iniziativa vuole fare chiarezza sulla reale situazione e conoscere gli intendimenti dell’Amministrazione regionale. L’antefatto riguarda la decisione della Giunta di nominare un difensore di persona offesa della Regione nel procedimento penale cosiddetto “affaire Maccari”. Successivamente veniamo a sapere che l’avvocato in questione dovrà fornire un parere circa la costituzione di parte civile o altra iniziativa processuale. Vorremmo conoscere nei dettagli alcuni passaggi della vicenda.”

Il Presidente della Regione Carlo Perrin ha risposto che “l’incarico all’avvocato è legato alla necessità di disporre di un’assistenza tecnica qualificata al fine di decidere le iniziative da intraprendere, per quel che riguarda il risarcimento danni. L’Avvocato dovrà fornirci tutti gli elementi di conoscenza e di valutazione derivanti dagli atti dell’autorità giudiziaria e dovrà redigere un parere tecnico sul risarcimento e le iniziative da attuare. Al momento non abbiamo ricevuto delle offerte risarcitorie da parte di alcuno degli imputati. L’Amministrazione, sulla base delle risultanze dell’analisi fatta dall’avvocato, deciderà sulle azioni da intraprendere.”

Dopo essersi dichiarato totalmente insoddisfatto della risposta, il Consigliere Curtaz ha sottolineato che “una vicenda di questo tipo meritava una risposta diversa e non “pilatesca”. Le cose dovrebbero essere dette in maniera chiara. La delibera non spiega nel dettaglio l’incarico. È generica. Non c’è stato un comportamento trasparente come dovrebbe essere.”