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Comunicato n° 373 del 9 ottobre 2013

Respinta una mozione sulla raccolta differenziata e il trattamento dell'umido

Adunanza del Consiglio regionale del 9 ottobre 2013

Nel corso della seduta del 9 ottobre 2013, il Consiglio regionale ha respinto, con votazione nominale, con 18 astensioni (UV e SA) e 17 voti a favore (UVP, Alpe, PD-SVdA, M5S), una mozione riguardante la raccolta differenziata e il trattamento dell'umido proposta dai gruppi Alpe e Partito Democratico-Sinistra VdA.

Il Consigliere segretario Fabrizio Roscio (Alpe) ha ricordato che attualmente, nella discarica di Brissogne, «il rifiuto indifferenziato viene smaltito senza alcun processo di stabilizzazione.» Richiamando l'impegno assunto dal Presidente della Regione e dal neo Assessore all'ambiente per garantire il rispetto dell'esito del referendum popolare del 18 novembre 2012, che proibisce l'uso di trattamenti a caldo dei rifiuti sul territorio, il Consigliere ha ribadito «la necessità di dare seguito concretamente alla volontà popolare, consapevoli che gli obiettivi minimi di raccolta differenziata, previsti dalla legge, potranno essere raggiunti solo mediante la raccolta della frazione organica. Non è più possibile conferire materiale non stabilizzato in discarica: si corre il rischio di incorrere in pesanti sanzioni che saranno a carico di tutta la comunità valdostana. Con la nostra iniziativa, intendiamo impegnare la Giunta regionale a intraprendere azioni al fine di attuare la raccolta differenziata dell'umido e il suo adeguato trattamento, ma soprattutto a stabilizzare la frazione organica contenuta nei rifiuti indifferenziati residui prima del conferimento in discarica, in modo da ottemperare alle norme vigenti ed evitare le conseguenze delle procedure di infrazione da parte della Commissione europea

Nel corso del dibattito, il Capogruppo dell'UVP, Luigi Bertschy, ha dichiarato «il nostro appoggio forte alla sfida in questo settore, per far sì che la Valle d'Aosta possa superarla. Le forze politiche devono collaborare per trovare iniziative che già nel breve periodo possano fornire prime risposte ai cittadini, e per questo ci chiediamo perché la situazione si sia arenata dopo il referendum.»

Il Capogruppo del PD-SVdA, Raimondo Donzel, ha richiamato il lavoro svolto nella precedente Legislatura dalla Commissione speciale per la rideterminazione degli indirizzi programmatici del sistema di gestione dei rifiuti: «Il tema è stato approfondito dettagliatamente, producendo un dossier di più di 250 pagine, e ci saremmo finalmente aspettati un cambiamento, anche alla luce dell'esito del referendum del 18 novembre 2012, che ha scritto una pagina nella democrazia italiana. Invece la maggioranza non ha concretizzato nulla, nonostante le indicazioni degli esperti di fama internazionale – come il dottor Enzo Favoino – e degli amministratori – come l'Assessore all'ambiente della Provincia di Reggio Emilia, Mirko Tutino –, adducendo la scusa della mancanza di soldi. Eppure proprio gli esperti ci hanno detto che con la raccolta differenziata si risparmia, e che la configurazione dei paesi del fondovalle è ottimale  per il porta a porta. Siamo completamente fuori rotta, serve uno scatto d'orgoglio.»

In sede di replica, l'Assessore regionale al territorio e ambiente, Luca Bianchi, dopo aver illustrato le previsioni normative, precisando che le stesse non fanno riferimento puntuale all'attivazione di una raccolta differenziata della  frazione organica dei rifiuti urbani, ha affermato: «negli ultimi tre mesi l'Amministrazione ha preso in massima considerazione l'argomento. Il testo di legge impegna al raggiungimento del 65% di raccolta differenziata, e questo è il nostro obiettivo. L'attivazione della raccolta dell'umido deve essere ricondotta all'ambito generale di strategia di gestione dei rifiuti urbani, tenuto conto che le azioni da porre in atto riguardano il corretto utilizzo delle discariche, tenendo conto di tutti gli aspetti, compreso il fattore economico, che ha dirette conseguenze per i cittadini con aumenti nelle imposte. A proposito della Commissione speciale, la stessa ha permesso certamente di acquisire importanti informazioni, che la Giunta regionale ha tenuto in debito conto, lavorando su questo fronte in considerazione degli obblighi normativi e della necessità di  ridisegnare il quadro di questa materia per effetto del referendum dello scorso anno. Vogliamo quindi rispettare la volontà dei valdostani, tenendo sempre presente che il problema serio sono i costi: si potrebbe anche realizzare a breve un progetto capace di portare la percentuale di differenziata all'80%, ma così facendo lieviterebbero i costi e le tariffe a carico dei cittadini. Non solo, il prodotto finale dello specifico trattamento della frazione organica  potrebbe essere utilizzato solo in contesti agro-industriali ben definiti, non presenti in Valle d'Aosta. Il prodotto dovrebbe essere perciò indirizzato fuori regione, come già sta avvenendo perché le aziende locali non hanno manifestato interesse per utilizzarlo, dato che la qualità risulta inferiore rispetto a altri concimi organici. Dal momento che la Regione sta già lavorando in questo senso, vi chiedo di ritirare la mozione.»

Il Consigliere Roscio (Alpe) ha replicato: «la risposta dell'Assessore è stata deludente, perché è un copia-incolla di risposte già dette e contraddette. Il compostaggio domestico è una buona pratica, ma non è sufficiente a risolvere il problema. La legge non parla più solo del 65%, ma arriva a percentuali maggiori per certe frazioni di rifiuto. La Valle d'Aosta ha intenzione di andare in una certa direzione o stiamo ad aspettare gli eventi? Non ritiriamo la mozione, anzi vi invitiamo a dirci chiaramente che cosa volete fare, perché è un decennio che raccontate che state lavorando in questo senso. Siamo molto preoccupati

Per il Consigliere Roberto Cognetta (M5S), «c'è pressapochismo al potere. E' passato un anno dal referendum e cosa si fa? Zero risposte, zero strategie. La mozione non può essere ritirata perché è una proposta concreta a fronte del nulla. La maggioranza mette in atto una tecnica dilatatoria dei tempi: non vorremmo che tra un po' qualcuno ci dica che dobbiamo bruciare i rifiuti perché non sappiamo più dove metterli. Voi dovete amministrare e applicare le decisioni di un referendum

L'Assessore Bianchi ha puntualizzato: «Ad oggi non mi sento di votare una mozione per una raccolta dell'organico in tutta la Valle, senza ovviamente volermi sottrarre alla collaborazione, ma perché di qui a poco avremo l'occasione di confrontarci su progetti in corso, come nel caso del Comune di Aosta

Per le dichiarazioni di voto hanno preso la parola i Consiglieri Roscio e  Donzel per confermare il testo della mozione, e l'Assessore Bianchi per ribadire la richiesta di ritiro.

 

MM