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Comunicato n° 113 del 24 marzo 2004

INTERROGAZIONE SULL’AVVIO DELLA RIFORMA DELLA SCUOLA

Seduta antimeridiana del Consiglio regionale

Durante il dibattito sulle interrogazioni, il Consigliere Enrico Tibaldi (La Casa delle Libertà) ha chiesto notizie sull’avvio della riforma della scuola e in particolare quella dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione.

L’Assessore dell’Istruzione e Cultura Teresa Charles ha risposto che “già nel mese di novembre 2003 la Sovrintendenza agli studi ha proceduto ad un’inchiesta nei Comuni per conoscere i bambini che avranno 3 anni nel 2005 per quantificare il numero potenziale interessato all’iscrizione anticipata. Il risultato è di 170. Al momento, nelle 18 Istituzioni scolastiche regionali, sono state presentate 103 domande d’iscrizioni anticipate, mentre nelle 9 scuole materne parificate ne sono state presentate 15. Avremo un incontro con i rappresentanti del Celva il 30 marzo prossimo per verificare la possibilità di mettere in atto le procedure per l’avvio della riforma e soltanto dopo un’attenta e approfondita analisi della situazione esistente sul territorio, la Sovrintendenza potrà decidere entro la fine del mese di aprile se accettare o meno le domande. Occorre comunque dire che in una circolare ministeriale, il Ministro Moratti ha precisato che le iscrizioni anticipate sono subordinate alla verifica che ci siano tutte le condizioni ottimali. Occorre prevedere, infatti, con la massima attenzione, che ci siano le condizioni che un elevato numero di iscrizioni comporta, e cioè la presenza di ulteriori professionalità, di adeguate strutture e di un sistema di trasporto garantito. Soltanto in presenza di questi fattori potremo attivare la riforma, in modo graduale e sperimentale.”

Nel prendere atto della risposta, che evidenzia l’interesse di un congruo numero di famiglie valdostane, il Consigliere Tibaldi ha esortato l’Assessore competente ad utilizzare il medesimo approccio consigliato dal Ministro Moratti nell’applicare la riforma.
In particolare, ha detto Tibaldiè necessario che la fondamentale libertà di scelta delle famiglie di iscrivere anticipatamente i propri figli nella scuola dell’infanzia, non sia accantonata per dare spazio a brutte istanze corporative di un certo sindacalismo scolastico o a delle giustificazioni pretestuose avanzate dai Comuni per limitare l’applicazione della riforma.”