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Comunicato n° 333 del 26 settembre 2013

Rinviata l'elezione per il rinnovo integrale del Comitato regionale per le comunicazioni

Adunanza del Consiglio regionale del 26 settembre 2013

Su proposta del suo Presidente, l'Assemblea regionale ha deciso di rinviare l'elezione per il rinnovo integrale del Comitato regionale per le comunicazioni della Valle d'Aosta ad una data successiva all'udienza del TAR della Valle d'Aosta, cui il Presidente del Corecom ha presentato un ricorso.

Il Presidente del Consiglio Valle, Emily Rini, ha ripercorso le tappe che hanno portato alla decadenza del Comitato, illustrando all'Aula i passi successivi. «Il 4 luglio 2013 – ha detto la Presidente –, i componenti Daniele Amedeo, Massimo Boccarella e Carmine Sciulli hanno rassegnato le proprie dimissioni dal Corecom. Il 5 luglio, Sciulli ritirava le proprie dimissioni, mentre il 15 luglio giungevano quelle del quarto componente, Renato Patacchini. Sempre il 15 luglio, il Presidente del Corecom, Manuela Ghillino, con una nota, lamentava il fatto che il Consiglio, nelle sedute consiliari del 5 e 8 luglio scorso, non aveva provveduto alla surrogazione dei dimissionari, chiedendo di procedere, nella seduta del 24-25-26 luglio 2013, alla sostituzione dei due membri dimissionari onde consentire il ripristino della collegialità dell'organo e la sua piena operatività. Ho, quindi, comunicato alla Presidente Ghillino che la legge regionale istitutiva del Corecom stabilisce che, qualora il Comitato si riduca a due componenti, si procede al rinnovo integrale dello stesso entro 60 giorni dal verificarsi di tale situazione e che avrei provveduto ad iscrivere la proposta di rinnovo all'ordine del giorno di un'adunanza del Consiglio regionale nel rispetto di tale termine, tenuto peraltro presente l'interruzione dei lavori degli organi consiliari dal 1° agosto al 15 settembre disposta dal Regolamento interno. Ho inoltre rappresentato che i componenti dimissionari continuano ad esercitare le loro funzioni fino al giorno antecedente l'insediamento dei successori e che pertanto non vi sarebbero stati impedimenti di natura giuridica all'approvazione degli atti di competenza del Comitato fino a tale data. Vale, inoltre, ricordare che il Consiglio regionale del 5 e 8 luglio era già stato convocato in data 1° luglio 2013, in sessione straordinaria ed urgente, per la ricostituzione degli organi consiliari dopo la tornata elettorale e pertanto non poteva procedere, in tale sessione, al rinnovo del Corecom, in quanto tale oggetto non era iscritto all'ordine del giorno.»

«Il 13 settembre scorso – ha proseguito Emily Rini – è stato notificato alla Presidenza dell'Assemblea un ricorso promosso innanzi al TAR della Valle d'Aosta dalla Presidente del Corecom Valle d'Aosta, Manuela Ghillino, con il quale si chiede l'annullamento della dichiarazione di decadenza del Comitato. Alla luce degli approfondimenti legali condotti, risulta corretta la procedura sin qui seguita, in quanto l'obbligo di procedere al rinnovo integrale del Corecom, ai sensi dell'articolo 3, comma 6,  della l.r 26/2001, si è verificato per effetto delle dimissioni di tre componenti rassegnate contestualmente in data 4 luglio 2013, a nulla rilevando il successivo ritiro delle stesse da parte di un componente. Poiché, peraltro, la Camera di Consiglio per la discussione della misura cautelare avanzata da Manuela Ghillino potrebbe essere fissata al TAR della Valle d'Aosta per il giorno 16 ottobre 2013, propongo il rinvio ad una seduta consiliare successiva all'udienza del TAR.»

Nel dibattito successivo, sono intervenuti i Consiglieri Laurent Viérin, Donzel, Bertin, Ferrero e Perron.

Il Consigliere Laurent Viérin (UVP) ha affermato: «Pensiamo che la questione andasse comunque iscritta in via d'urgenza nel Consiglio, senza contare che si poteva procedere al rinnovo parziale a fine luglio. Riteniamo che la presa d'atto delle dimissioni dovesse essere ratificata da parte del Consiglio. Ora ci chiediamo: andiamo contro i sessanta giorni previsti dalla legge? Questa vicenda non è stata gestita nel migliore dei modi e sicuramente sulla situazione del Corecom in futuro bisognerà riflettere. Non ci vogliamo sostituire a funzionari o tribunali, ma ribadiamo che avremmo voluto un maggiore coinvolgimento della nostra Assemblea, che invece è stata tenuta all'oscuro del malfunzionamento dell'organismo

Per il Capogruppo del PD-Sinistra VdA, Raimondo Donzel: «ci troviamo in una situazione imbarazzante: il Consiglio regionale è nelle mani della magistratura amministrativa. Il Partito Democratico non ha votato questa legge di spartizione delle poltrone e non di istituzione di un organo di controllo delle comunicazioni. Guarda caso le dimissioni di alcuni componenti sono arrivate dopo le elezioni, quando il quadro politico è cambiato. Se il TAR non dovesse darci ragione, faremmo davvero una figuraccia. I problemi reali del Corecom sono nascosti, l'importante è gestirlo politicamente. Noi invece vogliamo che questo organismo svolga le proprie funzioni con autonomia e imparzialità. Dobbiamo aprire un dibattito per individuare le condizioni per cui il Corecom possa operare seriamente

Il Consigliere Alberto Bertin (Alpe) ha evidenziato come per il proprio gruppo sia irrilevante la tempistica di rinnovo del Corecom, visto che l'importante è non pregiudicarne il funzionamento, aggravando una situazione effettivamente non ben gestita.

Per il Capogruppo del Movimento 5 Stelle, Stefano Ferrero, «se non fossero pervenute le dimissioni di alcuni componenti, avremmo chiesto un commissariamento dell'ente. I membri del Corecom dovrebbero essere super partes e possedere una competenza specifica. Invece questo organismo è stato assente, svolgendo un lavoro assai scarso. Bisognerebbe concentrarsi per farlo funzionare bene, ma il cambiamento non deve riguardare solo le persone: facciamo in modo che il Corecom svolga il suo servizio seriamente

Le Chef de groupe de l'Union Valdôtaine, Ego Perron, a déclaré: «Le choix des membres de l'organisme a toujours été le fruit de la situation politique du moment, vu que le Corecom est l'expression de la sensibilité politique du Conseil de la Vallée. De notre part la proposition de renvoi est tout à fait opportune

SC-MM