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Comunicato n° 326 del 25 settembre 2013

Interpellanza sulla mobilità interna del personale regionale

Adunanza del Consiglio regionale del 25 settembre 2013

La mobilità interna del personale dipendente dall'Amministrazione regionale è stata oggetto di un'interpellanza illustrata dal Capogruppo del Movimento 5 Stelle, Stefano Ferrero. Il Consigliere ha infatti chiesto «con quali criteri si è finora provveduto all'autorizzazione o al diniego delle domande di trasferimento del personale; se è intendimento della Giunta regionale provvedere alla redazione di un elenco dei posti disponibili, di una graduatoria del personale dipendente che ha presentato domanda di trasferimento e di un regolamento che preveda criteri trasparenti e puntuali per stabilire le priorità

Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, nella sua risposta ha precisato che «i trasferimenti sono regolati da norme di legge e norme contrattuali. Inoltre, con la concertazione delle Organizzazioni sindacali, la Giunta ha definito i criteri generali per la mobilità allo scopo di contemperare l’interesse dell’ente al buon funzionamento delle strutture, allo sviluppo organizzativo, alla flessibilità nella gestione del personale e al miglioramento della qualità dei servizi, con la valorizzazione delle competenze e delle attitudini dei dipendenti e della loro crescita professionale. In applicazione di tali criteri generali, la Giunta regionale ha individuato i posti disponibili alla mobilità interna, che sono stati resi noti ai dipendenti con circolari del Dipartimento personale e organizzazione, cui spetta stilare le graduatorie, tenuto conto dei titoli di precedenza e preferenza, che sono riportate nelle deliberazioni di adozione dell’atto di trasferimento del vincitore della procedura. Per quanto riguarda la richiesta di un regolamento, che preveda criteri trasparenti e puntuali, tutto ciò è contenuto nel verbale di concertazione con le Organizzazioni sindacali.»

«Ci aspettavamo questo tipo di risposta burocratica – ha replicato il Consigliere Ferrero. Di fatto il Presidente della Regione ci dice che non esiste una graduatoria, c'è piuttosto una pianta organica fluida, sempre in progress, che cambia a seconda degli Assessori che sono nominati di volta in volta. Siamo allibiti perché ci sono 88 domande di trasferimento, ma non esistono criteri effettivi sulle priorità, così come non si tengono in conto le problematiche personali o familiari dei dipendenti. Quello che chiedevamo era di stabilire dei criteri oggettivi e di merito, evitando che le Segreterie degli Assessori o del Presidente siano trasformate in uffici di collocamento. Proviamo a fare questo sforzo.»

SC