Info Conseil
Comunicato n° 259 del 16 ottobre 2003
RESPINTA LA RICHIESTA DI AMPLIAMENTO DI INDAGINE AMMINISTRATIVA SULL’ATTIVITÀ DELL’UFFICIO STAMPA DELLA GIUNTA PER GLI ANNI 1998 E 1999
Discussione sulle mozioni
La seconda mozione esaminata dal Consiglio regionale ha preso in considerazione l’attività della Direzione dell’Ufficio stampa della Giunta regionale. L’iniziativa è stata presentata dal gruppo Arcobaleno Vallée d’Aoste che ha chiesto un ampliamento dell’indagine amministrativa interna.
“Visto il contenuto della relazione del 6 maggio scorso sull’indagine amministrativa interna sul funzionamento e sull’attività della Direzione Ufficio Stampa della Giunta regionale, per gli anni 2000 e 2001, redatta dal Dipartimento Sopraintendenza per i Beni e le Attività Culturali, ha detto il Consigliere Carlo Curtaz, crediamo che sia opportuno che tale indagine vada estesa agli anni immediatamente precedenti. E questo per una questione di trasparenza. Intendiamo, quindi, impegnare la Giunta ad ampliare l’indagine amministrativa interna già svolta, agli anni 1998 e 1999.”
Sull’argomento è poi intervenuto il Consigliere Borre (Union Valdôtaine) che ha affermato che “non è stata allargata l’indagine amministrativa interna perché i fatti contestati erano compresi dal 2000 in poi. Non ci sono al momento segnalazioni particolari per allargarla agli anni precedenti. Non siamo contrari a perseguire delle procedure su comportamenti che si dovessero rivelare negativi.” Al termine ha annunciato l’astensione del proprio gruppo.
“La decisione di indagare solo su tre anni l’ha presa la Giunta precedente. Noi ci siamo battuti per allungare tale periodo, ha quindi precisato Curtaz nel riprendere la parola. Ed è stato deciso così perché la Commissione amministrativa altrimenti non avrebbe potuto consegnare i lavori prima delle elezioni. Purtroppo si stanno alzando dei muri su questa vicenda. Per lo meno un po’ di chiarezza viene fatta durante il dibattito.”
Il Consigliere Giulio Fiou (Democratici di sinistra) ha quindi affermato che “mi chiedo come possano i nostri funzionari andare a verificare situazioni esterne senza una minima documentazione. Già nel periodo scelto i funzionari hanno avuto molta difficoltà a risalire a certe situazioni. Mi sembra che sia il caso di lasciare ad altre istituzioni, che hanno degli strumenti ben diversi, fare queste verifiche.”
Il capogruppo della Stella Alpina Salzone ha detto che “voteremo a favore di questa mozione perché è importante risalire a certe situazioni. C’è una richiesta di chiarezza e quindi siamo ben disposti ad accettarla”.
Per Lattanzi (La Casa delle Libertà) “se l’obiettivo di allargare di due anni l’indagine amministrativa è quello di comprendere meglio il processo di quegli avvenimenti ben venga. Sarebbe un’analisi dei processi operativi e quindi voteremo a favore della mozione.”
Dello stesso avviso si è dichiarato Leonardo La Torre (Stella Alpina) che ha precisato come sia utile ricercare la verità e come l’iniziativa di Curtaz sia più che legittima. “è necessario accertare quello che è successo con la massima serenità. Cerchiamo di capire che meccanismo ha generato tutto questo.”
Al termine del dibattito è intervenuto il Presidente della Regione Carlo Perrin per il quale “a seguito di quegli eventi stiamo introducendo un controllo di gestione così come stiamo molto attenti a qualunque procedura amministrativa. Posso impegnarmi di persona a seguire con attenzione la giusta operatività della macchina amministrativa. Non siamo d’accordo a riaprire una commissione d’indagine amministrativa per anni indietro, anche per delle reali difficoltà a risalire agli eventi.”
Il Consigliere Ennio Pastoret (Union Valdôtaine) ha sottolineato come i fatti in questione hanno toccato direttamente la sua persona e quindi “c’è la necessità di fare chiarezza una volta per tutte, anche per altri funzionari dell’Assessorato che sono stati sfiorati dai sospetti. Non si possono mettere sotto esame tutte le attività dell’Amministrazione del passato. Rimane un’inchiesta della Magistratura che non si è fermata a quel periodo, ma ha allungato le indagine anche ad altri periodi. Mi asterrò sulla mozione. Le Commissioni servono ad alimentare un clima di sospetto piuttosto che fare realmente chiarezza.”
La mozione è stata quindi respinta con 21 astensioni (Union Valdôtaine e Democratici di sinistra) e 12 voti favorevoli (Arcobaleno, La Casa delle Libertà e Stella Alpina).
“Visto il contenuto della relazione del 6 maggio scorso sull’indagine amministrativa interna sul funzionamento e sull’attività della Direzione Ufficio Stampa della Giunta regionale, per gli anni 2000 e 2001, redatta dal Dipartimento Sopraintendenza per i Beni e le Attività Culturali, ha detto il Consigliere Carlo Curtaz, crediamo che sia opportuno che tale indagine vada estesa agli anni immediatamente precedenti. E questo per una questione di trasparenza. Intendiamo, quindi, impegnare la Giunta ad ampliare l’indagine amministrativa interna già svolta, agli anni 1998 e 1999.”
Sull’argomento è poi intervenuto il Consigliere Borre (Union Valdôtaine) che ha affermato che “non è stata allargata l’indagine amministrativa interna perché i fatti contestati erano compresi dal 2000 in poi. Non ci sono al momento segnalazioni particolari per allargarla agli anni precedenti. Non siamo contrari a perseguire delle procedure su comportamenti che si dovessero rivelare negativi.” Al termine ha annunciato l’astensione del proprio gruppo.
“La decisione di indagare solo su tre anni l’ha presa la Giunta precedente. Noi ci siamo battuti per allungare tale periodo, ha quindi precisato Curtaz nel riprendere la parola. Ed è stato deciso così perché la Commissione amministrativa altrimenti non avrebbe potuto consegnare i lavori prima delle elezioni. Purtroppo si stanno alzando dei muri su questa vicenda. Per lo meno un po’ di chiarezza viene fatta durante il dibattito.”
Il Consigliere Giulio Fiou (Democratici di sinistra) ha quindi affermato che “mi chiedo come possano i nostri funzionari andare a verificare situazioni esterne senza una minima documentazione. Già nel periodo scelto i funzionari hanno avuto molta difficoltà a risalire a certe situazioni. Mi sembra che sia il caso di lasciare ad altre istituzioni, che hanno degli strumenti ben diversi, fare queste verifiche.”
Il capogruppo della Stella Alpina Salzone ha detto che “voteremo a favore di questa mozione perché è importante risalire a certe situazioni. C’è una richiesta di chiarezza e quindi siamo ben disposti ad accettarla”.
Per Lattanzi (La Casa delle Libertà) “se l’obiettivo di allargare di due anni l’indagine amministrativa è quello di comprendere meglio il processo di quegli avvenimenti ben venga. Sarebbe un’analisi dei processi operativi e quindi voteremo a favore della mozione.”
Dello stesso avviso si è dichiarato Leonardo La Torre (Stella Alpina) che ha precisato come sia utile ricercare la verità e come l’iniziativa di Curtaz sia più che legittima. “è necessario accertare quello che è successo con la massima serenità. Cerchiamo di capire che meccanismo ha generato tutto questo.”
Al termine del dibattito è intervenuto il Presidente della Regione Carlo Perrin per il quale “a seguito di quegli eventi stiamo introducendo un controllo di gestione così come stiamo molto attenti a qualunque procedura amministrativa. Posso impegnarmi di persona a seguire con attenzione la giusta operatività della macchina amministrativa. Non siamo d’accordo a riaprire una commissione d’indagine amministrativa per anni indietro, anche per delle reali difficoltà a risalire agli eventi.”
Il Consigliere Ennio Pastoret (Union Valdôtaine) ha sottolineato come i fatti in questione hanno toccato direttamente la sua persona e quindi “c’è la necessità di fare chiarezza una volta per tutte, anche per altri funzionari dell’Assessorato che sono stati sfiorati dai sospetti. Non si possono mettere sotto esame tutte le attività dell’Amministrazione del passato. Rimane un’inchiesta della Magistratura che non si è fermata a quel periodo, ma ha allungato le indagine anche ad altri periodi. Mi asterrò sulla mozione. Le Commissioni servono ad alimentare un clima di sospetto piuttosto che fare realmente chiarezza.”
La mozione è stata quindi respinta con 21 astensioni (Union Valdôtaine e Democratici di sinistra) e 12 voti favorevoli (Arcobaleno, La Casa delle Libertà e Stella Alpina).