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Comunicato n° 287 del 26 luglio 2013

Respinta una mozione sulle scuole superiori della media e bassa Valle

Adunanza del Consiglio regionale del 26 luglio 2013

Il Consiglio ha discusso una mozione presentata dal gruppo Alpe volta a garantire il mantenimento degli Istituti secondari di secondo grado nella media e bassa Valle e a rivedere la delibera del Governo regionale del 2010 che fissa i criteri per la costituzione delle classi del primo anno delle scuole superiori (non meno di 20 e non più di 25 alunni). L'iniziativa è stata respinta con 18 voti contrari e 17 a favore.

La Capogruppo di Alpe, Patrizia Morelli, ha richiamato la vicenda della mancata attivazione della classe prima presso il Liceo scientifico di Saint-Vincent per l'anno 2013-2014. «Abbiamo appreso che il numero di iscritti è di 12 alunni a cui si sono aggiunti, entro i termini previsti per le iscrizioni, un alunno ripetente proveniente da altro percorso, una dichiarazione di intenti dei genitori di un'alunna di altro Liceo e 8 nuove iscrizioni di adulti, ma che tale situazione, secondo la Sovrintendenza non giustificherebbe l'attivazione della classe. Considerato che il calo delle iscrizioni è stato improvviso e che la non attivazione attuale può rivelarsi letale per il Liceo in questione, innescando la rinuncia da parte delle famiglie ad iscrivere i ragazzi in un istituto che non garantirebbe più il completamento, chiediamo alla Giunta di rivedere tale decisione, viste anche le prese di posizione unanimi dei Consigli comunali di Châtillon e Saint-Vincent. Riteniamo importante favorire il decentramento scolastico nella nostra regione, in considerazione della morfologia del territorio, della rete dei trasporti, della necessità di contrastare l'abbandono scolastico e per consentire eguali opportunità a tutti i ragazzi valdostani. Intendiamo quindi mantenere queste scuole

Hanno preso la parola nel corso del dibattito gli Assessori Farcoz e Marquis e i Consiglieri Donzel e Laurent Viérin.

L'Assesseur Joel Farcoz a affirmé que «nous rejetons cette motion car si, d'une part nous sommes parfaitement d'accord sur le fait d'accorder davantage d'attention aux institutions scolaires secondaires du 2me degré de la moyenne et de la basse Vallée, ce qui me semble tout à fait correct, d'autre part, nous jugeons que les motivations exposées sont parfaitement valables. Si la classe en question n'a pas été ouverte ce n'est pas un manque de sensibilité face au choix opéré par certains élèves de s'inscrire au Lycée de Saint-Vincent ou dans d'autre établissements de la moyenne et de la basse Vallée: nous avons tout simplement respecté les dispositions en vigueur approuvées dans la précédente Législature. »

Il Consigliere Fabrizio Roscio (Alpe) ha detto che «l'Assessore ha ripetuto quello riferito ieri in un'interpellanza. È vero che la nostra scuola è migliore di quella nazionale, ma se il Liceo viene chiuso in quella zona, l'offerta liceale viene a mancare, costringendo i ragazzi a indirizzarsi verso altre scuole o emigrare in altri siti. Crediamo sia importante consentire questo tipo di formazione in quella zona. Basterebbe andare in deroga ad una semplice delibera di Giunta, come già accaduto per altre scuole di montagna. Togliere il Liceo obbligherà le famiglie che intendono scegliere quel tipo di formazione a farsi carico di costi e disagi aggiuntivi.»

 

Il Consigliere Raimondo Donzel (PD-SinistraVdA) ha affermato che «l'Assessore Farcoz continua a non rispondermi sul perché non ha accettato otto iscrizioni tardive di adulti. Voterò questa mozione tenendo presente che lo stesso attuale Assessore Marquis, allora Vicesindaco di Saint-Vincent e Presidente della Comunità montana Monte Cervino, in campagna elettorale aveva detto che la soluzione del mantenimento del Liceo si poteva fare. Un brutto segnale per i giovani e le famiglie del territorio di Saint-Vincent

L'Assessore alle attività produttive, energia e politiche del lavoro, Pierluigi Marquis, ha sottolineato che «in realtà l'interessamento della Comunità montana su questo tema è avvenuto dopo le elezioni per non prestare il fianco a strumentalizzazioni politiche. Il collega Donzel dovrebbe quindi essere più attento nelle sue dichiarazioni. La Comunità montana si era già espressa a favore del mantenimento delle scuole nel 2012. È legittima e condivisa l'aspettativa del territorio di mantenere questo servizio, ma purtroppo non sempre le aspettative di un'area territoriale possono essere soddisfatte dal Governo regionale che si deve confrontare con logiche politiche di interesse globale. In questo caso con la legislazione nazionale e le politiche della pubblica amministrazione regionale

Per il Consigliere Laurent Viérin «la questione deve essere ripresa nella sua globalità. Anche in Valle d'Aosta si era deciso di fissare un parametro tenendo conto del tessuto scolastico e territoriale e si era deciso per un numero pari a venti. Avevamo incontrato anche gli insegnanti con la volontà di rivedere il numero, tenendo conto che sotto una certa soglia non si può scendere. Crediamo che un impegno a rivedere la questione potrebbe in prospettiva dare un segnale di vitalità. La riflessione deve essere fatto sull'intera media e bassa Valle