Info Conseil

Comunicato n° 280 del 26 luglio 2013

Approvata una mozione sulla centrale unica di committenza

Adunanza del Consiglio regionale del 25 luglio 2013

L'Assemblea regionale, nella seduta di venerdì 26 luglio 2013, ha discusso una mozione presentata dai Consiglieri dell'UVP, Alpe e PD-SinistraVdA, riguardante la centrale unica di committenza per l'acquisizione di beni e servizi gestita dalla società INVA. Il testo, che è stato approvato, a scrutinio segreto, con 18 voti a favore e 17 contrari, impegna il Governo regionale «a sospendere l'adesione ad Inva, a valutare attentamente quale sia l'ambito ottimale della centrale di committenza e a dare indicazioni precise agli enti locali affinché possano attuare le scelte più idonee al risparmio, salvaguardano al contempo ditte, fornitori, imprese locali con importanti ritorni occupazionali e fiscali.»

«La recente sentenza pronunciata dalla Consulta, su ricorso promosso dalla Regione Friuli Venezia Giulia, ha ribadito che l'obbligo per i Comuni con popolazione inferiore ai 5 mila abitanti di aderire alle centrali uniche di committenza non si applica alle Regioni a Statuto speciale – ha spiegato il Consigliere dell'UVP, Elso Gérandin –. Qualcun altro ha combattuto anche per la nostra autonomia. La portata della sentenza è anche superiore. La nostra Regione ha, invece, intrapreso un percorso finalizzato all'avvio della centrale unica attraverso la società in house Inva, con funzioni di Consip regionale, di Mercato elettronico Valle d'Aosta-Meva, di stazione appaltante. Noi riteniamo che una suddivisione in più centrali di committenza, di ambito minimo di 5 mila abitanti, comporterebbe ricadute per imprese della zona, ricadute occupazionali, utilizzo di personale degli enti locali senza ulteriori costi per gli enti stessi, gare con lotti di importo più piccolo. Con questa operazione si otterrebbero forti risparmi, a fronte degli alti costi dovuti al fatto di affidare a Inva la centrale unica di committenza. Bisogna pensare alle conseguenze sugli appalti. La strada da percorrere per noi è un'altra: bisogna ragionare su contesti più piccoli così da aumentare la possibilità per le aziende locali di ottenere i lavori

Nella discussione generale hanno preso la parola i Consiglieri Chantal Certan, Grosjean e il Presidente della Regione.

Per la Consigliera Certan (Alpe) «la sentenza della Corte Costituzionale è stato un passaggio importante anche per il perfezionamento del documento proposto dal Celva e ci permette di dire quanto sia importante il confronto su linee guida più precise. È necessario razionalizzare, occorre un modello in grado di fare crescere e salvaguardare le nostre imprese e con modelli che devono avere regole chiare e trasparenti. Quindi è necessario rivedere con tempestività la costituzione negli enti locali, e non agire in solitaria e con urgenza

Il Consigliere Grosjean ha chiesto «dove è stato messo il concetto di autonomia. Solo salvaguardando le autonomie dei Comuni anche quelli più piccoli si potrà rafforzare l'autonomia di tutta la Valle d'Aosta. »

Il Presidente Rollandin ha detto che «la legge regionale non soltanto sposta il termine stabilito dalla legge statale per la gestione obbligatoria in forma associata delle procedure di gara, ma consente anche agli enti locali di aderire a centrali di committenza costituite in ambito regionale, svolgendo funzioni sostitutive della Consip nazionale e del mercato elettronico di riferimento, il cosiddetto Mepa, l’adesione ai quali, in assenza di strumenti regionali alternativi, costituirebbe comunque un obbligo la cui ampiezza andrebbe a discapito di quelle esigenze di salvaguardia del mercato locale evidenziate nella mozione. Abbiamo lasciato ai Comuni la possibilità di avvalersi di forme collaborative o di società a totale partecipazione pubblica che svolgono le funzioni di centrale di committenza in ambito regionale. Abbiamo dato questa possibilità agli enti locali perché l'alternativa era la Consip nazionale. Abbiamo voluto valorizzare, quindi, con legge regionale, le nostre competenze. E questa è l'autonomia. La Regione ha esercitato la propria competenze legislativa nell'interesse dei Comuni. Riteniamo che le economie devono essere esercitate tenendo presente il ruolo dei comuni. Riteniamo che sia importante, poi, una centrale unica per gli appalti che garantisca professionalità in un settore così complesso. Non ci sono elementi per sospendere l'adesione alla centrale unica che è un progetto che la Regione porterà avanti secondo le indicazioni di legge.»

Nelle dichiarazioni di voto sono poi intervenuti i Consiglieri Raimondo Donzel (PD-SinistraVdA), Laurent Viérin (UVP), Albert Chatrian (Alpe) e Luigi Bertschy (UVP).

La mozione è stata poi approvata.

PL