Info Conseil
Comunicato n° 265 del 24 luglio 2013
Interpellanza sul Piano regionale operativo dei lavori pubblici
Adunanza del Consiglio regionale del 24 luglio 2013
Il gruppo Alpe ha presentato un'interpellanza riguardante l'individuazione dei criteri di rotazione delle imprese per la partecipazione alle procedure per l'aggiudicazione dei lavori previsti nel Piano regionale operativo dei lavori pubblici.
Nell'illustrare l'iniziativa, il Consigliere Albert Chatrian ha sottolineato che «il Decreto legislativo del 12 aprile 2006, n. 163, recita che l'affidamento e l'esecuzione di opere e lavori pubblici, servizi e forniture deve garantire la qualità delle prestazioni e svolgersi nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, tempestività e correttezza oltre a rispettare i principi di libera concorrenza, parità di trattamento, non discriminazione, trasparenza, proporzionalità, nonché quello di pubblicità con le modalità indicate nel codice'.»
Il Consigliere ha voluto sapere nello specifico «per quante e quali opere contenute nel Piano operativo 2013 sono già stati stipulati i relativi contratti con le imprese aggiudicatarie; quali e quante gare avranno evidenza pubblica e quali la 'procedura ristretta'; se è intenzione del Governo regionale porre in atto dei criteri di rotazione per la partecipazione alle procedure negoziate.»
L'Assessore alle opere pubbliche, difesa del suolo ed edilizia residenziale pubblica, Marco Viérin, ha risposto che «il Piano regionale operativo dei lavori pubblici per l’anno 2013, contiene 50 interventi per un ammontare complessivo di investimenti pari a circa 14 milioni 919 mila euro con soggetti attuatori diversi e riferiti agli Assessorati opere pubbliche, agricoltura e istruzione e cultura, di cui 33 definibili specifici e 17 generici. Al 18 luglio scorso risultano affidati 16 interventi di tipo 'specifico' mediante cottimo di tipo fiduciario e per i quali 15 contratti risultano già stipulati. Dai 17 interventi detti 'generici' si sono originati al momento 27 affidamenti del tipo in economia. Ricordo che le modalità di affidamento competono al dirigente competente, come stabilito dalla normativa vigente. Quindi non è possibile sapere oggi quali procedure il dirigente riterrà di seguire tra quelle previste dalla vigente normativa e applicabili al caso specifico. Alla data del 18 luglio 2013 risulta un lavoro in corso di aggiudicazione con procedura aperta e nessun lavoro è stato aggiudicato o è in corso di aggiudicazione con procedura ristretta. In tale ultima casistica sono ricompresi anche gli affidamenti in economia mediante cottimo fiduciario che sono eseguibili fino all’importo di 300 mila euro. »
«I criteri attualmente in uso con i quali garantire la rotazione della partecipazione delle imprese sono gestiti dai dirigenti delle singole stazioni appaltanti nell’ambito delle diverse modalità assunte da ogni Assessorato – ha aggiunto l'Assessore –. Esistono indicazioni precise e puntuali su come darvi attuazione, se non si vuole incorrere in responsabilità non solo amministrative, come ad esempio tutte le indicazioni e i pareri contenuti sul sito dell’Autorità di Vigilanza sui contratti pubblici e alla giurisprudenza in genere. La Stazione unica degli appalti, prevista nel programma di maggioranza, potrebbe poi costituire un importante strumento attraverso il quale omogeneizzare e qualificare le procedure di affidamento dei lavori pubblici e sulla quale si aprirà una discussione che coinvolgerà tutti i soggetti interessati.»
Nella replica, il Consigliere Chatrian si è detto «basito dalla non risposta fornita dall'Assessore riguardo all'utilizzo di oltre 14 milioni di euro di soldi pubblici. Con un comparto in difficoltà chiediamo che vengano adottati veri criteri di rotazione al fine di dare risposta alle decine di aziende che non sono invitate ad alcuna gara e che non hanno più lavoro nel rispetto di principi di libera concorrenza, parità di trattamento, non discriminazione, trasparenza, proporzionalità, garantendo la qualità delle prestazioni, con gravi ricadute sull'occupazione. L'Assessore ha affrontato il tema in maniera spocchiosa e non adeguata al tema trattato.»
PL