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Comunicato n° 191 dell'11 aprile 2013
Presentata l'attività 2012 del Difensore civico
Oggi, giovedì 11 aprile 2013
Il Difensore civico della Valle d'Aosta, Enrico Formento Dojot, ha illustrato oggi, giovedì 11 aprile 2013, l'attività svolta dall'Ufficio di difesa civica nell'anno 2012.
Sono stati 450 i casi trattati dall'Ufficio nel corso dell'esercizio 2012, di cui 410 definiti nell'anno: il confronto con i dati riferiti all'esercizio 2011 rivela un incremento della casistica di una certa rilevanza, quantificabile intorno al 25%.
«L'incremento rilevato del numero complessivo dei casi trattati - ha spiegato Enrico Formento Dojot - riguarda in particolare il settore dell'assistenza sociale (156 casi) - di cui, principalmente, per provvidenze economiche 38 casi, per emergenza abitativa 27 casi, per edilizia popolare 15 casi, per la previdenza e assistenza 41 casi - e dell'organizzazione, segnatamente in ordine al rapporto di lavoro alle dipendenze dell'Ente pubblico (52 casi).»
Le istanze continuano a riguardare in prevalenza l'Amministrazione regionale, destinataria di 151 casi; rilevante anche la casistica relativa agli Enti locali (92 casi) e all'Azienda Usl (68 casi), con una significativa presenza anche delle Amministrazioni periferiche dello Stato (53 casi).
«L'estensione dell'ambito di intervento ad ulteriori sei Enti locali - ha precisato Formento Dojot - pur non avendo prodotto effetti quantitativi di rilievo, resta comunque significativa in linea di principio, perché testimonia l'accresciuta fiducia delle Autonomie locali valdostane nella difesa civica.» Gli Enti locali che hanno beneficiato i propri amministrati del servizio fornito dall'Ufficio del Difensore civico regionale ammontano ad oggi a 75, di cui 67 Comuni e 8 Comunità montane, ai quali a breve si aggiungeranno altri 3 Comuni, il cui convenzionamento è stato deliberato anche dal Consiglio della Valle in data 8 aprile 2013. «La garanzia per i cittadini di una tutela a livello locale - ha aggiunto Formento Dojot - non è lontana dal divenire in Valle d'Aosta realtà generalizzata, mentre, per converso, in gran parte nel territorio italiano questa può apparire ormai un'illusione a seguito della soppressione del Difensore civico comunale, disposta con Legge finanziaria 2010 dello Stato. Sarà bene comunque promuovere ulteriormente, presso le rimanenti 4 Amministrazioni comunali non ancora convenzionate, la conoscenza degli ambiti di intervento dell'Istituto nei confronti della popolazione.»
«È peraltro evidente che oltre a consentire l'accesso al servizio e promuoverne la conoscenza - ha detto ancora Formento Dojot - è necessario che la difesa civica sia capace di adempiere alla sua missione, ovvero di proteggere adeguatamente i cittadini e di contribuire nel contempo al miglioramento dell'azione amministrativa. Dalla relazione, si evince che nelle situazioni in cui l'Ufficio ha esercitato la propria funzione di tutela in senso stretto, le Amministrazioni hanno mostrato generalmente di essere disponibili a risolvere le questioni sottoposte loro dal Difensore civico e ad adeguarsi alle osservazioni da questi formulate, in particolare fornendo risposte a domande rimaste insoddisfatte, abbreviando i tempi del procedimento, correggendo nel corso dell'istruttoria procedimentale errori commessi, ridefinendo l'interesse pubblico da soddisfare, fornendo esauriente spiegazione per atti scarsamente motivati, rivedendo gli atti assunti affetti da vizi e rimediando a comportamenti non corretti.»
Il Difensore civico ha altresì presentato l'attività svolta nel 2012 in qualità di Garante dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, funzioni attribuite dalla legge regionale n. 29/2011.
Nel 2012, l'Ufficio ha trattato 16 casi, di cui 7 definiti nell'anno e 9 non conclusi. «Si tratta di casi strettamente connessi alla condizione di restrizione della libertà personale, quindi attinenti, sostanzialmente, al rapporto con il carcere, quali le relazioni con il personale, il rispetto del regolamento interno, il vitto, i colloqui, la corrispondenza, le visite.»
Formento Dojot ha fornito una serie di dati relativi al solo Istituto carcerario presente in Valle d'Aosta, la Casa circondariale di Brissogne. La capienza regolamentare è di 181 detenuti, mentre la popolazione carceraria effettiva al 31 dicembre 2012 è di 281 unità, di cui 78 detenuti italiani, 203 stranieri, 31 tossicodipendenti, 13 ammessi a lavoro esterno, 15 collaboratori di giustizia sottoposti a programma di protezione. L'organico di Polizia penitenziaria è pari a 166 unità - 147 uomini e 19 donne - di cui un commissario, 13 ispettori, 14 sovrintendenti e 138 agenti e assistenti. Sono inoltre presenti 4 educatori.
La relazione annuale è consultabile sul sito internet del Consiglio regionale, all'indirizzo:
http://www.consiglio.regione.vda.it/difensore_civico/relazione_annuale_i.asp
SC