Info Conseil
Comunicato n° 158 del 27 marzo 2013
Interrogazione su modalità attuative in materia di riordino fondiario
Adunanza del Consiglio regionale
La definizione delle modalità attuative della legge regionale n.20/2012 in materia di riordino fondiario è stata al centro di un'interrogazione posta dal gruppo Alpe.
Nello specifico, il Vicepresidente del Consiglio Valle, Albert Chatrian ha voluto sapere se e con quale norma è stato prorogato il termine entro cui la Giunta regionale era tenuta, per legge, ad adottare tali modalità attuative e se non si ritiene perlomeno poco rispettoso nei confronti dei numerosi Consorzi di miglioramento fondiario e/o conduttori di aziende agricole e delle loro legittime aspettative, procrastinare ulteriormente l'adozione di un atto amministrativo molto atteso senza il quale la legge regionale - approvata dopo ben cinque anni di vuoto normativo - non può essere attuata.
L'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Giuseppe Isabellon, ha dichiarato che l'arretrato da gestire in merito ai riordini fondiari risale anche a una ventina d'anni or sono e che per questo è quanto mai importante riuscire a chiudere il percorso finalizzato a concludere le pratiche in corso. Ha inoltre precisato che la legge n. 20/2012 prevede che la Giunta regionale, entro 180 giorni dalla sua entrata in vigore, definisca gli adempimenti e gli aspetti procedimentali inerenti ai riordini fondiari: tale scadenza non è perentoria, non determina la decadenza. La proposta di deliberazione è stata presentata alla scadenza di detto termine dagli uffici, ma senza che la Giunta potesse effettuare gli opportuni approfondimenti: la proposta è stata quindi ritirata, per poter apportare modifiche alla quantificazione dei parametri del nuovo tariffario per le prestazioni tecniche relative alle attività di riordino, nonché il periodo temporale di applicabilità del tariffario stesso. E' stato dunque organizzato un nuovo confronto con gli Ordini professionali e una consultazione con il Dipartimento legale: è emersa la necessità di rendere più trasparenti le modalità di riconoscimento delle attività professionali, integrando il testo del disegno di legge, che sarà esaminato nel corso della prossima adunanza del Consiglio regionale, con un emendamento che è già pronto. L'Assessore ha quindi puntualizzato che il prolungamento dei termini di approvazione della delibera non è certo dovuta a poco rispetto, bensì è stato deciso di valutare con attenzione la semplificazione del percorso tecnico-amministrativo per la chiusura dei piani.
Nella replica, il Vicepresidente Chatrian ha sottolineato che l'obiettivo dell'iniziativa era conoscere lo stato dell'arte, prendendo atto del fatto che la delibera applicativa non è ancora stata approvata e che quindi la legge continua a non essere effettiva. Dato che il comparto ha bisogno delle risposte non fornite negli ultimi otto anni, il Consigliere ha ribadito che occorre dare ascolto alle esigenze del territorio e ha chiesto di poter discutere in terza Commissione dell'emendamento che sarà successivamente presentato in Aula dall'Assessore.
MM
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Nello specifico, il Vicepresidente del Consiglio Valle, Albert Chatrian ha voluto sapere se e con quale norma è stato prorogato il termine entro cui la Giunta regionale era tenuta, per legge, ad adottare tali modalità attuative e se non si ritiene perlomeno poco rispettoso nei confronti dei numerosi Consorzi di miglioramento fondiario e/o conduttori di aziende agricole e delle loro legittime aspettative, procrastinare ulteriormente l'adozione di un atto amministrativo molto atteso senza il quale la legge regionale - approvata dopo ben cinque anni di vuoto normativo - non può essere attuata.
L'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Giuseppe Isabellon, ha dichiarato che l'arretrato da gestire in merito ai riordini fondiari risale anche a una ventina d'anni or sono e che per questo è quanto mai importante riuscire a chiudere il percorso finalizzato a concludere le pratiche in corso. Ha inoltre precisato che la legge n. 20/2012 prevede che la Giunta regionale, entro 180 giorni dalla sua entrata in vigore, definisca gli adempimenti e gli aspetti procedimentali inerenti ai riordini fondiari: tale scadenza non è perentoria, non determina la decadenza. La proposta di deliberazione è stata presentata alla scadenza di detto termine dagli uffici, ma senza che la Giunta potesse effettuare gli opportuni approfondimenti: la proposta è stata quindi ritirata, per poter apportare modifiche alla quantificazione dei parametri del nuovo tariffario per le prestazioni tecniche relative alle attività di riordino, nonché il periodo temporale di applicabilità del tariffario stesso. E' stato dunque organizzato un nuovo confronto con gli Ordini professionali e una consultazione con il Dipartimento legale: è emersa la necessità di rendere più trasparenti le modalità di riconoscimento delle attività professionali, integrando il testo del disegno di legge, che sarà esaminato nel corso della prossima adunanza del Consiglio regionale, con un emendamento che è già pronto. L'Assessore ha quindi puntualizzato che il prolungamento dei termini di approvazione della delibera non è certo dovuta a poco rispetto, bensì è stato deciso di valutare con attenzione la semplificazione del percorso tecnico-amministrativo per la chiusura dei piani.
Nella replica, il Vicepresidente Chatrian ha sottolineato che l'obiettivo dell'iniziativa era conoscere lo stato dell'arte, prendendo atto del fatto che la delibera applicativa non è ancora stata approvata e che quindi la legge continua a non essere effettiva. Dato che il comparto ha bisogno delle risposte non fornite negli ultimi otto anni, il Consigliere ha ribadito che occorre dare ascolto alle esigenze del territorio e ha chiesto di poter discutere in terza Commissione dell'emendamento che sarà successivamente presentato in Aula dall'Assessore.
MM