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Comunicato n° 118 del 6 marzo 2013

Interpellanza su struttura metallica nell'area del Teatro romano di Aosta

Adunanza del Consiglio regionale del 6 marzo 2013

La struttura metallica per spettacoli realizzata nell'area del Teatro romano di Aosta è stato il tema di un'interpellanza presentata dal gruppo Alpe.

«Dopo aver appreso che l'area del Teatro romano non sarà più utilizzata per spettacoli - ha chiesto il Consigliere Alberto Bertin nell'illustrare l'iniziativa -, vorremmo conoscere a quanto ammonta la spesa complessiva per la realizzazione, la progettazione e l'allestimento della struttura metallica, dalla sua ideazione a oggi e quale destinazione si intende darle

Dans sa réponse, le Président de la Région, Augusto Rollandin, a déclaré que «de 2010 à aujourd'hui, la dépense globale relative à la conception, à la réalisation et à l'équipement de la structure fixe, de propriété de l'Administration régionale, destinée à accueillir les spectacles au Théâtre romain, a représenté environ 570 mille euros, y compris les frais d'entretien. La location, assemblage et désassemblage de la partie mobile ont représenté environ 249 mille euros en 2010, 240 mille euros en 2011 et 225 mille euros en 2012, y compris les frais de gestion de toute la structure. La dépense concernant la partie mobile et les frais de gestion pour l'année en cours avait été estimée à environ 233 mille euros. »
«Quant à l'avenir de cette structure, une étude est en cours, en considérant toutefois que, du fait de son implantation sur un site archéologique protégé, elle a d'emblée été conçue pour être entièrement amovible. Dès qu'il sera possible de définir avec un peu plus de certitude les ressources dont nous pourrions disposer au cours des prochaines années, une décision sera prise quant à ladite structure, à savoir la conserver en l'état ou libérer l'espace qu'elle occupe.
»

«I costi corrispondo ai nostri calcoli, circa un milione e duecentomila euro - ha risposto il Consigliere Bertin -. Non si possono spendere cifre del genere, soldi del contribuente, per una specie di teatro utilizzato solo tre estati. Se poi si fa il rapporto al numero di spettacoli le cifre diventano astronomiche. Adesso, dopo soli tre anni, si è deciso di non farne più niente e non mi sembra un modo razionale di gestire il denaro pubblico. Si evidenzia una totale mancanza di programmazione che genera sprechi, come abbiamo evidenziato in molte occasioni. È l'ennesimo scandalo.  Se si fa un bilancio, questa struttura è servita quasi principalmente per il Premio Mogol. Adesso non si sa che fine farà questa sorta di PalaMogol, che rimane lì abbandonato in stato di degrado. Certamente non è un bel biglietto da visita per uno dei siti più visitati della città. Purtroppo non sono sorpreso sulla conclusione della vicenda. È un modo di procedere fuori da ogni logica e dimostra l'incapacità di amministrare la cosa pubblica. Rimane uno dei simboli dell'inefficienza e dello spreco.»

PL