Info Conseil

Comunicato n° 252 del 15 ottobre 2003

LINEA FERROVIARIA AOSTA/PRE-SAINT-DIDIER

Dibattito sulle interpellanze

La questione della linea ferroviaria Aosta/Pré-Saint-Didier è stata affrontata da una interpellanza del Consigliere Elio Riccarand (Arcobaleno Vallée d’Aoste) che ha voluto sapere gli intendimenti in merito alla trasformazione della linea ferroviaria Aosta/Pré-Saint-Didier in metropolitana leggera.

Nell’illustrare l’iniziativa Riccarand ha precisato che “si è voluto riproporre all’attenzione del Consiglio questo tema. Vorremmo sapere quando entreranno in funzione le fermate davanti ai Geometri ed in Viale Europa ad Aosta e in generale se si intende procedere alla trasformazione della tratta”.

Nella risposta l’Assessore dei Trasporti Luciano Caveri ha detto che “considerando i tempi di realizzo per collegare le pensiline alla strada, è pensabile che le fermate in questione potranno entrare in funzione nel corso del prossimo anno. Per quanto riguarda la trasformazione della linea, bisogna far presente che quando negli anni ’20 essa fu costruita non era previsto il trasporto di persone. Una metropolitana leggera richiede l’elettrificazione della linea e la spesa prevista per tale opera era nel ’96 di circa 43,9 miliardi delle vecchie lire. A questi vanno aggiunti tutti i costi per la progettazione e l’appalto dell’opera. Considerati i problemi dell’Aosta/Chivasso, preferiamo al momento concentrare i nostri sforzi su questo tratto. La metropolitana va comunque meditata bene e occorrerà vedere se davvero corrisponde alle reali esigenze della comunità. Il parere degli enti locali interessati risulterà decisivo.”

Il Consigliere Riccarand, rivolgendosi all’Assessore dei Trasporti Caveri, ha affermato che “non siamo soddisfatti dalla risposta che ci è stata fornita, perché l’ipotesi della metropolitana è stata inserita nel programma di legislatura. Non mi sembra un atteggiamento coerente. Non c’è quindi la volontà politica e non ci è stato dato un minimo di risposta sulle risorse economiche che si vogliono impegnare. Se non la si vuole fare, bisognerebbe allora dire chiaramente che non se ne farà nulla”.