Info Conseil
Comunicato n° 93 del 20 febbraio 2013
Approvati gli interventi di prevenzione e contrasto alla violenza di genere
Adunanza del Consiglio regionale
Il Consiglio regionale ha approvato all'unanimità l'iniziativa legislativa che reca interventi di prevenzione e di contrasto alla violenza di genere e misure di sostegno alle donne vittime di violenza. Il testo, che si compone di tredici articoli, è il risultato del coordinamento della proposta di legge del gruppo Partito Democratico e del disegno di legge della Giunta regionale.
Con questo provvedimento, la Regione riconosce in ogni forma di violenza di genere una violazione dei diritti umani e assicura alle vittime e ai loro figli tutela e sostegno per consentire loro di riconquistare la propria autonomia personale, sociale ed economica. E' prevista l'istituzione di un Forum permanente contro le molestie e la violenza e di un Osservatorio regionale oltre che la predisposizione di un Piano triennale di interventi, approvato dal Consiglio Valle. La Regione riconosce inoltre la valenza sociale del Centro antiviolenza, già previsto dal programma di attività della Consulta per le pari opportunità, e promuove la formazione degli operatori socio-sanitari coinvolti nella prevenzione e nella lotta al fenomeno. Le risorse complessive per l'applicazione della legge a decorrere dal 2013 sono pari a 304.500 euro, di cui 284.500 a carico del bilancio di previsione della Regione e 20.000 a carico del bilancio del Consiglio regionale.
La Consigliera Hélène Impérial, illustrando il provvedimento, ha precisato che questo testo nasce con diverse finalità: riordinare ciò che esiste già in materia e sottolineare l'importanza di interventi di prevenzione, sensibilizzazione e formazione. Atteso che di violenza di genere sicuramente si parla molto di più ora che nel passato, e l'istituzione del reato di stalking ne è una dimostrazione, la Consigliera Impérial ha espresso l'auspicio che, anche grazie a questo nuovo strumento normativo, si giunga al superamento del sentimento di vergogna che caratterizza le vittime, visto che il 93% delle violenze resta sommerso, e che si riesca, attraverso percorsi mirati, a intervenire alla fonte della violenza, ovvero la patologia che colpisce i maltrattatori.
La Consigliera capogruppo del PD, Carmela Fontana, ha evidenziato la necessità di dotare la nostra Regione di uno strumento legislativo capace di orientare l'azione di tutti i soggetti, pubblici e provati, in prima linea nella lotta contro la violenza di genere. Già nell'aprile del 2010, ha ricordato la Consigliera, il Partito Democratico aveva presentato una proposta di legge in materia, che non aveva ottenuto il parere di compatibilità finanziaria; si è però voluto insistere per pervenire all'adozione di una misura legislativa su un tema così delicato. La Consigliera ha quindi formulato l'auspicio che il prossimo Consiglio mantenga alta l'attenzione sulla questione, stanziando somme più elevate di quanto non sia possibile fare oggi, perché occorre lavorare ancora molto sull'argomento: non è infatti ammissibile che sia necessaria una legge per stabilire che la vita e la dignità delle donne sono da rispettare e tutelare.
Il Presidente dell'Assemblea valdostana, Emily Rini, ha sottolineato che la competenza del Centro donne antiviolenza, sinora incardinato sotto la Presidenza del Consiglio per il tramite della Consulta per le pari opportunità, passerà all'Assessorato regionale alla sanità, al fine di creare maggiore rete tra i servizi e rendere omogenee le linee guida in materia, per fare sì che tutti gli atti e le azioni siano concertati e coordinati. Ha quindi illustrato un emendamento relativo al Centro, che prevede il proseguimento della gestione della Consulta sino al 31 dicembre 2013. Ha concluso esprimendo soddisfazione per l'approvazione del provvedimento, data anche la sensibilità dell'Assemblea regionale in materia, e specificando che la Presidenza del Consiglio intende farsi carico in maniera attiva, propositiva e sostanziale della tematica, tanto che è previsto uno stanziamento di 20.000 euro per coprire le attività di formazione: una tematica così delicata richiede infatti un'estrema professionalità da parte di tutti gli operatori.
Per il Consigliere segretario Gianni Rigo il percorso non sarà semplice, dato che il concetto di violenza sulle donne deriva da tradizioni ancestrali, tuttavia ci troviamo in una fase di transizione, come testimoniato da numerose manifestazioni pubbliche. Sino a epoche recenti, ci limitava a parlare di "uxoricidio", mentre ora è stato inserito il termine "femminicidio", individuando un intero genere e non uno stato civile. Le proposte contenute nell'articolato in esame esplicitano un programma condiviso di interventi e azioni, capace di accompagnare tutti i valdostani in una presa di coscienza del problema. Forse si poteva fare di più, ha affermato il Consigliere segretario, ma si va nella direzione auspicata dalle donne. Ha infine rimarcato l'assenza della Consulta per le pari opportunità, che non ha espresso parere né è intervenuta in Commissione: un'eccezione in un clima di generale collaborazione, a livello tanto di forze politiche quanto di associazioni.
Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha puntualizzato che, così come previsto dal testo normativo, il coordinamento degli interventi nel settore sia un aspetto organizzativo rilevante, consentendo anche un'implementazione dei servizi. Ha espresso preoccupazione per il dato delle mancate denunce delle violenze, che si può superare solo con un salto culturale, e ha ribadito che l'approvazione del provvedimento rappresenta un passo importante, che invita tutti a una riflessione su un tema difficile, da accompagnarsi ad una mirata prevenzione.
MM