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Comunicato n° 84 del 20 febbraio 2013

Interrogazione su applicazione normativa in materia di ordinamento finanziario della Regione

Adunanza del Consiglio regionale

Nell'ambito delle interrogazioni, il gruppo Union Valdôtaine Progressiste ha affrontato il tema dell'ordinamento finanziario della Regione.

Richiamando la norma d'attuazione dello Statuto speciale del 2011 che ha modificato le norme precedenti in materia di ordinamento finanziario, il Consigliere Luciano Caveri ha voluto sapere quali siano le valutazioni sull'applicazione complessiva della nuova normativa, quali le ragioni di contestazione da parte della Regione e quanti siano i giudizi in corso alla Corte Costituzionale e quali siano stati sinora gli esiti; sulla base di queste esperienze, quali dovrebbero essere i correttivi da apportare alle norme vigenti.

Nella risposta, l'Assessore al bilancio, Leonardo La Torre, ha detto che il decreto legislativo è stato applicato in tutte le sue parti e la valutazione generale è positiva. Nel 2011 il nuovo ordinamento finanziario è stato applicato in toto e ha permesso una più larga compartecipazione in una serie importante di imposte. Per quell'anno, ha poi aggiunto l'Assessore, non si ritiene che esistano le circostanze giuridiche per esprimere giudizi di una sua palese violazione, mentre è diversa la valutazione a partire dal 2012 e cioè dal Governo Monti che ha imposto alle autonomie speciali il concorso agli obiettivi di finanza spesa pubblica, con una riduzione del gettito. Questo ha determinato una significativa contrazione delle entrate regionali con meccanismi decisi in modo unilaterale dello Stato, in evidente violazione dell'ordinamento finanziario regionale, senza alcun rispetto dell'autonomia. L'Assessore La Torre ha aggiunto che ci sono ancora alcuni atti legislativi pendenti alla Corte Costituzionale e sulla base di queste esperienza si può dire che l'ordinamento regionale è tecnicamente ben fatto e le modifiche introdotte per ultime rafforzano le tutele per la Regione: a oggi il problema sussiste nella violazione delle norme costituzionalmente garantite. È una questione aperta in cui la Regione dovrà difendersi in tutte le sedi opportune.

Il Consigliere Caveri ha replicato che il problema non è la polemica politica intorno all'autonomia, ma la norma di attuazione sull'ordinamento finanziario che è stata già attaccata in due momenti. Non solo dalle manovre finanziarie dei Governi Berlusconi e Monti, ma anche, sin dal 2011, attraverso i vincoli del patto di stabilità che comprimono alcune parti dell'ordinamento finanziario della Valle d'Aosta. Il Consigliere Caveri ha proseguito precisando che la debolezza sta nell'impatto delle manovre e delle norme concernenti la spesa e l'atteggiamento sempre più occhiuto della ragioneria dello Stato: c'è stato un mancato rispetto dell'ordinamento finanziario della Regione. Ha concluso affermando che la risposta è stata del tutto insoddisfacente.

PL