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Comunicato n° 64 del 6 febbraio 2013
Approvate le disposizioni in materia di politiche abitative
Adunanza del Consiglio regionale
Il Consiglio regionale ha approvato, all'unanimità, il disegno di legge che, in 90 articoli suddivisi in 5 titoli, reca disposizioni in materia di politiche abitative.
L'intervento legislativo riunisce in un unico testo la disciplina regionale relativa alle politiche della casa, contenuta attualmente in 34 leggi regionali: l'edilizia residenziale pubblica, l'edilizia convenzionata, la prima abitazione, il recupero del patrimonio edilizio esistente, il sostegno alle locazioni, l'emergenza abitativa.
Il Presidente della terza Commissione, Dario Comé (SA), ha evidenziato che il provvedimento ha il grande merito di garantire una maggiore equità e razionalizzazione nella distribuzione delle risorse destinate alle politiche abitative, semplificando il quadro normativo e permettendo ai cittadini di avere un'unica normativa cui fare riferimento per ottenere delle risposte alle diverse esigenze. In Commissione, ha poi specificato il Consigliere Comé, il coinvolgimento della Consulta ha permesso la definitiva rilettura dell'articolato con gli emendamenti che la Commissione ha deciso di recepire presentando un nuovo testo. Vengono poi introdotte alcune novità riguardanti i requisiti per l'accesso agli alloggi di edilizia residenziale pubblica: i punteggi a disposizione dei Comuni per le graduatorie dei bandi e le procedure di aggiornamento di assegnazione degli alloggi, di ampliamento del nucleo familiare e di mobilità per il cambio di alloggio, nonché le modalità di determinazione dei canoni di locazione introducendo, come parametri, il riferimento ai valori definiti dall'osservatorio del mercato immobiliare dell'agenzia delle entrate, la superficie degli alloggi e l'indicatore di reddito. Infine, il disegno di legge prevede la possibilità, per gli acquirenti di alloggi di edilizia residenziale pubblica dal 1995 in avanti, di estinguere il diritto di prelazione dopo i primi dieci anni di inalienabilità assoluta, col versamento di un importo proporzionato alla differenza tra il valore di mercato e quello di acquisto, tenendo conto degli anni mancanti al trentesimo.
La Capogruppo del PD, Carmela Fontana, ha sottolineato che il disegno di legge presenta alcuni aspetti positivi perché riunisce in un unico testo tutta la disciplina regionale sulle politiche abitative, a tutto vantaggio dei cittadini. Un altro obiettivo importante è rappresentato dalla volontà di distribuire le risorse in modo più equo e razionale. La Consigliera ha poi precisato che tra le perplessità sul testo, rimane quella relativa al fatto che un periodo di 30 anni per l'estinzione del diritto di prelazione è lungo, proponendo per lo stesso un periodo di 20 anni.
Il Consigliere Giuseppe Cerise (Alpe) ha espresso parere positivo sul testo e ha precisato che la normativa privilegia il recupero dei centri storici, considerato dal Consigliere un segnale importante per la riqualificazione dei paesi.
L'Assessore alle opere pubbliche, Marco Viérin, ha manifestato la soddisfazione per il completamento di un lungo e delicato lavoro, terminato con un'unica normativa che ha tenuto conto delle diverse suggestioni di tutti i soggetti interessati, e che ha permesso di arrivare a un prodotto utile per i cittadini e che fa della Valle d'Aosta una delle prime regioni a raggiungere questo obiettivo. Ha quindi precisato che sono state abrogate 34 leggi, un atto che rappresenta un passaggio importante. Ci sono novità che favoriscono il cittadino come la possibilità di ampliare il nucleo famigliare, la mobilità e i cambi consensuali, la determinazione del canone di locazione e la decadenza dell'assegnazione per evitare al cittadino l'eventuale perdita dell'alloggio. Un altro concetto importante, ha rilevato l'Assessore Marco Viérin, riguarda i futuri piani vendita - per i quali il cittadino potrà scegliere di pagare fino al settanta per cento a rate, evitando così la pratica del mutuo - il tasso fisso dell'uno per cento e senza tempi di attesa e spese di ipoteca. In generale si è cercato di introdurre il concetto di equità per favorire i cittadini e in una materia così delicata c'è stata una condivisione a 360 gradi, il che rappresenta un fattore molto positivo. Altra novità riguarda i cittadini che hanno comprato una casa di edilizia residenziale pubblica dopo il 1995 in quanto il relativo diritto di prelazione, con la nuova legge, potrà essere estinto dopo dieci anni anziché i trenta della vecchia normativa, previo versamento di una quota all'ente titolare.
PL