Info Conseil

Comunicato n° 31 del 23 gennaio 2013

Interrogazioni a risposta immediata sull'impugnativa della legge regionale in materia di rifiuti

Adunanza del Consiglio regionale

I gruppi Alpe e Uvp hanno iscritto due interrogazioni a risposta immediata riguardanti  l'adozione di eventuali misure a seguito dell'impugnativa da parte del Consiglio dei Ministri della legge regionale riguardante le "nuove disposizioni in materia di gestione dei rifiuti".

L'iniziativa è stata illustrata dai Consiglieri Alberto Bertin (Alpe) e Andrea Rosset (Uvp).

Il Consigliere Rosset ha sottolineato che la scelta del Consiglio dei ministri non stupisce. Ritenendo opportuno rispettare la volontà elettori, ha quindi chiesto alla Giunta quali misure saranno adottate nel contenzioso presso la Consulta.

Per il Consigliere Bertin l'impugnativa è un atto politico grave, un tentativo inaccettabile di rimettere in discussione il chiaro risultato referendario.

Dans sa réponse, le Président de la Région, Augusto Rollandin, a déclaré  que, en ce qui concerne le recours introduit par le Conseil des Ministres contre la loi régionale dont il est question, le Gouvernement régional ne dispose pour le moment que du communiqué de presse relatif à la réunion du Conseil des Ministres du 18 janvier dernier et des informations relatives aux raisons du recours figurant dans la banque de données des lois régionales du Ministère des affaires régionales. Avant de décider des actions à entreprendre et, éventuellement, d'ester en justice, il convient donc d'attendre qu'il soit notifié le recours par l'Avocature de l'État, afin de connaître dans le détail le développement des arguments retenus par le Conseil des Ministres pour étayer son recours, et de procéder aux évaluations techniques et juridiques y afférentes.

Nella replica, il Consigliere Rosset ha affermato di condividere l'attesa, ma che non ci devono essere dubbi sul ricorso della Regione, mentre il Consigliere Bertin ha evidenziato che il Governo regionale non risponde e cerca di perdere tempo, un modo di agire inquietante e inaccettabile, visto che resistere in giudizio di fronte alla Corte è, a questo punto, un dovere della Regione per difendere le prerogative autonomistiche dello Statuto, la democrazia diretta e la volontà popolare.

MM