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Comunicato n° 653 del 19 dicembre 2012

Approvata la proposta di legge sui costi della politica

Adunanza del Consiglio regionale


Nella seduta di oggi, mercoledì 19 dicembre 2012, il Consiglio regionale della Valle d'Aosta ha approvato all'unanimità un'iniziativa legislativa riguardante i costi della politica. Il testo risulta dal coordinamento di due proposte di legge presentate una dai gruppi Union Valdôtaine, Stella Alpina, Popolo della Libertà, Fédération Autonomiste e Partito Democratico e, l'altra, dal gruppo Alpe.

Il provvedimento, che avrà decorrenza dal 1° gennaio 2013, disciplina tre punti fondamentali: il funzionamento dei gruppi consiliari, attraverso la rimodulazione dell'entità del contributo che viene ridotto di oltre il 70 per cento (432 euro mensili per ogni consigliere componente il gruppo), oltre all'introduzione della terzietà dei controlli (il vaglio sarà della sezione regionale della Corte dei conti)  e della massima pubblicità dei rendiconti; il sistema previdenziale contributivo dei Consiglieri regionali, con l'adeguamento al modello della Camera dei deputati che porta ad un ulteriore ribasso delle quote (per un totale del 33 per cento e non più del 63 per cento previsto dall'attuale normativa) e innalzando il parametro dell'età per il conseguimento del vitalizio (65 anni); il trattamento indennitario dei Consiglieri, che viene sganciato da quello dei parlamentari e adeguato ai parametri stabiliti in sede di Conferenza Stato-Regioni e che vede l'eliminazione di ogni tipo di rimborso chilometrico. Sono stati inoltre recepiti due emendamenti riguardanti le indennità di funzione e i gettoni di presenza degli amministratori degli enti locali e l'indennità di fine mandato. Il risparmio immediato per le casse regionali sarà di oltre due milioni di euro, di cui 424 mila euro annui sui contributi ai gruppi consiliari, 900 mila sull'indennità di carica, di funzione e sulla diaria e di 707 mila sul sistema previdenziale dei Consiglieri.

Il Presidente del Consiglio Valle, Emily Rini, relatore del provvedimento, ha evidenziato che «l'intervento normativo nasce dalla nostra autonoma volontà di dare corso alle pressanti esigenze di contenimento della spesa pubblica provenienti dal livello centrale di governo e fornire, al contempo, un concreto riscontro alle istanze di moralizzazione della vita politica che si levano a gran voce dalla società civile. Tutto questo nella consapevolezza che debba essere in ogni caso garantita alle assemblee legislative regionali la facoltà di valutare con obiettività e indipendenza le misure di riorganizzazione dei propri organi e di riduzione dei relativi costi, modulandole sulla base delle caratteristiche dei territori. Sulla base di queste considerazioni, e a prescindere dagli illusori richiami del populismo e della demagogia, abbiamo ritenuto necessario operare con rigore e senso di responsabilità per fornire un segnale forte all'opinione pubblica che, al di là della concreta incidenza contabile di tali costi, dimostri come la politica valdostana non intenda chiedere sacrifici alla comunità senza essere disposta a sostenerli in prima persona. Un provvedimento nel quale ho creduto profondamente sin dal primo giorno del mio insediamento alla Presidenza dell'Assemblea. Una proposta seria e concreta, affrontata con senso di responsabilità e con la dovuta serietà, che ribadisce la nostra volontà di farci carico della nostra potestà legislativa.»

Nella discussione generale sono intervenuti i Consiglieri Bertin, Donzel, Comé e Viérin.

Il Consigliere di Alpe, Alberto Bertin, ha evidenziato che «da cinque anni sollecitiamo il Consiglio a discutere in modo serio e non simbolico il tema dei costi della politica. Già nel 2008, avevamo presentato le nostre proposte considerando questo argomento una priorità della Legislatura: siamo stati accusati di demagogia e facile populismo. Ora, finalmente, la tematica crea condivisione: ne siamo soddisfatti e voteremo il testo, a dimostrazione che quando si affrontano le questioni con serietà, Alpe è disponibile. Non sempre è vero il contrario. Diamo un segnale alla comunità: si tratta di un primo passo al quale bisogna farne seguire rapidamente altri, con particolare riguardo al contenimento dei costi, alla sobrietà e alla trasparenza.»

Il Consigliere Raimondo Donzel (PD) ha affermato che «esprimo soddisfazione per questo provvedimento che sarà approvato all'unanimità e che ha messo insieme sensibilità diverse. È un risultato importante, arrivato dopo un lungo e proficuo dibattito. Quello che è importante è che ci sia un atto serio, vero e profondamente incisivo. Voteremo il provvedimento anche se rimane una perplessità per quel che riguarda la questione dei Comuni. Sarebbe stato gradito avere in aula il parere ufficiale del Cpel e un maggior coinvolgimento nelle scelte degli amministratori locali, toccati dal provvedimento.»

Il Consigliere Dario Comé (SA) ha detto che «oggi in aula ci sono stati interventi sui costi della politica e su azioni che bisognerebbe discutere in un momento successivo e che non sono proprio collegati al testo in discussione. Anche noi avremmo delle proposte da presentare ma non è il momento di fare dibattiti che vanno al di là della proposta in discussione. Esprimo la ferma convinzione del nostro gruppo sul disegno di legge.»

Il Consigliere Laurent Viérin (UV) ha espresso «apprezzamento perché è un atto che serve a dare segnali tangibili e concreti alla comunità e alla politica stessa e che voteremo convintamente. Non potevamo non essere insensibili a questa tematica in un momento in cui si chiedono duri sacrifici alla comunità. Avremmo però dovuto avere altrettanta sensibilità nell'affrontare la questione della riduzione dei Consiglieri e degli Assessori regionali, che avrebbe rappresentato un ulteriore atto per ridare credibilità alla classe dirigente. Per la parte inerente alle riduzioni che toccano gli enti locali, si sarebbe potuto agire in modo diverso, con il metodo della condivisione, invece di seguire la via della comunicazione all'assemblea del Cpel, il giorno precedente il Consiglio Valle.»



SC