Info Conseil
Comunicato n° 649 del 19 dicembre 2012
Approvate le modifiche alla normativa in materia di aree protette e giardini botanici alpini
Adunanza del Consiglio regionale del 19 dicembre 2012
Il Consiglio regionale ha approvato all'unanimità il disegno di legge, emendato, che modifica una serie di leggi regionali in materia di aree naturali protette e giardini botanici alpini.
Il testo legislativo, presentato dalla Giunta regionale il 30 ottobre scorso, si compone di quattordici articoli volti, per quanto riguarda i parchi, a ridurre i costi degli organi di amministrazione e, per ciò che attiene ai giardini botanici, a migliorare le procedure amministrative di gestione.
«Da una parte - ha spiegato il Consigliere Salvatore Agostino, relatore del provvedimento -, si va a modificare la legge regionale n. 30 del 1991 - che è la norma di riferimento in materia di aree naturali protette - riducendo a 5 i componenti del Consiglio di amministrazione dei Parchi, adeguandosi quindi alle disposizioni nazionali in tema di contenimento della spesa pubblica. Per il parco naturale del Mont Avic , i componenti passano da 12 a 5, mentre i revisori dei conti da 3 a 1, così come è prevista la riduzione da 3 a 1 del numero dei revisori della Fondazione Gran Paradiso-Grand Paradis, per quest'ultima recependo per altro situazioni nuove quali l'uscita, tra i soci, dell'Associazione professionale Guide del Parco nazionale del Gran Paradiso.»
«Dall'altra parte - aggiunge Agostino -, si interviene sulla legge del 1994 riguardante i contributi per la gestione dei giardini botanici alpini, con aggiornamenti e semplificazioni di tipo procedurale che riguardano le modalità, i termini e la documentazione per la presentazione delle richieste di sovvenzioni. Per il giardino alpino Paradisia di Cogne si modifica il sostegno da parte della Regione, prevedendo l'erogazione di un contributo in misura non superiore al 70 per cento dei costi di gestione. Fino al 2011 la Regione concorreva, invece, alla gestione mettendo a disposizione operai forestali per il periodo estivo: in questo modo si adotta la stessa procedura prevista per gli altri giardini. Assume poi particolare rilievo la stipulazione di una convenzione tra Regione ed Ente Parco nazionale Gran Paradiso per salvaguardare la collaborazione scientifica che ormai da anni è attiva e consolidata in materia di gestione di giardini botanici alpini.»
Nella discussione sono intervenuti i Consiglieri Cerise, Carmela Fontana e l'Assessore Isabellon.
Il Consigliere Giuseppe Cerise (Alpe): «Voteremo a favore del testo e preciso che gli emendamenti proposti in Commissione sono dovuti al nostro gruppo. Per noi nella legge c'era un vizio di fondo: venivano estromessi dal Consiglio di amministrazione i proprietari dei terreni. Per noi era una forzatura inaccettabile. Consideriamo doveroso che siano presenti all'interno del Consiglio di amministrazione degli Enti Parco e nello specifico in quello del Mont Avic.»
La Consigliera Carmela Fontana (PD) ha affermato che «in Commissione anche per noi era inopportuno estromettere un rappresentante dei proprietari terrieri dal Consiglio di amministrazione e per questo motivo avevamo espresso parere negativo. Con le modifiche proposte oggi in aula si va a rivedere la composizione e questo va nella direzione da noi auspicata.»
L'Assessore Giuseppe Isabellon ha quindi dichiarato che «quello che conta alla fine è la sostanza. La riduzione dei componenti del Consiglio di amministrazione del Parco del Mont Avic è la conclusione di un confronto e discussioni. C'è stata una serie di valutazioni da parte dei diversi uffici dell'Assessorato. È stata valutata favorevolmente, quindi, la possibilità della presenza dei proprietari. La volontà è quella di avere un obiettivo condiviso da tutti. Credo che alla fine si otterrà il miglior risultato possibile per la futura gestione non solo del Parco del Mont Avic, ma anche della Fondation Grand Paradis e dei giardini alpini alla luce delle norme esistenti.»
PL
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Il testo legislativo, presentato dalla Giunta regionale il 30 ottobre scorso, si compone di quattordici articoli volti, per quanto riguarda i parchi, a ridurre i costi degli organi di amministrazione e, per ciò che attiene ai giardini botanici, a migliorare le procedure amministrative di gestione.
«Da una parte - ha spiegato il Consigliere Salvatore Agostino, relatore del provvedimento -, si va a modificare la legge regionale n. 30 del 1991 - che è la norma di riferimento in materia di aree naturali protette - riducendo a 5 i componenti del Consiglio di amministrazione dei Parchi, adeguandosi quindi alle disposizioni nazionali in tema di contenimento della spesa pubblica. Per il parco naturale del Mont Avic , i componenti passano da 12 a 5, mentre i revisori dei conti da 3 a 1, così come è prevista la riduzione da 3 a 1 del numero dei revisori della Fondazione Gran Paradiso-Grand Paradis, per quest'ultima recependo per altro situazioni nuove quali l'uscita, tra i soci, dell'Associazione professionale Guide del Parco nazionale del Gran Paradiso.»
«Dall'altra parte - aggiunge Agostino -, si interviene sulla legge del 1994 riguardante i contributi per la gestione dei giardini botanici alpini, con aggiornamenti e semplificazioni di tipo procedurale che riguardano le modalità, i termini e la documentazione per la presentazione delle richieste di sovvenzioni. Per il giardino alpino Paradisia di Cogne si modifica il sostegno da parte della Regione, prevedendo l'erogazione di un contributo in misura non superiore al 70 per cento dei costi di gestione. Fino al 2011 la Regione concorreva, invece, alla gestione mettendo a disposizione operai forestali per il periodo estivo: in questo modo si adotta la stessa procedura prevista per gli altri giardini. Assume poi particolare rilievo la stipulazione di una convenzione tra Regione ed Ente Parco nazionale Gran Paradiso per salvaguardare la collaborazione scientifica che ormai da anni è attiva e consolidata in materia di gestione di giardini botanici alpini.»
Nella discussione sono intervenuti i Consiglieri Cerise, Carmela Fontana e l'Assessore Isabellon.
Il Consigliere Giuseppe Cerise (Alpe): «Voteremo a favore del testo e preciso che gli emendamenti proposti in Commissione sono dovuti al nostro gruppo. Per noi nella legge c'era un vizio di fondo: venivano estromessi dal Consiglio di amministrazione i proprietari dei terreni. Per noi era una forzatura inaccettabile. Consideriamo doveroso che siano presenti all'interno del Consiglio di amministrazione degli Enti Parco e nello specifico in quello del Mont Avic.»
La Consigliera Carmela Fontana (PD) ha affermato che «in Commissione anche per noi era inopportuno estromettere un rappresentante dei proprietari terrieri dal Consiglio di amministrazione e per questo motivo avevamo espresso parere negativo. Con le modifiche proposte oggi in aula si va a rivedere la composizione e questo va nella direzione da noi auspicata.»
L'Assessore Giuseppe Isabellon ha quindi dichiarato che «quello che conta alla fine è la sostanza. La riduzione dei componenti del Consiglio di amministrazione del Parco del Mont Avic è la conclusione di un confronto e discussioni. C'è stata una serie di valutazioni da parte dei diversi uffici dell'Assessorato. È stata valutata favorevolmente, quindi, la possibilità della presenza dei proprietari. La volontà è quella di avere un obiettivo condiviso da tutti. Credo che alla fine si otterrà il miglior risultato possibile per la futura gestione non solo del Parco del Mont Avic, ma anche della Fondation Grand Paradis e dei giardini alpini alla luce delle norme esistenti.»
PL