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Comunicato n° 647 del 19 dicembre 2012

Approvata la riprogrammazione del Piano operativo regionale occupazione 2007-2013

Adunanza del Consiglio regionale del 19 dicembre 2012

L'Assemblea regionale ha approvato, con 27 voti a favore e 4 astensioni (Alpe), la proposta di riprogrammazione finanziaria del Programma operativo regionale occupazione 2007-2013 del Fondo sociale europeo.

Il provvedimento, che è stato illustrato dal Presidente della Regione, Augusto Rollandin, è volto a prevedere la definizione e l'attuazione di un Piano integrato e unitario di interventi in favore dei giovani, ridistribuendo le risorse finanziarie al fine di rispondere alle nuove esigenze emerse dal contesto socio-economico che vede acuirsi le criticità connesse alle opportunità di occupazione e crescita della popolazione giovanile. La definizione del Piano Giovani consentirà di costruire un dispositivo articolato, caratterizzato dalla logica integrata e inter-sistema, con interventi formativi per i giovani che hanno abbandonato i percorsi scolatici, con il finanziamento di botteghe di mestiere, con misure di specializzazione professionale e di sostegno all'inserimento lavorativo di giovani, laureati e dottori di ricerca, in particolare in settori innovativi e ad alta tecnologia, con incentivi economici alle imprese per l'assunzione a tempo indeterminato di giovani disoccupati e incentivi e servizi per la creazione e lo sviluppo di impresa e di attività di lavoro autonomo, con il sostegno alla creazione di progetti integrati, reti di collaborazione e banche dati o sistemi informativi comuni, tra istituzioni scolastiche, agenzie formative, Università, mondo del lavoro.

La Capogruppo del PD, Carmela Fontana, ha espresso «apprezzamento per il Piano giovani che dà una prima risposta ai problemi dell'occupazione giovanile e della dispersione scolastica, anche se c'è bisogno di interventi per il rilancio più generale dell'economia e della capacità produttiva regionale. Facciamo comunque rilevare l'assenza di iniziative che favoriscano le esperienze lavorative all'estero e proponiamo la creazione di reti di scambi tra gli organismi sia formativi sia del mondo imprenditoriale.»

Per il Vicepresidente del Consiglio, Albert Chatrian (Alpe) «si tratta di uno strumento necessario per affrontare una criticità così elevata: oggi più di un giovane su 5 non ha lavoro. Il piccolo modello Valle d'Aosta ha delle incrinature importanti. Dobbiamo quindi mettere in campo delle azioni più incisive per creare le condizioni di miglioramento del livello occupazionale fra i giovani, sostenendo una politica organica in questo settore. Avremmo gradito che su questo piano ci fosse più sfida a livello di pari opportunità e di chances per i giovani valdostani anche nel comparto delle società partecipate e controllate regionali, dove le assunzioni a tempo indeterminato procedono in modo molto discrezionale. Chiediamo comunque che i bandi vengano pubblicati tempestivamente al fine di poter disporre delle misure sin da subito.»

SC