Info Conseil

Comunicato n° 598 del 3 dicembre 2012

25 novembre: tra esperienze di vita vissuta e lavoro delle Istituzioni

Giornata contro la violenza sulle donne


«Se anche una sola donna, ascoltandomi, trovasse la forza di reagire, quella che io ho trovato dopo anni, sarei felice di aver compiuto una missione.» Con questa frase toccante Veronica De Laurentiis ha concluso il suo intervento a Palazzo regionale, ad Aosta, in occasione del 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne. L'iniziativa, promossa dalla Consulta regionale per le pari opportunità, è stata l'occasione per riflettere sul grave problema della violenza di genere e sui drammi familiari in un contesto che non fa per forza rima con miseria economica ed emarginazione sociale.

La testimonianza di Veronica De Laurentiis, figlia della "coppia reale del cinema italiano" Dino De Laurentiis e Silvana Mangano, ne è un esempio eloquente. Dopo un'adolescenza segnata da uno stupro confessato solo da adulta e un matrimonio scelto come via di fuga trasformatosi in prigione, Veronica ha dovuto affrontare una verità orribile che l'ha sconvolta profondamente: la scoperta degli abusi del marito ai danni delle figlie. Crude rivelazioni che la De Laurentiis ha raccontato in un libro autobiografico, cui ha fatto seguito il coraggio di guardarsi dentro e la forza di tornare a vivere: è nato così un altro volume dal titolo significativo, "Riprenditi la tua vita", dove l'autrice ha svelato la sua trasformazione, la guarigione, la rinascita. E anche domenica sera, ad Aosta, Veronica De Laurentiis si è fatta portavoce di tutti coloro che cercano di dare una svolta alla propria esistenza. «Le donne - ha detto la De Laurentiis - devono imparare a volersi bene e, soprattutto, a volere il proprio bene.»

Alla serata, che ha visto la partecipazione di un numeroso e attento pubblico, sono intervenuti il Presidente del Consiglio Valle, Emily Rini, la Presidente della Consulta regionale per le pari opportunità, Luciana Blanc-Perotto, l'Assessore regionale alla sanità, Albert Lanièce, e il Commissario capo della Questura di Aosta, Eleonora Arcioni.

In particolare, la dottoressa Arcioni ha posto l'attenzione sulle motivazioni che hanno giustificato l'introduzione nel 2009 di una normativa specifica in materia di contrasto alla violenza sessuale e di atti persecutori, invitando «a non aver paura a denunciare i fatti di violenza». Dal 2009, i provvedimenti di ammonimento del Questore (istituto introdotto dalla norma del 2009 come strumento di prevenzione dello stalking) sono stati 37, di cui 12 nel 2009 (dei quali ammonite 2 donne), 10 nel 2010, 7 nel 2011, 8 al 20 novembre 2012. Sempre dal 2009, i soggetti querelati, denunciati o arrestati per atti persecutori o "stalking" sono stati 69, di cui 12 nel 2009, 30 nel 2010, 13 nel 2011, 14 al 20 novembre 2012.


SC