Info Conseil
Comunicato n° 565 del 14 novembre 2012
Discussione sulle leggi di bilancio della Regione: interventi di Chatrian, Lattanzi, Rigo e Zucchi
Adunanza del Consiglio regionale
La discussione generale dei disegni di legge in materia di bilancio di previsione per il triennio 2013-2015 e di adeguamento del bilancio 2012 agli obiettivi di contenimento della finanza pubblica è proseguita con gli interventi dei Consiglieri Chatrian, Lattanzi, Rigo e Zucchi.
Per il Vicepresidente del Consiglio, Albert Chatrian (Alpe), «questo bilancio ha un peccato originale: è stato scritto da una persona sola o dai suoi aventi causa. La Valle d'Aosta merita ben altro. Un bilancio dove vi sono molte criticità: la diminuzione di risorse avrà effetti devastanti e sempre più la capacità di gestirle sarà fondamentale. Questo bilancio sancisce il definitivo strangolamento della finanza locale mettendo in soffitta il principio di sussidiarietà, che era alla base della riforma degli anni 90. Il centralismo regionale è brutale e machiavellico e questo "malaise" si evidenzia sempre più tra i Comuni. I trasferimenti finanziari sono stati dimezzati e una nuova mappa delle autonomie è stata annunciata: una riforma come al solito calata dall'alto senza nessun coinvolgimento. Altro punto nevralgico sono le società partecipate e controllate: in questo settore c'è una carenza totale di trasparenza e ottenere informazioni è impresa davvero ardua. Se davvero sono bracci operativi dell'Amministrazione regionale le loro scelte, la loro missione, la loro ricaduta sull'occupazione, i loro risultati dovrebbero rientrare a pieno titolo nei rendiconti e nei documenti di programmazione economica della Regione. Sull'agricoltura vi sono poi 57 per cento di risorse in meno: una scelta scellerata che dimentica le esigenze di un settore sempre più colpito dalla crisi e sempre più dimenticato. Infine, lo scorso anno avevo criticato la lentezza della macchina regionale e devo dire che nulla è cambiato per i comuni cittadini; solo per pochi, come sovente capita, la macchina diventa perfetta, competitiva, dinamica ed efficiente.»
Il Consigliere Massimo Lattanzi (PdL) ha affermato che «nel nostro bilancio mancano e mancheranno 72 milioni di euro nel 2012, 103 milioni nel 2013, 118-122 per il 2014 e 2015. Di certo, non ci aspettiamo che l'economia migliori a partire dal 2013, né pensiamo che potremo beneficiare di nuove entrate e quindi è stato impostato un bilancio in grado di reggere la situazione. Oggi la sfida è quella di mantenere i livelli essenziali minimi e la comunità valdostana deve prendere coscienza che dovrà mantenersi con le proprie risorse che sono molteplici. È una sfida complessa e non possiamo permetterci di mantenere questo tipo di bilancio. Con l'attuale assetto non potremo mantenere l'apparato burocratico-amministrativo. Bisognerà accettare un cambiamento culturale e sociale. La nostra economia deve cambiare: da un processo di socialismo reale a un processo di capacità di produzione di Pil e di valore reale. Dobbiamo accettare la sfida di esistere e quindi bisogna affrontare alcune tematiche che permettano un certo benessere. Siamo convinti che questo bilancio possa 'resistere' ed essere orientato a sfruttare al meglio le molte risorse. Esprimiamo un atteggiamento molto positivo verso questo documento contabile che non nasconde i problemi strutturali che dobbiamo affrontare. Abbiamo delle importanti potenzialità di sviluppo che dovremo sfruttare anche grazie a un vero mutamento culturale.»
Il Consigliere segretario Gianni Rigo (PD) ha evidenziato che «per definire questo bilancio uso tre sostantivi: gherminella (determinata ad esempio dalle disposizioni sul taglio dei rinfreschi al termine di iniziative assessorili), improvvisazione e miopia (caratterizzate dalle riduzioni dei contributi economici, che rispondono in maniera sbrigativa alla realtà). Anche in Valle d'Aosta c'è un impoverimento finanziario a tutti i livelli: occorre un nuovo approccio politico, con un po' di autocritica. Dobbiamo dare nuove prospettive di sviluppo, soprattutto ai giovani, senza credere che i tagli e il rigore del bilancio possano farci uscire dalle difficoltà. Questo bilancio non è capace di guardare al futuro, non ha progettualità, non ha un'architettura condivisa. La valorizzazione dei beni culturali non è stata considerata quale potenziale, credibile, fonte di sviluppo, eppure si tratta di un settore strategico, come dimostrato da altre città italiane. Questi tagli drastici negli investimenti tolgono la passione in chi ancora ci crede. Pensiamo anche alle politiche sociali: i tagli non devono andare a detrimento della famiglia, delle persone fragili, di chi non è più autosufficiente. Bisogna mettere al centro la solidarietà, riorganizzando il sistema, anche per quanto riguarda l'Azienda Usl e l'ospedale.»
Il Presidente della prima Commissione, Alberto Zucchi (PdL), ha dichiarato che «il bilancio riscuote il nostro apprezzamento perché va nella direzione che il nostro gruppo sostiene da sempre. I tagli plurimi imposti da Roma ci portano ad un nuovo contesto di risorse che devono essere oculatamente suddivise tra funzionamento della macchina amministrativa e fondi per gli investimenti. Un'occasione quindi per ripensare una macchina che produce poco e consuma molto.» Il Consigliere Zucchi ha poi posto l'attenzione sui costi della politica. «Ribadisco quello che è stato condiviso in Commissione: la proposta di legge sul funzionamento dei gruppi e del sistema contributivo avrà i suoi effetti a partire dal 1° gennaio 2013. Ne siamo fortemente convinti e dobbiamo andare avanti. Auspichiamo che altri settori adottino il nostro stesso comportamento: non è infatti possibile che nell'ambito delle società partecipate vi siano amministratori che guadagnano cifre davvero esorbitanti. Così come crediamo che si debba intervenire sulla dirigenza e sui suoi sistemi di premialità.»
SC-PL-MM