Info Conseil
Comunicato n° 564 del 14 novembre 2012
Iniziata la discussione sulle leggi di bilancio della Regione: gli interventi di Louvin, Praduroux, Fontana e Salzone
Adunanza del Consiglio regionale
Il Presidente del Consiglio regionale, Emily Rini, ha aperto oggi, mercoledì 14 novembre 2012, la seconda giornata di lavori dell'Assemblea dedicata all'esame dei disegni di legge in materia di finanziaria regionale e di bilancio di previsione per il triennio 2012-2014 nonché di adeguamento del bilancio 2012 agli obiettivi di contenimento della finanza pubblica.
Nella prima parte della discussione generale sono intervenuti i Consiglieri Louvin, Praduroux, Fontana e Salzone.
Per il Consigliere Roberto Louvin (Alpe) «è un bilancio che non è all'altezza dei tempi. Si tratta di un 'mezzo bilancio' perché varrà per sei mesi e chi verrà dopo sarà obbligato a riscriverlo. È stato dimezzato nelle risorse e non aiuta la comunità, le famiglie, le imprese a guardare oltre la scadenza del mandato politico. La crisi si è installata nella nostra Comunità. La Regione però perde tempo, traccheggia e di fronte alla crisi spegne i motori, decreta la fine degli investimenti, ma non quella delle grandi opere che anzi vengono incrementate. Una Regione rinunciataria, che ci consegna un bilancio di rassegnazione e non di volontà di ripresa, per il quale ci vorrebbero scelte radicali. Questo Consiglio regionale non è più adattato, merita la riduzione dei consensi prima per scarsa professionalità e poi per un risparmio di spesa. Questo non è un bilancio di Monti: bisogna togliere questo alibi. Davanti abbiamo un quadro desolante e siamo atterriti di fronte a queste piallature continue e ingiustificate della nostra autonomia finanziaria. Siamo vittime sì, ma ci sono precise responsabilità da parte del Governo regionale che ci fa uscire massacrati nel confronto con Trento e Bolzano. Questo documento contabile è stato scritto ancora una volta da un uomo solo, che ha nel cassetto il riordino delle società controllate e degli enti locali, ma li tira fuori solo un pezzo alla volta. Non vorremmo che questi settori subissero effetti devastanti.»
Il Consigliere Renato Praduroux (UV) ha evidenziato che «questo documento contabile, pur impostato su un doveroso rigore economico-finanziario, non prevede un taglio indiscriminato, ma interviene in maniera equilibrata, ad esempio continuando a prevedere le misure anticrisi, in modo da sostenere anziché deprimere il sistema della Valle d'Aosta. Di fronte al perdurare della crisi, dobbiamo essere realisti e appoggiare scelte non sempre facili, ma doverose per preparare la ripresa. Le scelte operate dal Governo regionale tendono a contenere gli effetti della crisi in corso e sostengono le esigenze prioritarie della nostra comunità in settori quali la sanità, la tutela delle persone in difficoltà, le politiche per l'occupazione realizzate attraverso l'istruzione e la formazione dei giovani. Nulla sarà come prima, è necessario allora un approccio al futuro con un'ottica diversa da quella del passato per mettere a fuoco gli orizzonti futuri. E' necessario da parte di tutti ritrovare il senso di responsabilità, di sobrietà e di parsimonia: un'esigenza che coinvolge l'intera società civile, ma che richiede il nostro massimo impegno in quanto amministratori locali, per essere interpreti coerenti e credibili, mettendo le migliori energie a servizio della comunità valdostana.»
La Consigliera Carmela Fontana, capogruppo del PD, ha sottolineato che «la crisi gravissima ha determinato ripercussioni anche nel nostro Paese. Il Governo di tecnici ha operato con l'accetta e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. La nostra regione non è immune da scelte sconsiderate e pianificate ritoccando indici e numeri senza però considerare le persone destinatarie di tali sacrifici. In questo particolare periodo storico la dignità delle persone è messa a rischio. Per uscire da tale recessione dobbiamo puntare sulla nostra specificità regionale. Dobbiamo capire se si è operato nella maniera più opportuna. Anche nella nostra regione la crisi è molto grave e non si vede ancora una via di uscita. I pensionati e le famiglie sono più vulnerabili e i giovani non sembrano avere prospettive future. Le imprese hanno difficoltà di accesso al credito e a mantenere i propri dipendenti. Negli ultimi dodici mesi la nostra economia ha subito colpi durissimi, soprattutto nel settore industriale. Molte fabbriche hanno chiuso i battenti, seminando disoccupazione. Tali manovre correttive incideranno ancora per molto tempo con la conseguenza della comparsa di nuove povertà. Occorre uno sforzo straordinario per salvaguardare i posti di lavoro e proporre un piano di investimenti per una reale crescita e sviluppo.»
Per il Capogruppo della Stella Alpina, Francesco Salzone «con la situazione attuale c'è ben poco da fare, l'unico comune denominatore sono i tagli. Il processo di revisione della spesa del Governo Monti ha destabilizzato la capacità di spesa delle Regioni introducendo parametri poco condivisibili, ma che dobbiamo applicare. La conseguenza è un bilancio imposto che limita fortemente la componente discrezionale. La scure si abbatte su tutti i settori e bisogna fare i conti con la cruda realtà, che non dà segnali confortanti. Crediamo di stare facendo la nostra parte, nella consapevolezza che il mondo è cambiato, ma il rigore non può essere imposto solo ai politici, deve coinvolgere la società civile. Siamo convinti della necessità di ripensare complessivamente l'organizzazione della vita. Dobbiamo superare questa fase definendo un disegno di medio-lungo periodo che tenga conto degli scenari mutati e reinterpretando le esigenze dei valdostani. Occorre riaffermare e attualizzare da subito la nostra specificità, rivendicare un'impostazione realmente federalista, stabilire un modello di sviluppo locale per sostenere il sistema produttivo. In questo contesto bisogna accompagnare la ripresa, ma del Governo nazionale non condividiamo le proposte unilaterali, il neo centralismo. Lavoreremo per un ritorno alla normalità nella dialettica e nell'impegno.»
PL-MM