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Comunicato n° 529 del 24 ottobre 2012

Interpellanza su prestazioni aggiuntive dei dirigenti medici ospedalieri della "libera professione agevolata"

Adunanza del Consiglio regionale

La Consigliera Patrizia Morelli, capogruppo di Alpe, ha illustrato un'interpellanza riguardante il ricorso dell'Azienda Usl alle prestazioni aggiuntive da parte dei dirigenti medici ospedalieri della "libera professione agevolata".

Nell'illustrare l'iniziativa, la Consigliera Morelli ha affermato che «l'informazione regionale ha portato all'attenzione dei valdostani il fenomeno della lievitazione degli stipendi tabellari dei dirigenti medici ospedalieri per effetto della cosiddetta 'libera professione agevolata'. Abbiamo appreso che le prestazioni aggiuntive fornite su richiesta dell'Azienda Usl vengono pagate in misura maggiorata rispetto alle retribuzioni base. Almeno il 30 per cento dei dirigenti medici ne gode. Ci sembra un'anomalia che purtroppo perdura nel tempo. Vorremo sapere dall'Assessore in cosa consiste la 'libera professione agevolata', quando e per quali motivazioni vi si ricorre; se esistono limiti orari o di spesa per il ricorso a tale prassi; a quanto ammonta la spesa annuale complessiva per tale prestazione e quale incidenza percentuale ha la maggiorazione di retribuzione dovuta; quali sono le intenzioni rispetto al ricorso a tale modalità di servizio in considerazione della necessità di ridurre la spesa sanitaria

L'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Albert Lanièce, ha risposto che «la libera professione nell'interesse dell'azienda non è di facile comprensione. Vi è la possibilità di richiedere al personale delle prestazioni aggiuntive anche per ridurre le liste d'attesa. Non è un obbligo, ma una facoltà di adesione da parte del personale. Con nostra deliberazione del 2006 si è stabilito che le attività aggiuntive rese dal personale possano essere remunerate con specifica valorizzazione per prestazione o pacchetti di prestazioni limitatamente ai casi in cui venga accertato il minor costo in caso di acquisto delle prestazioni medesime rispetto a quello sostenuto con risorse esterne
«Per quanto riguarda la spesa, il limite complessivo viene indicato all'inizio dell'anno dalla Giunta regionale e per il 2012 è stato quantificato definitivamente in 2 milioni e 100 mila euro con una riduzione di circa il 16 per cento rispetto al 2011. Per quanto riguarda, invece, il limite di orario, esiste un limite massimo annuale di 250 ore pro capite che non è applicato per il personale dirigente. L'incidenza percentuale dipende dai volumi delle prestazioni rese effettivamente dal prestatore, ma tengo a precisare che il lavoro viene svolto. Infine, ribadisco che la riduzione è già stata applicata nel 2012  e la spesa per questa causale sarà ulteriormente razionalizzata nel 2013 a condizione che le esigenze vengano comunque soddisfatte. Sono a disposizione per un'audizione nella specifica Commissione così da affrontare e sviluppare questo delicato e complicato argomento

Nella replica, la Consigliera Morelli ha detto che «malgrado ci sia stato risposto che tale utilizzo di prestazioni sia dovuto alla volontà di ridurre le liste di attesa, dobbiamo registrare che l'effetto non è quello operato perché proprio nella diagnostica il nostro sistema sanitario ha ancora tempi troppo lunghi. Si parla di 84 giorni per una risonanza magnetica. Ci sembra necessario intervenire nei limiti di spesa e di orario per normalizzare una metodologia che genera grandi disparità e non dà a tutti i dirigenti medici le stesse opportunità di crescita professionale e di miglioramento economico. Questo è un fenomeno solo valdostano che non ha rispondenza in alcuna delle altre aziende sanitarie. Chiediamo un impegno a intervenire per ovviare a una situazione che, riteniamo, sia assolutamente da approfondire


PL