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Comunicato n° 502 del 10 ottobre 2012

Scelte le candidate finaliste del Premio internazionale "La donna dell'anno"

Al termine della riunione della Giuria del Premio

La Giuria del Premio Internazionale "La Donna dell'Anno", presieduta da Luigino Vallet, Presidente della Fondazione Comunitaria Valle d'Aosta, e composta dal Presidente del Consiglio regionale della Valle d'Aosta, Emily Rini, oltre che  dalla regista Maite Bulgari,  dal Presidente della Fondazione del Teatro Stabile di Torino, Evelina Christillin, dal portavoce della Comunità di Sant'Egidio, Mario Marazziti, dal Giornalista Rai Roberto Olla, dal Magnifico Rettore dell'Università della Valle d'Aosta, Fabrizio Cassella, e dal membro del Consiglio di amministrazione della Fondazione CRT Riccardo Piaggio, ha scelto ieri, martedì 9 ottobre 2012, le tre finaliste, selezionandole fra le otto proposte dalla Giuria di selezione.
Le donne ammesse alla cerimonia finale sono la congolese Caddy Adzuba Fauraha, la suora italiana Maria Francesca Leonardi e la francese Sylvie Clapasson.

«Le finaliste di quest'anno - afferma il Presidente del Consiglio Valle, Emily Rini - dedicano la loro vita in contesti molto diversi tra loro, ma con la stessa finalità: aiutare persone in grave difficoltà. Operano tutte nella zona più martoriata del mondo, l'Africa, cercando di dare una speranza alle donne e ai bambini maltrattati, ai disabili, a tutti coloro che altrimenti non avrebbero futuro. Ognuna rappresenta bene le finalità del Premio che dopo quindici edizioni continua a dare un grande sostegno a donne che mettono la loro esistenza a completo servizio del prossimo. Dare visibilità a queste storie vuol anche dire sensibilizzare i cittadini verso una migliore cultura di solidarietà e sostegno agli indifesi, agli emarginati, ai 'senza voce' della comunità mondiale».

Caddy Adzuba Furaha, 31 anni, giovane giornalista nella Repubblica democratica del Congo, lavora a Radio Okapi, una radio al servizio della pace, porta avanti la sua battaglia quotidiana per dare voce ai senza voce, per denunciare le violazioni dei diritti delle donne e dei bambini, per informare e formare le donne sui loro diritti. Dal 2004 è Presidente dell'Afidep (Alliance des jeunes femmes pour la promotion des valeurs humaines), associazione che si prefigge lo scopo di aiutare le donne vittime delle varie violenze basate sulla discriminazione di genere, creando loro posti di lavoro o organizzando incontri formativi nell'ottica di un inserimento femminile nel governo. Fa parte dell'Association de femmes de Médias du Sud-Kivu.

Suor Maria Francesca Leonardi, 72 anni, marchigiana, è arrivata in Marocco nel 1978 per lavorare come assistente sociale, focalizzando la propria attenzione sui disabili. Ha contribuito alla nascita dell'associazione Horizon per la fornitura e la produzione di protesi, sedie a rotelle e stampelle e per la riabilitazione, oltre che dell'associazione Chourouk per la fornitura di apparecchi acustici e la formazione sulla lingua dei segni. Nel 2005, su un terreno concesso dalle tribù, ha creato il centro residenziale per la formazione professionale dei disabili Amnougar. Dal 2007 lavora a Casablanca con i migranti subsahariani, continuando comunque a offrire alle persone disabili la possibilità concreta di fruire di una vita dignitosa, oltrepassando le barriere fisiche e culturali.

Sylvie Clapasson, 52 anni, originaria di Sallanches, è stata imprenditrice in Alta Savoia, prima di decidere di vendere la propria azienda e seguire suo marito, il valdostano Albert Clapasson di Fontainemore, nella Repubblica di Guinea, dove ha fondato l'Organizzazione non governativa "Non nobis", che si batte, tra l'altro, per contrastare l'esodo rurale dei giovani, per migliorare le condizioni igieniche e sanitarie, con particolare attenzione allo sviluppo della cultura di impresa solidale tra le donne, la scolarizzazione e la protezione e tutela dell'ambiente. Tra i numerosi progetti condotti, sempre capaci di coinvolgere la popolazione locale, c'è la ricerca sulle piante medicinali, promossa e condotta in collaborazione con le istituzioni sanitarie.

È previsto, inoltre, come per l'anno scorso, il coinvolgimento diretto del pubblico attraverso il riconoscimento "Popolarità" del valore di diecimila euro: nell'ottica di suscitare l'attenzione e un maggior interessamento nei confronti delle candidate, è prevista una votazione via web che decreterà la più votata dalla "giuria popolare", alla quale andranno 10.000 euro per proseguire nell'attività per la quale è stata segnalata. 
Per questo è stato attivato un blog istituzionale, collocato nel sito ufficiale del Premio "Donna dell'anno" che permetterà al cittadino di votare la propria candidata preferita oltre che consentire il dibattito continuo e aperto con il pubblico e con gli operatori dell'informazione, fornendo tutte le informazioni necessarie, con la possibilità di collegarsi ai vari siti, visionare filmati, foto e le schede delle candidate.

La cerimonia finale di premiazione è in programma venerdì 30 novembre 2012 al Teatro Giacosa di Aosta, nel corso della quale sarà assegnato il Premio internazionale "La donna dell'anno", del valore di 35.000 euro che dovranno essere destinati alle attività che hanno determinato la candidatura. Nel caso in cui il Premio dovesse coincidere con il riconoscimento "Popolarità", quest'ultimo andrà alla seconda più votata tra le preferenze espresse attraverso il web.
Nella serata finale saranno, infine, assegnati un riconoscimento di 5.000 euro alla terza finalista e di 2.500 euro dal Soroptimist International Club Valle d'Aosta.



PL

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