Info Conseil

Documenti allegati

Comunicato n° 494 del 5 ottobre 2012

Aperti i lavori della Scuola per la democrazia sul tema della gestione e valorizzazione dei beni culturali

Riunita da oggi, venerdì 5, a domenica 7 ottobre 2012 ad Aosta


Si sono aperti oggi, venerdì 5 ottobre 2012, i lavori della quarta edizione della Scuola per la democrazia, il corso di alta formazione politica riservato agli amministratori comunali sotto i 35 anni, organizzato dal Consiglio regionale della Valle d'Aosta e dall'associazione Italiadecide, con la collaborazione di Ancigiovane.

Il tema sul quale si confronteranno in questi tre giorni i giovani amministratori provenienti da tutta Italia è quello della gestione e valorizzazione dei beni culturali. « Una società moderna e avanzata - ha detto il Presidente del Consiglio Valle, Emily Rini -, viene giudicata anche per la sua capacità di salvaguardare i beni, che sono poi espressione della società stessa e dei suoi valori.» La Presidente ha quindi richiamato lo Statuo speciale del 1948, «dove le antichità e le belle arti figuravano fra quelle materie per cui la Regione disponeva di competenza legislativa. E nel 1978, con un'apposita norma di attuazione dello Statuto speciale della Valle d'Aosta, l'esercizio delle funzioni dei beni culturali e di tutela del paesaggio furono trasferite in capo alla Regione. Da qui discende tutta la normativa regionale che il Consiglio, a partire dal 1983, ha avviato per salvaguardare e valorizzare il proprio patrimonio storico. Un patrimonio che non è costituito solamente da beni monumentali di grande richiamo, come lo possono essere i castelli medioevali o i reperti romani, ma di tutti quei siti, itinerari, luoghi e opere dell'ingegno e della creatività umana. Un patrimonio che forse non è fondamentale nel contesto della storia universale, ma che rappresenta capitoli importanti della nostra storia e, quindi, della nostra identità.»

Per il Presidente di Italiadecide, Luciano Violante, «anche quest'anno avviene una sorta di passaggio di competenze tra i docenti e gli allievi, ovvero tra chi ha alle spalle un bagaglio di nozioni e esperienze e chi ha davanti a sé un futuro nelle pubbliche Amministrazioni. D'altronde, se fatta bene, la politica è un ponte tra generazioni. Nella Scuola per la democrazia si insegnano modi di essere, comportamenti, piuttosto che regole.»

Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha invitato la platea di giovani amministratori  ad approfondire il sistema delle Regioni a Statuto speciale «ispirato alla concezione dell'autogoverno, provando a calarne i principi nelle vostre realtà, anche alla luce delle attuali richieste di rapidità dell'azione amministrativa, di efficienza e di vicinanza alla popolazione. L'autonomia permette infatti, a noi Amministratori valdostani, di rispondere con tempestività alle richieste particolari di un territorio specifico, attraverso un sistema più agile ed efficiente, assicurando al contempo ai cittadini una maggiore possibilità di controllo sull'operato della politica.»

«Questo progetto - ha commentato il coordinatore di Ancigiovane, Giacomo D'Arrigo - sta sempre più dando i suoi frutti, perché ogni partecipante mette in pratica nella propria realtà quanto appreso. La formazione è uno dei punti cardine della mission di Ancigiovane, perché un amministratore formato non è un valore solo per il singolo, ma per tutta la comunità. La Scuola per la democrazia si distingue per il fatto di non essere strutturata su una formazione generica, ma focalizzata ogni anno su settori specifici.»

La Scuola per la democrazia prosegue fino a domenica e si concluderà con la «lectio magistralis» del Ministro dell'istruzione, università e della ricerca, Francesco Profumo, sul tema delle possibili sinergie tra il sistema formativo italiano e la valorizzazione del patrimonio culturale nel territorio, prevista alle ore 9.30 del 7 ottobre, negli spazi dell'Hostellerie du Cheval Blanc, ad Aosta.

SC-MM


Documenti allegati