Info Conseil
Comunicato n° 359 del 12 luglio 2012
Discusso lo stato di avanzamento del programma dell'industria e artigianato
Adunanza del Consiglio regionale
L'Assessore alle attività produttive, Ennio Pastoret, ha relazionato in merito allo stato di avanzamento del programma triennale dell'industria e artigianato 2010-2012, approvato dal Consiglio a marzo del 2010. Il programma è articolato su sei Assi: sostegno alla nascita e alla crescita di imprese, in particolare innovative; internazionalizzazione, attrazione di investimenti, imprese e promozione; ricerca industriale e trasferimento tecnologico; informazione e ottimizzazione dei processi amministrativi; pianificazione energetica, formazione, informazione, studi e ricerche riguardanti i temi energetici; artigianato tipico e di tradizione.
L'analisi al 31 dicembre 2011 evidenzia «un'elevata attendibilità delle previsioni di attività e di spesa, in particolare sul fronte degli impegni di spesa totali, risultati pari al 100,69% rispetto a quelli previsti (54 milioni 507 mila 780 euro a fronte di una previsione di 53 milioni 136 mila 336). La spesa liquidata nel corso del 2011 è stata pari al 79,94% di quella impegnata.»
«Vanno sottolineate alcune positività - ha sostenuto l'Assessore Pastoret -: sono state 380 le imprese che hanno avuto incentivi, 14 quelle che hanno potuto accedere ai mutui con il sostegno delle leggi di settore, per un importo di oltre 7 milioni e 600 mila euro. La ricerca industriale ha visto coinvolte dieci imprese con la concessione di 5 milioni di euro di contributi, contestualmente c'è stato anche l'avvio dei bandi a sostegno delle reti di ricerca.»
«Uno dei problemi spesso sottolineati ha riguardato le tempistiche relative ai processi amministrativi. Si è operato con la revisione dei criteri di insediamento delle imprese nei vari immobili a destinazione industriale prevedendo semplificazioni procedurali e riduzioni delle tempistiche. Per quanto riguarda le azioni prodromi agli insediamenti futuri è stato profuso un grande impegno nelle azioni di tutoraggio svolte nel 2011. Sono state 50 le imprese incontrate nell'ottica di accompagnare eventuali nuove proposte di insediamenti industriali.»
«Un settore che in qualche modo riguarda le imprese è quello dell'energia con offerta di servizi e informazioni specifiche con l'obiettivo di incentivare ulteriormente il ricorso alle fonti rinnovabili e al risparmio energetico. Con riferimento al settore industriale e artigianale sono state 48 le aziende che hanno effettuato investimenti nel settore delle energie rinnovabili e in particolare del fotovoltaico. In ultimo, una misura che ritengo importante è quella relativa alle attività di animazione tecnologica on l'obiettivo di dare servizi, informazioni, incentivi, conoscenze e opportunità alle imprese per il loro posizionamento nella produzione e nel mercato.»
Nella discussione generale sono intervenuti i Consiglieri Chatrian, Rigo e Lattanzi.
Il Vicepresidente del Consiglio, Albert Chatrian (Alpe), ha evidenziato che «un terzo delle risorse di questo piano sono legate al bon de chauffage (circa 18 milioni di euro). In questo programma emergono alcune criticità: nello sviluppo all'imprenditorialità auspichiamo che venga inserito, come già da noi proposto, il polo industriale di Châtillon, visti anche i risultati positivi di quello di Pont-Saint-Martin; sull'imprenditoria giovanile, i risultati sono limitati - solo 11 interventi finanziati - il che ci induce a pensare che forse dobbiamo cambiare strategie di intervento; sul marketing territoriale, le azioni di comunicazione poste in essere da Vallée d'Aoste Structure appaiono deboli mentre sarebbe fondamentale un'immagine coordinata per attrarre le aziende; riguardo alla ricerca industriale bisognerebbe incentivare i bandi così come siamo convinti che lo sportello per le imprese non stia dando i risultati attesi.»
Il Consigliere segretario Gianni Rigo (PD) ha richiamato le parole del Presidente della Repubblica, sostenendo che «c'è bisogno di ricomporre una politica industriale, con interventi che non siano solo di risposta alle emergenze ma durevoli nel tempo. Se ho apprezzato i buoni propositi dell'Assessore enunciati lo scorso anno - per il quale la relazione al Consiglio rappresentava un momento di bilancio intermedio sul programma triennale per capire le difficoltà applicative e andare a ritarare le azioni -, oggi non posso fare altrettanto. La relazione di quest'anno è un diario di bordo, scritta senza alcuna originalità, con dei "copia e incolla" dallo scorso anno, che in alcuni casi smentiscono addirittura quanto scritto nel 2010. Vorremmo capire quali sono le criticità e le debolezze evidenziate nel 2010 e perché non si è potuto dare corso ad una rimodulazione degli interventi. In una situazione così difficile, sarebbe importante capire per agire concretamente.»
Il Capogruppo del Popolo della Libertà, Massimo Lattanzi, «i 54 milioni di euro previsti in questo piano sono la testimonianza dell'impegno di questo Consiglio regionale per il sostegno all'industria e all'artigianato e alla crescita della nostra comunità. Il piano evidenzia in modo palese la complessità dei rivoli in cui è strutturato: sei Assi per 51 misure con una pletora di enti che fanno da interfaccia. Io credo che, viste anche le difficoltà del momento, il nostro compito sia quello di unificare i testi che riguardano il sostegno al rilancio dell'economia al fine di aiutare chi vuole investire, semplificando i processi, unificando gli interlocutori e dando tempi certi. In questo senso dobbiamo sostenere l'Assessore affinché la struttura culturale dell'Amministrazione si adegui alle sfide economiche e sia di effettivo sostegno al rilancio del mercato.»
Il Consiglio ha quindi preso atto della relazione.
SC PL
Tweet
L'analisi al 31 dicembre 2011 evidenzia «un'elevata attendibilità delle previsioni di attività e di spesa, in particolare sul fronte degli impegni di spesa totali, risultati pari al 100,69% rispetto a quelli previsti (54 milioni 507 mila 780 euro a fronte di una previsione di 53 milioni 136 mila 336). La spesa liquidata nel corso del 2011 è stata pari al 79,94% di quella impegnata.»
«Vanno sottolineate alcune positività - ha sostenuto l'Assessore Pastoret -: sono state 380 le imprese che hanno avuto incentivi, 14 quelle che hanno potuto accedere ai mutui con il sostegno delle leggi di settore, per un importo di oltre 7 milioni e 600 mila euro. La ricerca industriale ha visto coinvolte dieci imprese con la concessione di 5 milioni di euro di contributi, contestualmente c'è stato anche l'avvio dei bandi a sostegno delle reti di ricerca.»
«Uno dei problemi spesso sottolineati ha riguardato le tempistiche relative ai processi amministrativi. Si è operato con la revisione dei criteri di insediamento delle imprese nei vari immobili a destinazione industriale prevedendo semplificazioni procedurali e riduzioni delle tempistiche. Per quanto riguarda le azioni prodromi agli insediamenti futuri è stato profuso un grande impegno nelle azioni di tutoraggio svolte nel 2011. Sono state 50 le imprese incontrate nell'ottica di accompagnare eventuali nuove proposte di insediamenti industriali.»
«Un settore che in qualche modo riguarda le imprese è quello dell'energia con offerta di servizi e informazioni specifiche con l'obiettivo di incentivare ulteriormente il ricorso alle fonti rinnovabili e al risparmio energetico. Con riferimento al settore industriale e artigianale sono state 48 le aziende che hanno effettuato investimenti nel settore delle energie rinnovabili e in particolare del fotovoltaico. In ultimo, una misura che ritengo importante è quella relativa alle attività di animazione tecnologica on l'obiettivo di dare servizi, informazioni, incentivi, conoscenze e opportunità alle imprese per il loro posizionamento nella produzione e nel mercato.»
Nella discussione generale sono intervenuti i Consiglieri Chatrian, Rigo e Lattanzi.
Il Vicepresidente del Consiglio, Albert Chatrian (Alpe), ha evidenziato che «un terzo delle risorse di questo piano sono legate al bon de chauffage (circa 18 milioni di euro). In questo programma emergono alcune criticità: nello sviluppo all'imprenditorialità auspichiamo che venga inserito, come già da noi proposto, il polo industriale di Châtillon, visti anche i risultati positivi di quello di Pont-Saint-Martin; sull'imprenditoria giovanile, i risultati sono limitati - solo 11 interventi finanziati - il che ci induce a pensare che forse dobbiamo cambiare strategie di intervento; sul marketing territoriale, le azioni di comunicazione poste in essere da Vallée d'Aoste Structure appaiono deboli mentre sarebbe fondamentale un'immagine coordinata per attrarre le aziende; riguardo alla ricerca industriale bisognerebbe incentivare i bandi così come siamo convinti che lo sportello per le imprese non stia dando i risultati attesi.»
Il Consigliere segretario Gianni Rigo (PD) ha richiamato le parole del Presidente della Repubblica, sostenendo che «c'è bisogno di ricomporre una politica industriale, con interventi che non siano solo di risposta alle emergenze ma durevoli nel tempo. Se ho apprezzato i buoni propositi dell'Assessore enunciati lo scorso anno - per il quale la relazione al Consiglio rappresentava un momento di bilancio intermedio sul programma triennale per capire le difficoltà applicative e andare a ritarare le azioni -, oggi non posso fare altrettanto. La relazione di quest'anno è un diario di bordo, scritta senza alcuna originalità, con dei "copia e incolla" dallo scorso anno, che in alcuni casi smentiscono addirittura quanto scritto nel 2010. Vorremmo capire quali sono le criticità e le debolezze evidenziate nel 2010 e perché non si è potuto dare corso ad una rimodulazione degli interventi. In una situazione così difficile, sarebbe importante capire per agire concretamente.»
Il Capogruppo del Popolo della Libertà, Massimo Lattanzi, «i 54 milioni di euro previsti in questo piano sono la testimonianza dell'impegno di questo Consiglio regionale per il sostegno all'industria e all'artigianato e alla crescita della nostra comunità. Il piano evidenzia in modo palese la complessità dei rivoli in cui è strutturato: sei Assi per 51 misure con una pletora di enti che fanno da interfaccia. Io credo che, viste anche le difficoltà del momento, il nostro compito sia quello di unificare i testi che riguardano il sostegno al rilancio dell'economia al fine di aiutare chi vuole investire, semplificando i processi, unificando gli interlocutori e dando tempi certi. In questo senso dobbiamo sostenere l'Assessore affinché la struttura culturale dell'Amministrazione si adegui alle sfide economiche e sia di effettivo sostegno al rilancio del mercato.»
Il Consiglio ha quindi preso atto della relazione.
SC PL