Info Conseil
Comunicato n° 356 del 12 luglio 2012
Relazione annuale sulla gestione della Casinò de la Vallée spa
Adunanza del Consiglio regionale
In apertura della seconda giornata di lavori, giovedì 12 luglio 2012, il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha presentato al Consiglio regionale la relazione annuale sull'andamento della gestione della Casinò de la Vallée spa. Il 2011 è stato il primo anno completo di operatività della nuova società per azioni che gestisce sia la casa da gioco di Saint-Vincent sia il complesso alberghiero del Grand Hôtel Billia a seguito della fusione per incorporazione della STV spa avvenuta il 1° settembre 2010.
Il Presidente Rollandin ha riferito che «il 2011 è stato un esercizio estremamente importante per lo sviluppo futuro della Società ed è stato caratterizzato, da un lato, dalla tenuta del fatturato e dalla crescita delle presenze, anche a fronte del peggiorare della congiuntura economica e, dall'altro, dall'avvio di tutti i lavori previsti dai piani di sviluppo (Casinò e Grand Hôtel Billia). Il 2011 ha visto conseguire un risultato economico positivo di 3 milioni 344 mila 610 euro, pari a quello dell'anno precedente e andando oltre le aspettative, anche di budget. C'è poi da sottolineare come da due anni a questa parte il Casinò di Saint-Vincent sia stato quello con la performance migliore rispetto al mercato e l'unico ad avere una crescita sul biennio, sia delle presenze, sia del fatturato. Nel corso del 2011, i proventi di gioco sono diminuiti solo del 2.83% rispetto al -13.21% di Venezia, al -12.42% di Sanremo e al -4.08% di Campione. Nel biennio, il settore delle case da gioco italiane ha visto diminuire il proprio fatturato globale di oltre 50 milioni di euro, mentre Saint-Vincent, in assoluta controtendenza, ha aumentato il proprio fatturato di 1 milione e 100 mila euro. Giova ricordare che dal 1993 per 15 anni di fila, fino al 2008, le quote di mercato della nostra casa da gioco sono costantemente diminuite passando dal 40% al 20%, circa la metà. Dal 2009 invece hanno ricominciato a crescere attestandosi al 23.6% del 2011. Analoga dinamica hanno subito le presenze che sono passate dal picco storico di 1 milione 150 mila nel 1995 alle 561 mila del 2008; a partire dal 2009 hanno ricominciato a crescere per arrivare alle 630 mila del 2011. Per quanto riguarda i singoli settori di gioco va evidenziato come i giochi elettronici, grazie agli investimenti effettuati, abbiano registrato un aumento del fatturato rispetto al già positivo 2010 pari a 2 milioni 966 mila 652 euro (+6.71%). I giochi da tavolo invece, settore più in difficoltà, hanno registrato una diminuzione dei proventi pari a 5 milioni 752 mila 981 euro (-10.62%). La tenuta degli introiti lordi di gioco, la crescita delle quote di mercato così come quella delle presenze sono conseguenza del profondo processo di riorganizzazione, di recupero di efficienza e di rinnovamento che ha interessato l'Azienda negli ultimi tre anni, con l'ampliamento dell'offerta di gioco, in particolare quella relativa ai giochi elettronici, con l'introduzione di nuove modalità di gestione della clientela, con attenzione a tutti i target del mercato e alla fidelizzazione, con l'adozione di nuove strategie di marketing e commerciali, finalizzate alla creazione di una nuova immagine casinò conseguita grazie alla perfetta sinergia prodotta tra offerta di gioco e di divertimento. Sulla base dei risultati ottenuti con i primi interventi strutturali (la nuova Sala Evolution, il ristorante Gaya, la nuova poker room, il restyling del ristorante Brasserie) e rispetto ai trend dei mercati di riferimento a livello europeo è chiaro che il futuro ed il rilancio passano esclusivamente dalla realizzazione delle opere previste dal piano di sviluppo.»
Per quanto attiene alle attività dei servizi alberghieri, il Presidente ha asserito che «queste hanno subito un rallentamento nella seconda parte dell'anno causata dell'inizio dei lavori di ristrutturazione del centro congressi e presentano comunque, grazie al buon lavoro effettuato fino alla fine di agosto, una diminuzione contenuta pari al 6.61% delle presenze che si traduce in una diminuzione del fatturato esterno pari a 257 mila 897 euro (-8.85%). Le presenze congressuali sono logicamente il settore con la diminuzione maggiore pari a -37.44%. Crescono invece molto i coperti del nuovo ristorante Gaya che sta incontrando, grazie alla nuova offerta culinaria e ai nuovi ambienti, un buon successo tra la clientela pagante.»
Sul fronte delle spese, nel corso del 2011, «come avvenuto negli ultimi tre anni, i costi di produzione sono diminuiti di 642 mila 776 euro passando da 88 milioni 840 mila 546 euro a 88 milioni 197 mila 770 euro. I costi totali invece sono leggermente aumentati come detto a causa dell'inevitabile aumento degli ammortamenti conseguenti ai conferimenti degli immobili, passando da 95 milioni 206 mila 858 euro a 95 milioni 735 mila 761 euro. Il numero totale degli addetti è diminuito anche nel corso del 2011 assestandosi al 31 dicembre a 815 unità rispetto alle 840 dell'anno precedente. Gli addetti impiegati presso l'unità produttiva casa da gioco sono scesi a 650 unità e quelli dell'unità produttiva servizi alberghieri a 165.»
Il Presidente si è infine soffermato sull'andamento 2012. «Dopo un avvio molto difficoltoso dovuto essenzialmente alla crisi, c'è stato un miglioramento del trend e un maggior contenimento del calo del fatturato. Nei primi 6 mesi dell'anno la diminuzione del fatturato del casinò è stata pari al 16% circa. Nello stesso periodo rispetto all'anno scorso la quota di mercato di Saint-Vincent è salita dal 22.57% al 23.62% a discapito delle altre case da gioco. Certamente, come già programmato nel piano finanziario, il corrente anno e il prossimo presenteranno delle sofferenze di bilancio, ma questo è necessario per riportare Saint-Vincent sul tetto europeo delle case da gioco. Sarà molto importante monitorare costantemente l'evolversi della crisi economica e, laddove necessario, portare i correttivi conseguenti per traghettare la nostra azienda al 2014, anno in cui il piano di sviluppo sarà completato e quindi le attività potranno ricominciare a pieno regime. Per concludere, i risultati ottenuti nel 2011 sono sicuramente apprezzabili e al di sopra della concorrenza e delle aspettative, anche perché ottenuti in un contesto di forte difficoltà economica e strutturale. Difficilmente si sarebbe potuto fare di meglio in questo momento particolare della vita del nostro paese.»
SC