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Comunicato n° 335 del 2 luglio 2012

Celebrati i sessant'anni di autonomia

Domenica 1° luglio a Gaby

Il 31 marzo 1952 è una data scolpita nella storia della comunità di Gaby. Con l'approvazione di un decreto da parte del Consiglio regionale, la frazione Saint-Michel del comune di Issime diventava comune autonomo, il 74° della Valle d'Aosta.
A sessant'anni dalla sua fondazione, il più giovane paese della regione ha festeggiato il suo compleanno con un programma ricco di eventi. Domenica 1° luglio dopo la celebrazione della messa,  i discorsi delle autorità e il concerto della Filarmonica Regina Margherita, nel pomeriggio si è tenuta l'inaugurazione della mostra fotografica "Gaby - Images de la mémoire", ideata dall'Amministrazione locale con la collaborazione del Consiglio Valle.

Alla cerimonia è intervenuto il Vicepresidente dell'Assemblea regionale, André Lanièce (SA), per il quale «l'importanza di ritrovarsi in questa occasione è data dalla volontà non solo di festeggiare i sessant'anni di autonomia della comunità di Gaby, con tutte le suggestioni e i ricordi che una tale ricorrenza rievoca, ma anche di evidenziare una volta di più il valore delle tradizioni e il ruolo di una delle tante piccole realtà del nostro territorio. I Comuni sono il primo tassello della democrazia, della rappresentatività, esprimono i sentimenti, la cultura e le tradizioni di ogni singola comunità territoriale. Espressioni che nella loro diversità non dividono, anzi uniscono e arricchiscono la popolazione della Valle d'Aosta.  Ritrovarsi per questo anniversario vuol anche sottolineare la ricchezza dell'autonomia degli enti locali che sono una fonte importante per la Valle d'Aosta, sia per la salvaguardia del territorio che per lo sviluppo in generale. Inoltre è stata l'occasione anche per dare il giusto tributo a uno dei grandi protagonisti della storia della nostra Valle, Monsignor Jean-Joconde Stévenin, che si è molto prodigato per l'ottenimento dell'autonomia di Gaby
«In questo contesto è stata particolarmente indovinata la scelta di realizzare la mostra "Images d'antan - Gaby in cartolina", voluta dall'Amministrazione comunale e sostenuta dal Consiglio regionale, che ha permesso di ripercorrere idealmente i tanti momenti che hanno contraddistinto, nel corso dell'ultimo secolo, la vita e la storia di Gaby. Le piccole realtà comunali sono una fonte di ricchezza per la Valle d'Aosta e sono portatrici di valori e tradizioni che devono essere tutelati. Questa cerimonia rappresenta un'occasione importante per riflettere sulla necessità e sull'attualità di concrete politiche di decentramento, ispirate da un autentico federalismo, che come sosteneva Emile Chanoux, ha nell'organizzazione del villaggio il primo nucleo della vita sociale della comunità valdostana, villaggio che rappresenta la risposta solidale al vivere la montagna

In sessant'anni questo piccolo paese di 500 abitanti ha saputo costruire un suo percorso di autonomia e di profondi cambiamenti, sia dal punto di vista ambientale, sia per quanto riguarda il tessuto socioeconomico.
   
«Nel 1952 nacque il nostro Comune in quanto espressione di una realtà francoprovenzale, incastonato nell'alta valle del Lys, a prevalente espressione Walser, ha precisato il Sindaco, Pierluigi Ropele. Questo tratto  identitario e linguistico fu uno dei fattori fondamentali che condusse alla costituzione di Gaby come soggetto autonomo. Sessant'anni dopo si è assistito a un grande cambiamento e Gaby da un Comune prevalentemente agricolo si è trasformato in un paese che si è rivolto al terziario, nello specifico al turismo, con una buona affluenza di presenze


PL

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