Info Conseil
Comunicato n° 327 del 22 giugno 2012
Illustrazione del rendiconto 2011 e dell'assestamento 2012-2014 della Regione
Adunanza del Consiglio regionale
Il Consiglio regionale ha iniziato oggi, venerdì 22 giugno 2012, la seconda giornata di lavori con l'esame congiunto del rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2011 e dell'assestamento del bilancio di previsione 2012-2014 della Regione nonché della relazione della Sezione di controllo della Corte dei conti sul rendiconto 2011. Quest'ultimo documento rappresenta il primo degli impegni assunti dalla Sezione di controllo, istituita nel 2011 a seguito di una specifica norma di attuazione dello Statuto speciale della Valle d'Aosta, nell'ottica di «ausiliare gli organi elettivi (e, con essi, le comunità rappresentate) nelle valutazioni di sana e regolare gestione delle risorse pubbliche.»
Il Presidente della seconda Commissione "Affari generali", Andrea Rosset (UV), relatore dei due provvedimenti, ha affermato che «il rendiconto generale dell'anno 2011 presenta complessivamente un avanzo di amministrazione di oltre 58 milioni di euro, da applicarsi attraverso l'assestamento al bilancio regionale 2012-2014. Per quanto riguarda la parte entrate, le previsioni definitive del 2011 superano del 6% la previsione iniziale. La capacità di riscossione si è attestata attorno al 75% in netto miglioramento rispetto all'anno precedente dove era del 65%. Sul versante delle spese, va evidenziato lo scostamento complessivo tra previsioni iniziali e definitive del 6%, laddove gli impegni rappresentano il 92,5% delle previsioni definitive. La capacità di pagare, vale a dire la capacità di concludere l'intero procedimento della spesa nel corso dell'esercizio, registra un miglioramento rispetto all'esercizio precedente di quasi 2 punti percentuali assestandosi a quota 74,24%.»
«La serie di interventi da attuare con la manovra di assestamento - ha proseguito il Presidente Rosset - mette a disposizione risorse in settori determinanti per il sistema socio-economico valdostano e consente un'articolazione della spesa capace di produrre risultati significativi e facilmente valutabili dalla popolazione. Si sottolineano tra gli altri: 5,4 milioni di euro per finanziare il testo unico sull'energia; 3,7 milioni per gli interventi da attuare tramite la Finaosta in gestione speciale; 2 milioni ai Comuni per il rimborso delle esenzioni anti-crisi; 1,5 milioni ai Comuni per compensare l'abolizione dell'addizionale comunale energia elettrica; 1 milione a sostegno dell'occupazione in ambito forestale ed edile; 700 mila euro per i fondi di rotazione; 600 mila all'Istituto Don Bosco di Châtillon; 200 mila per i corsi di alfabetizzazione informatica anziani.»
«Il Consiglio Valle, nell'esaminare i documenti finanziari, deve guardare al futuro con serenità ma sapendo quanto la nostra autonomia speciale sia nel mirino del centralismo. Persiste la preoccupazione sulla rigidità del "patto di stabilità", che congela anche nel nostro bilancio cospicue risorse finanziarie. Ora consapevoli della necessità di una azione compartecipata agli sforzi di risanamento, proprio per la delicatezza di questa fase, il contenimento della spesa pubblica regionale è un processo che non si può eludere. A tal proposito prendiamo atto di una serie di suggerimenti menzionati nella relazione della Corte dei conti: penso ai dati analitici assai interessanti o alla sottolineatura dei rapporti tra Finaosta e Consiglio regionale, nonché all'adozione di parametri idonei a verificare l'efficacia della spesa riconducibili alla spending review.»
Il Presidente Rosset ha infine fatto cenno alla situazione dell'economia valdostana, «che dapprima ha mostrato segni di parziale tenuta, stanti la durata e l'ampiezza della crisi, ma con il passare del tempo ha iniziato a manifestare preoccupanti segni di deterioramento, come mostrato da diversi indicatori nella giornata dell'economia 2012. Il contesto italiano europeo e mondiale ci obbliga a smisurati sforzi di razionalizzazione ed economie, come mai ci si sarebbe aspettati di dover fare. Non si tratta di drammatizzare, ma non sarebbe logico minimizzare, ma neppure strumentalizzare gli eventi che ci obbligano a condividere le azioni difficili a salvaguardia della nostra comunità.»
Nella loro relazione, i revisori al rendiconto generale, i Consiglieri Luciano Caveri (UV), Massimo Lattanzi (PdL) e Roberto Louvin (Alpe), hanno riferito che per quanto riguarda il controllo delle procedure di spesa hanno richiesto approfondimenti riguardo agli ambiti dei contributi ai Confidi e Valfidi, del funzionamento della Chambre, degli interventi di contrasto alla povertà con particolare riguardo al sostegno alle locazioni. I revisori, accertando la regolarità del rendiconto, hanno osservato come «sull'esercizio 2011 agisca per la prima volta l'apposita Sezione di controllo della Corte dei conti e questo obblighi ad una riflessione sulle normative vigenti per un coordinamento dei diversi tipi di controllo in essere (come quello dei consiglieri revisori dei conti) o mai attivati (Autorità di vigilanza di cui alla legge regionale del 2005), anche tenendo di possibili obblighi derivanti in futuro dalla legislazione statale.» Hanno altresì considerato come «continui a gravare, malgrado le norme di attuazione dello Statuto sul "federalismo fiscale" già in vigore, in un clima di incertezza dovuto da una parte alle norme di attuazione ancora previste per legge a completamento dei rapporti Stato-Regione e anche agli interventi di "taglio" delle finanze regionali operati negli anni, considerati invasivi dalla Regione con appositi ricorsi alla Corte costituzionale a difesa della stabilità dell'ordinamento finanziario.»
Il Consigliere Caveri, illustrando il parere dei revisori, ha segnalato che «la Chambre non ha mai trasmesso né alla Presidenza della Regione né a quella del Consiglio un rapporto sull'attività svolta, con particolare riferimento agli interventi realizzati e ai programmi attivati.»
SC