Info Conseil
Comunicato n° 308 dell'11 giugno 2012
Lavori della Commissione speciale per l'esame del fenomeno delle infiltrazioni mafiose in Valle
Riunita oggi, lunedì 11 giugno 2012
La Commissione consiliare speciale per l'esame del fenomeno delle infiltrazioni mafiose in Valle d'Aosta, presieduta dal Consigliere Diego Empereur, che si è riunita oggi, lunedì 11 giugno 2012, ha condiviso all'unanimità la relazione in ordine all'andamento dei propri lavori, che sarà presentata all'Assemblea regionale nell'adunanza del 21 e 22 giugno 2012.
I compiti della Commissione speciale, istituita il 25 gennaio 2012 dal Consiglio regionale, sono quelli di individuare i settori maggiormente a rischio di penetrazione mafiosa in Val d'Aosta, di stabilire accordi con analoghi organismi presenti a livello nazionale, regionale e locale nonché di studiare e proporre pratiche amministrative e interventi normativi che rafforzino il presidio dei fenomeni malavitosi.
«La Commissione - riferisce il Presidente Diego Empereur (UV) - si è data un programma di lavoro articolato su tre linee direttrici: ricognizione e ascolto, approfondimento e confronto, elaborazione di proposte. Al fine di sviluppare la prima delle tre fasi, ossia l'ascolto, tra il 1° marzo, data del suo insediamento, e l'11 giugno 2012, ci siamo riuniti nove volte audendo 22 soggetti rappresentativi di enti e istituzioni che fossero in grado di fornire contributi utili all'acquisizione di elementi conoscitivi in ordine al fenomeno delle infiltrazioni della criminalità organizzata. Prossimamente saremo a Roma per incontrare la Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della mafia presieduta dal senatore Giuseppe Pisanu.»
«Da questa prima ricognizione - sottolinea Empereur - è emerso che la malavita organizzata non si è sviluppata in maniera 'impetuosa' come in altre regioni e che i settori più esposti al rischio sono l'edilizia e le attività turistiche (ristorazione e alberghi). Molti episodi che erano parsi come fenomeni di infiltrazione della criminalità organizzata sono poi stati circoscritti e ricondotti a manifestazioni più di natura localistica.»
«Dal lavoro svolto in questi primi mesi - aggiunge Empereur -, emerge la constatazione che la costituzione della Commissione speciale ha favorito la giusta presa di coscienza e il conseguente dibattito sulla tematica in questione. Le figure istituzionali e i soggetti che si sono succeduti al tavolo della Commissione speciale - nel manifestare interesse e apprezzamento per l'istituzione e l'attività di questo organismo - hanno mostrato grande disponibilità nell'accettare l'invito a partecipare ai lavori e hanno assicurato il proprio contributo in vista di un'eventuale successiva richiesta di collaborazione. E' stata, infine, auspicata da più parti la necessità che vengano gettate le basi per la necessaria sinergia tra i vari attori che operano sul territorio della nostra regione, allo scopo di favorire un importante e certamente utile canale di dialogo per il futuro.»
«Dalle audizioni avute in questi mesi emerge un quadro inquietante sulla presenza e sulle potenziali capacità di infiltrazione della 'ndrangheta nel tessuto economico, sociale e politico della nostra regione - evidenzia il Consigliere dell'Alpe, Alberto Bertin -. Un fenomeno conosciuto da tempo, sottovalutato dalle istituzioni politiche locali, che pare ormai in via di consolidamento e che avvalora le preoccupazioni che ci hanno indotto a richiedere l'istituzione di una commissione speciale sulle infiltrazioni mafiose nella nostra regione. Ci auguriamo che i lavori della Commissione procedano con un'approfondita analisi del fenomeno, dotandosi degli strumenti necessari a questo scopo. Un fenomeno, quello delle infiltrazioni mafiose, se non contrastato adeguatamente, in grado di condizionare pesantemente il futuro della nostra regione. »
SC-PL