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Comunicato n° 294 del 6 giugno 2012

Interpellanza su piano regionale operativo lavori pubblici per l'anno 2012

Adunanza del Consiglio regionale


Il Vicepresidente del Consiglio Valle, Albert Chatrian (Alpe), ha presentato un'interpellanza relativa alle iniziative per garantire l'applicazione della procedura prevista dal codice dei contratti pubblici nella fase di attuazione del piano regionale operativo dei lavori pubblici per l'anno 2012.

Il Vicepresidente Chatrian ha richiamato l'articolo 2 del decreto legislativo 163 del 2006 secondo il quale «l'affidamento e l'esecuzione di opere e lavori pubblici, servizi e forniture devono garantire la qualità delle prestazioni e svolgersi nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, tempestività e correttezza; l'affidamento deve altresì rispettare i principi di libera concorrenza, parità di trattamento, non discriminazione, trasparenza, proporzionalità, nonché quello di pubblicità con le modalità indicate nel presente codice
«Il settore edilizio riveste una grande importanza per l'economia dell'intera Regione, nonché per l'occupazione nelle numerose aziende, per cui chiediamo come l'Amministrazione regionale intenda garantire nella sua organizzazione comunque quanto previsto dal citato articolo del codice dei contratti, anche a fronte delle soglie per cui è prevista una procedura ristretta; quali e quante gare hanno avuto evidenza pubblica nel corso degli anni 2011 e 2012, a fronte di quelle espletate con procedura ristretta; se è intenzione elaborare delle linee guida operative per il rispetto dei principi richiamati

L'Assessore alle opere pubbliche, Marco Viérin, ha riferito che «l'organizzazione dell'Amministrazione regionale prevede che le procedure di aggiudicazione dei contratti ad evidenza pubblica così come gli affidamenti con gara ufficiosa facciano capo ai Dirigenti, che sono tenuti all'applicazione del codice dei contratti. Le aggiudicazioni dei lavori con importo maggiore o uguale ad 1 milione di euro di lavori, ancorché quelle di servizi e forniture con importo superiore alla soglia comunitaria (200.000 euro), hanno luogo di norma con il ricorso alla procedura aperta ad evidenza pubblica e, solo nei casi di somma urgenza, con procedura negoziata. Ad oggi anche dieci interventi d'importo inferiore a 1 milione di euro per lavori non particolarmente urgenti sono stati affidati comunque con procedura aperta. Per quanto riguarda le gare, per il 2011 sono state in totale 271, di cui 16 a procedura aperta, 104 a procedura negoziata e altri 151 piccoli lavori di manutenzione nell'ambito delle diverse procedure utilizzate, quali amministrazione diretta, lettera d'ordine e forma mista. Il tutto sempre a cura dei Dirigenti competenti dei vari Assessorati. Per il 2012 è già stata completata la procedura per l'affidamento (mediante cottimo fiduciario con gare ufficiose in tornata estese a poco meno di 100 imprese) di 34 interventi.  Infine, non risulta necessaria l'elaborazione di linee guida aggiuntive rispetto a quanto già previsto dalle specifiche norme in materia che peraltro già sono gravate dall'iper-regolamentazione e dalle continue modifiche alle quali sono sottoposte, dato che il rispetto dei principi generali è assicurato dall'applicazione delle procedure previste dalle norme europea, statale e regionale da parte dei Dirigenti responsabili dell'attuazione degli interventi. Nell'ambito degli indirizzi più propriamente di natura politica è tuttavia auspicabile che, per quanto concerne le procedure negoziate, la scelta dei soggetti da invitare possa essere riconducibile a criteri di trasparenza, capacità dimostrate, di rotazione ancorché di territorialità, intesa come corrispondenza dell'organizzazione territoriale dell'impresa al luogo di svolgimento dei lavori, favorendo così, oltre ad una evidente ricaduta in termini di sviluppo delle imprese locali, ripercussioni positive sull'ambiente e sulla qualità di realizzazione del lavoro stesso e quindi il concetto di chilometro zero, perciò meno traffico, meno inquinamento, più celerità

Il Vicepresidente Chatrian ha evidenziato: «la rotta deve essere invertita e il Governo regionale deve rapidamente procedere a privilegiare gare ad evidenza pubblica. E' scorretto e pericoloso l'atteggiamento della maggioranza di farsi scudo della modifica normativa che ha innalzato il tetto per la procedura negoziata ad un milione di euro, provvedimento a suo tempo da noi ampiamente osteggiato. La richiesta che arriva da tutto il territorio è forte e, a maggior ragione in un momento di grave crisi, l'Amministrazione regionale deve mettere in campo e rispettare i principi di parità di trattamento, trasparenza, pubblicità e opportunità. Meno procedure ristrette, meno affidamenti diretti, più evidenza pubblica.»


  MM